Thearythm Final Bar Line – Recensione: musica, maestro!

final bar line copertina recensione

Thearythm Final Bar Line, sviluppato da Indies zero per Square Enix, è l’ultimo titolo della serie ritmico/musicale dedicata alla storica saga giapponese, Final Fantasy. Il gioco è disponibile dal 16 febbraio su console PlayStation 4 e Nintendo Switch, sia in formato fisico sia digitale.

Provato su PlayStation 5

PS4switch
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Un catalogo sconfinato

Quarto titolo della serie Thearythm, Final Bar Line è uno dei più vasti – in termini di canzoni disponibili – dell’intero franchise, con a disposizione nella versione base ben 385 tracce provenienti dai titoli numerati di Final Fantasy (oltre che da spin-off e giochi minori). Questo, naturalmente, senza tener conto delle ulteriori tracce che Square Enix andrà ad aggiungere come DLC, provenienti da altri suoi franchise recenti e non, come NieR, Chrono Trigger, The World Ends With You, SaGa, Live A Live e così via, per un totale, tra Stagione 1, 2 e 3 di 502 brani.

La mole di contenuti è massiccia, soprattutto se consideriamo che ogni canzone ha tre (o anche quattro) difficoltà diverse selezionabili, da quella Base che prevede input semplici e distanziati, fino alla terrificante difficoltà Suprema, aggiunta appositamente in questa nuova versione e in grado di lanciare a schermo una quantità di input che persino Johnny Mnemonic avrebbe problemi ad assimilare e memorizzare (ma non per questo meno divertente una volta entrati nel loop di gioco).

Ciò che incanta di più di Thearythm Final Bar Line, un po’ come i suoi predecessori, è la possibilità di rivivere le avventure della saga Final Fantasy, uno dei JRPG ancora oggi più noti in tutto il mondo, utilizzando però come filo conduttore non tanto le vicende dei personaggi quanto l’esperienza musicale. Final Fantasy, da sempre, si è contraddistinta tra tutte le produzioni nipponiche per l’elevatissima qualità delle sue soundtrack, composte da grandi maestri come Nobuo Uematsu, Hitoshi Sakimoto, Yoko Shimomura e molti altri.

Chi non ricorda la splendida intro del primissimo Final Fantasy, oppure la sognante Terra’s Theme di Final Fantasy VI, per non parlare poi di tracce più aggressive e ritmate come Man with the Machine Gun da Final Fantasy VIII e JENOVA di Final Fantasy VII? Se chiedessimo a ogni singolo fan di Final Fantasy quale sia la propria traccia preferita, probabilmente avremmo sempre una risposta diversa, un dettaglio, se vogliamo, che rende piena giustizia all’eccellenza del franchise in questo settore. Cosa c’è di meglio, dunque, di un videogioco che estrapola proprio questo singolo aspetto e lo ripropone in un contesto divertente e in grado di dare vera e propria dipendenza?

Tutti insieme, a tempo di musica

Le modalità di gioco single player che è possibile selezionare sono essenzialmente due, la prima prevede la suddivisione dell’esperienza musicale organizzata in singoli giochi, mentre la seconda è una modalità libera, dove si può scegliere una qualsiasi delle canzoni e giocarla a piacimento.

L’avventura vera e propria è suddivisa quindi in base ai titoli del franchise: troverete il pacchetto dedicato a Final Fantasy, quello di Final Fantasy II, III e così via. Selezionando uno di questi si ripercorre la storia del gioco con le varie tracce che compongono il pacchetto. Ognuno di essi sblocca inoltre i personaggi del titolo scelto, che possono essere inseriti nella squadra composta da quattro personaggi. Questi si muoveranno a schermo mentre si premono i tasti a tempo, sconfiggendo i nemici che si parano loro davanti in modo automatico, salendo di livello e acquisendo oggetti che arricchiscono l’enorme museo di collezionabili del gioco.

Sebbene possa sembrare un semplice orpello grafico, in realtà è importante livellare i personaggi e assegnare loro le skill che vengono sbloccate, dal momento che tutte le tappe musicali richiedono un corso d’azione specifico per sbloccare collezionabili, evocazioni e cosmetici aggiuntivi. Queste missioni prevedono per esempio il raggiungimento di un punteggio minimo, l’esecuzione perfetta della canzone, la sconfitta di boss utilizzando debolezze elementali e molto altro. Il tutto è inoltre reso con una splendido stile grafico chibi, personaggi e mostri sono stari ancora una volta riprodotti con cura maniacale per renderli immediatamente riconoscibili ai fan, ma con uno stile davvero unico.

