Recensione Metal Gear Solid: Master Collection Vol.1

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Metal Gear Solid: Master Collection Vol.1 è la raccolta proposta da Konami contenente una solida selezione dei titoli della saga. Questa è disponibile da 24 ottobre 2023 su PC tramite Steam e le principali console: PlayStation 5, Xbox Series e Nintendo Switch.

Provato su PlayStation 5

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Snake Eater

Prima anche solo di poter parlare di questa raccolta è importante che io chiarisca che non si tratterà di una recensione dei titoli in essa contenuti. Questo perché, nel 2023, sarebbe sicuramente bislacco dover prendere in esame prodotti estremamente conosciuti e già resi disponibili in passato in altri formati.

Andrò quindi semplicemente a dare un’opinione schietta in merito alla presentazione del pacchetto, le potenziali migliorie e l’impatto che questa può avere nel mercato attuale. Va da sé che la raccolta è sicuramente la benvenuta su macchine di nuova generazione, soprattutto se consideriamo che un compendio della serie Metal Gear non si vedeva dai tempi di PlayStation 3 e Xbox 360.

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Il pacchetto è anche bello nutrito, poiché contiene Metal Gear e Metal Gear 2: Solid Snake, sia nella versione originale MSX2 sia i loro port per NES. A seguire troviamo Metal Gear Solid (e le rispettive VR Missions/Special Missions), Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty e Metal Gear Solid 3: Snake Eater. Non si tratta però di soli giochi, dal momento che questo Vol. 1 ha anche alcuni Extra che non sono mai sgraditi. Nello specifico ci sono due motion comics, Metal Gear Solid: Digital Graphic Novel e Metal Gear Solid 2: Bande Dessinée, pubblicati su PSP; nonché una soundtrack digitale con 20 tracce scelte dai giochi, guide strategiche e screenplay.

Cosa potrebbero desiderare di più gli amanti di Metal Gear? Bé, tanto per cominciare, un occhio di riguardo all’emulazione stessa dei titoli. Di questo, dobbiamo necessariamente parlare poiché non tutti potrebbero essere pienamente d’accordo con la scelta di Konami.

Oggi come allora

Metal Gear Solid è stato inserito in tutte le sue varianti, con tutte le lingue pubblicate. È possibile quindi avviare la versione PAL, NTSC-U o anche quella NTSC-J (la versione Integral), scaricando in quest’ultimo caso il pacchetto vocale aggiuntivo gratuito. L’emulazione del gioco non è stata particolarmente curata, nel senso che questo appare così come appariva all’uscita su console PlayStation.

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L’upscaling dalla risoluzione originale quindi presenta tutti i limiti del caso, con blocchi pixellosi grandi quanto una casa. Poco male, il gioco appariva così nel 1998, quindi non c’è troppo da lamentarsi, d’altronde si tratta di un port e non un remaster o remake. Per contro è interessante notare che sono stati aggiunti alcuni sfondi che vanno a coprire le bande nere laterali, un approccio divenuto ormai standard in operazioni di questo tipo.

Interessante l’aggiunta della memory card simulata, dove all’interno è possibile creare dei salvataggi virtuali di giochi specifici. Questo per far sì che elementi come la lettura della memory card di Psycho Mantis non vadano persi nella transizione moderna. Un’idea decisamente lodevole. Criticare a spada tratta questo porting poiché “si poteva fare di più”, lascia un po’ il tempo che trova. È vero che Konami avrebbe potuto impegnarsi aggiungendo qualche funzione specifica aggiuntiva? Magari scanlines ed effetto CRT per mitigare il brutale effetto pixel? Assolutamente sì. La loro mancanza, però, non deve fungere da elemento di detrazione alla conservazione del franchise in un formato più accessibile alla maggior parte dei videogiocatori.

Epoca PlayStation 2

Le cose migliorano sensibilmente quando invece si passa ai titoli usciti su PlayStation 2. Soprattutto grazie alla sorgente originale di questi ultimi. Sia Metal Gear Solid 2 sia Metal Gear Solid 3 sono port diretti della HD Collection curata da Bluepoint Games e uscita nel 2011 su PlayStation 3, PS Vita e Xbox 360.

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I due giochi sono entrambi presentati a una risoluzione di 1920×1080 fino a 60 frame al secondo. Questi particolarmente stabili e senza particolari brutte sorprese, almeno su PlayStation 5, console dove abbiamo effettivamente provato i titoli. Va detto comunque che, ancora una volta, non siamo di fronte a una realizzazione priva di pecche. Prendendo come punto di riferimento la HD Collection, i colori appaiono molto più slavati in questa Master Collection, con una luminosità a tratti eccessiva e un rendering delle texture che, nel tentativo di ammorbidirle, ne appiattisce invece i dettagli.

Un trattamento che a dirla tutta non rende proprio onore ai giochi originali. Detto ciò, i titoli sono tutti ampiamente giocabili, con un frame rate migliore rispetto al passato e alcuni extra che gli amanti della saga possono spulciarsi in maniera digitale. Possiamo dire che, tra il non avere la possibilità di giocare la raccolta su console moderne e l’averla, preferiamo indubbiamente quest’ultima soluzione. Possiamo solo aspettarci che il feedback possa aiutare Konami a realizzare eventuali patch che vadano a coprire qualche aspetto meno convincente. Non ci mettiamo la mano sul fuoco, però.

A chi consigliamo Metal Gear Solid Master Collection Vol. 1?

Se non avete mai giocato i titoli della serie Metal Gear e vi siete sempre chiesti come mai questa saga sia così popolare e radicata nella mente dei videogiocatori, allora avete finalmente la possibilità di provare con mano i primi due titoli storici e i successivi tre che hanno portato Kojima alla sua meritata fama. C’è chi direbbe che il prezzo sia superiore al valore stesso della raccolta ma, su questo punto, non siamo assolutamente d’accordo. Se escludiamo i due giochi arcaici per MSX2 e NES, restano comunque tre “solidi” titoli per scoprire (o riscoprire) le origini del franchise.

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