Mortal Kombat 1: pareri sulla beta

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Mortal Kombat, l’unico picchiaduro con una lore pari a un fumettone DC o Marvel, è tornato. E questa volta non è tornato con la prole di Johnny Cage e Sonya Blade, ma con un resettone che riporta tutto all’epoca del primo titolo della serie. Intitolato giustamente Mortal Kombat 1, il nuovo gioco di Netherrealm Studios uscirà il 14 settembre su PS5, Xbox Series X/S, PC (Steam ed Epic Games Store) e Nintendo Switch. Noi, nel frattempo, abbiamo provato la beta su console PlayStation 5.

Liu Kang divinità suprema

Se non avete giocato l’ultimo Mortal Kombat 11 probabilmente non saprete che Liu Kang è diventato un Dio e ha preso il posto di Raiden come guardiano di Earthrealm. E quindi, per qualche motivo che verrà spiegato nella modalità Storia della versione completa di Mortal Kombat 1, Liu Kang decide di resettare la linea temporale.

Questa scelta di Netherrealm è stata accolta bene da alcuni, male da altri. Il sottoscritto a onor del vero sta un po’ nel mezzo, specialmente dopo aver provato la beta di Mortal Kombat 1 su PS5. Faccio una premessa: se volete vedere la beta di Mortal Kombat 1 con il gameplay al massimo, vedete qualche video della prova di Sonic Fox. Qui trovate me che son bravo solo a Street Fighter e neanche tanto, quindi vi beccate la mia tignosissima opinione.

Comincio subito col dirvi che la beta offre solo la modalità Torre a diversi livelli di difficoltà da affrontare in singolo, e la modalità online per fare partite casuali. I personaggi selezionabili sono Johnny Cage, Sub Zero, Kitana, Kenshi, Liu Kang e Li Mei, per skazzottate di potenza e sanguinose fatalities. Insieme a loro, c’è la possibilità di selezionare Kano, Sonya Blade, Jax Briggs e Frost che fungeranno da Kameo, ovvero “aiutanti” da chiamare in battaglia per creare kombo devastanti.

Ora, Netherrealm ci ha abituati bene dal punto di vista tecnico, infatti si può dire che dal livello prettamente visivo, Mortal Kombat 1 sia al momento il picchiaduro più spettacolare da vedere, almeno per il colpo d’occhio. Chiaro che il passaggio da MK11 a MK1 risulta meno sbalorditivo di quello fatto da MK10 a MK11, ma comunque la differenza c’è e si vede.

La tradizione però continua anche nel verso sbagliato, con la solita fisica rimbalzante dei personaggi che li fa sembrare Woody di Toy Story sotto acidi. Alcune animazioni delle combo sono composte da strani calci storti, pugni improbabili e altre nefandezze anatomiche alle quali ormai i fan della serie (me compreso) sono abituati.

Da questo punto di vista mi aspettavo un miglioramento, anche perché la grafica e il design più realistico di MK1 stride con le sue animazioni cartoonesche, creando uno strano effetto. Passando alle opzioni del gioco, a livello difensivo come sempre non c’è molto, fare punish sulle mosse speciali è inutile, meglio puntare sull’imparare quante più Kombo possibili.

Fatal blow, amore e odio

E quindi, sul gameplay MK1 non riesce ad elevare la serie, tenendola comunque a un livello più basso di SF6, Guilty Gear, Tekken e altri giochi del genere. A peggiorare le cose ci pensa il solito Fatal Blow, disponibile una volta per incontro, attivabile semplicemente premendo L2 ed R2 quando la vitalità si sta esaurendo. La Fatal Blow è sicuramente spettacolare, ma dura troppo, il che porta il giocatore a stancarsi presto nel doverla rivedere ogni volta. Un po’ una rottura di koglioni.

Resta una mossa devastante, facilmente eseguibile e difficilmente prevedibile, uno dei grandi problemi dei nuovi MK che sinceramente avrei voluto vedere sparire in favore di qualcosa di un filo più studiato. Oltre alla Fatal Blow, i giocatori non avranno altre grandi opzioni per dimezzare la vita dell’avversario, se non usare le mosse Amplificate o lanciarsi in juggling combo malefiche, allungandole con l’aiuto dei Kameo.

I Kameo sono l’unica nuova caratteristica del gameplay di MK1 e se devo essere sincero, sono un po’ deludenti. Premendo l’apposito tasto o impartendo dei comandi direzionali, si chiamerà il proprio aiutante e gli si farà eseguire una determinata mossa. Bello, ma come unica aggiunta è un po’ debole, al punto che in alcuni match online e contro la IA mi sono addirittura dimenticato della loro esistenza.

Di sicuro, da ciò che abbiamo potuto capire dalla beta Mortal Kombat 1 è un picchiaduro 2D più “libero” e accessibile rispetto ad altri, inoltre permette di creare combo devastanti. E questo per molti giocatori è un grande vantaggio, mentre chi preferisce un approccio più ragionato rimarrà legato a picchiaduro più tattici come quel capolavoro di Street Fighter 6.

Si nota una certa discrepanza tra i personaggi, ad esempio Johnny Cage può caricare una barra a forma di Stella di Hollywood per entrare nella Hype Mode e sparare mosse speciali a raffica. Inutile dire che l’Hype Mode fa un male kane. E gli altri cos’hanno? Un kazzo di niente. Una scelta bizzarra, sarebbe stato più interessante vedere funzioni speciali anche per il resto del roster. Poi ci sono altre cose strane, come Kenshi animato di gran lunga meglio degli altri kombattenti, o come il fatto che Kano e Sonya siano tra i Kameo e non tra i personaggi principali.

Passando al design generale, questo è stato già criticato da alcuni fan della serie. Ed effettivamente, ci troviamo di fronte a qualcosa di meno fumettoso rispetto a MK11, il che non è necessariamente un bene. Ho trovato i personaggi della beta un po’ anonimi, tranne per Kenshi e Liu Kang. A tutto questo si aggiungono anche le Fatality che per ora mi sembrano ispirate di quelle di MK11. Si avverte un senso di stanchezza generale, dopotutto MK1 arriva dopo altri due titoli che hanno praticamente rilanciato Mortal Kombat, dopo un lungo periodo di buio.

Ovviamente questo è un giudizio su una versione beta, con neanche un quarto dei contenuti che avrà quella finale. Mortal Kombat 1 può ancora sorprendere con un roster variegato, una modalità storia avvincente e contenuti per single player e multiplayer. D’altronde, Netherrealm Studios ci ha abituati bene in questi anni, quindi non è ancora arrivato il momento di perdere le speranze!

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