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  • final bar line canzone
  • final bar line menu

I personaggi disponibili nel gioco sono oltre 100 e ognuno rientra in uno tra sette tipi diversi: Fisico, Magico, Difesa, Guaritore, Cacciatore, Evocatore, Supporto. I ruoli permettono di creare squadre in base al proprio stile di gioco, se per esempio vi ritrovate a mancare molte note, è bene inserire un difensore o un guaritore, in grado di curare la squadra e ridurre il danno che si subisce dalle note mancate, mentre invece chi tende ad avere un buon orecchio può rischiare di più e puntare completamente su attaccanti di varia natura. Bisogna sempre tenere d’occhio la composizione del team che, fortunatamente, è libera: niente vi impedirà di utilizzare il vostro amato Sephiroth in una squadra composta da personaggi di Final Fantasy IX e così via.

La modalità online, Multi-Battle, è uno dei fiori all’occhiello della produzione poiché permette di utilizzare la propria squadra di personaggi livellati a dovere per competere contro altri giocatori in battaglie a quattro: si entra in una stanza o se ne crea una ex-novo, si attendono i giocatori e ognuno sceglie la propria canzone preferita. Una sistema randomico seleziona una delle quattro canzoni e poi si dà il via alle danze, il giocatore che accumula più punti su quella canzone vince la partita: un sistema fantastico per provare la propria superiorità musicale contro giocatori di tutto il mondo!

Una questione di comandi

Ciò che preoccupava di più, almeno fino all’arrivo della demo del gioco e della versione finale, era la trasposizione dei comandi. Se su Nintendo 3DS (dove ricordiamo i primi due Thearythm sono stati pubblicati) dov’era presente il touch screen e bisognava seguire gli input con la penna, qui i comandi sono stati adattati affinché potessero essere eseguibili sia su PlayStation 4 sia su Nintendo Switch. Addio dunque alla modalità touch per garantire la piena esecuzione tramite gamepad. Le tipologie di input si sono moltiplicate, quindi, con pressione semplice, pressione prolungata e input direzionali da applicare con le levette analogiche.

La configurazione più comoda è senz’altro quella che vede le dita impegnate con i trigger o bumper mentre i pollici sono sulle levette, tuttavia è possibile gestire questi input come più si preferisce, alla ricerca dell’impostazione più comoda. La mancanza del touch, in ultima analisi, non è così preponderante come avremmo pensato e il prodotto si rivela godibilissimo anche in questa nuova iterazione.

In aggiunta, sono presenti anche impostazioni che tendono a semplificare l’esecuzione, per esempio permettendo di premere un solo tasto qualora vogliate una sessione rilassante mentre ascoltate le vostre tracce preferite. Final Fantasy Thearythm Final Bar Line fa dell’accessibilità il suo mantra, con un grado di sfida completamente personalizzabile in base alle proprie esigenze e velleità.

A chi consigliamo Thearythm: Final Bar Line?

In quanto titolo celebrativo dei 35 anni del franchise, Final Bar Line è un’aggiunta indispensabile alla collezione di ogni fan di Final Fantasy che si rispetti. Ripercorrere i singoli giochi con i loro crescendo musicali è impagabile, un’emozione davvero indescrivibile che bisogna provare di persona. Chi non ama i giochi ritmici dovrebbe comunque dargli una chance poiché le impostazioni di difficoltà garantiscono un’esperienza solida e divertente per tutti.

Anzi, mi spingo più in là: anche chi non ha mai giocato tutti i titoli della serie e annovera tra quelli completati solo i capitoli più recenti, potrà riscoprire le vecchie glorie tramite le loro soundtrack eccellenti. Un motivo più che sufficiente per investire in questa fantastica esperienza. Qualora non siate ancora pienamente convinti, ricordiamo che potete comunque provare la demo disponibile su Switch e PlayStation 4, con ben 30 canzoni a disposizione da eseguire a piacimento.

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