È passato quasi un mese dalla sua uscita, ha venduto milioni e milioni di copie e ha intrattenuto altrettanti giocatori sulle console e sui PC dell’attuale generazione: stiamo parlando di Hogwarts Legacy, il videogioco ambientato sì nel magico mondo di Harry Potter, ma un centinaio di anni prima dei libri e film che hanno reso celebre la saga. Inoltre, per chi non avesse ancora avuto modo di leggere la nostra recensione del gioco (nello specifico la versione Xbox Series), può trovarla al link precedente.
Non tutti però possono permettersi hardware recente e performante, quindi, mentre aspettiamo le versioni old gen del gioco (Hogwarts Legacy è attualmente disponibile su Steam, PlayStation 5 e Xbox Series), proviamo a capire come ottenere le massime performance su PC di fascia bassa, vecchi di qualche anno o “particolari” come Steam Deck. L’articolo si concentrerà sulle ottimizzazioni per Deck, che però sono universali e valgono per qualsiasi computer.
Lo Steam Deck usato per i test è il modello 512GB e non è stato installato nessun software di personalizzazione come Cryoutilities, è stock. Ricordiamo infine che Deck offra le stesse performance, che voi abbiate collegato l’alimentatore o no, dato che l’APU di AMD è limitata sempre a 15W e a differenza di Switch non le è permesso aumentare ulteriormente limiti e clock in modalità Docked. Per fortuna il circuito della macchina di Valve vi permette di tenerla in alimentazione costante senza rovinare la batteria, poiché la priorità è data al tenere l’hardware alimentato (un po’ come accade nei portatili) quindi, a differenza degli smartphone, quando la batteria raggiunge un certo livello percentuale superiore al 90% la carica rallenta tantissimo o si ferma totalmente.
Tenete pronte pergamena e penna, è il momento di studiare un po’ come funzionino il gioco e il vostro hardware, senza aver paura di scendere nel tecnico.

Step 0: Capire i limiti del nostro hardware e del gioco
Hogwarts Legacy è stato creato per console con 16 gigabyte di memoria in mente e i requisiti minimi per PC lo dimostrano, chiedendo almeno 4GB per la scheda grafica e 16 per la memoria di sistema, ma in realtà possiamo dire che il vero requisito sia di avere almeno 16 giga di memoria totali sommando le due. Quando infatti verrà riempita la VRAM della GPU, verrà usata la memoria RAM come backup permettendo sì al gioco di continuare a funzionare senza crashare, ma in cambio ci troveremo davanti allo stutter, un microscatto che sarà più fastidioso quanto più è alto il frame rate.
Steam Deck si trova in una situazione di vantaggio condividendo il sistema di memoria unica delle console, 16 gigabyte che vengono dinamicamente allocati a GPU o sistema. Dai nostri test la RAM è occupata in media per 8-10 giga e il resto è dedicato alla GPU e troverete una prova a questa affermazione negli screenshot degli step successivi.
Quali sono le soluzioni al problema della memoria? Molto semplicemente abbassare la risoluzione del rendering 3D e delle texture, ma non disperate, il software ci viene incontro prevedendo opzioni di ricostruzione dell’immagine. Hogwarts Legacy è infatti compatibile con tutte le tecnologie di upscaling del momento, Nvidia DLSS, Intel XeSS e AMD FSR2. Steam Deck è compatibile solo con le ultime due e lato Nvidia risulterà disponibile solo un algoritmo di vecchia generazione che sconsigliamo fortemente.
Un altro vantaggio di Steam Deck è la dimensione dello schermo, con un 7 pollici possiamo star sicuri che non noteremo mai tutti i dettagli delle impostazioni Ultra quindi non dobbiamo aver paura di abbassarli.
Arriviamo quindi alla prima pagina delle impostazioni video.
Step 1: Display Options/Opzioni dello Schermo

Se in risoluzione impostiamo la massima del nostro schermo, nel caso di Steam Deck 1280×800, l’interfaccia del gioco rimarrà al valore massimo mentre potremo gestire separatamente l’upscaling del rendering tridimensionale.
Con una scheda grafica Nvidia RTX non pensateci oltre e impostate DLSS Quality o Balanced (Performance ha senso solo su schermi 1440p o 4k), ma con GPU di altre marche come Steam Deck che ha hardware AMD vale la pena fare qualche chiarimento.
Intel XeSS è un metodo di upscaling che ha come priorità la riduzione dell’aliasing, infatti è anche disponibile una modalità Ultra Quality che tiene più alta la risoluzione di rendering, ma le sue performance sono seriamente accettabili solo sulle moderne schede video Intel e non è possibile applicare un filtro di sharpening come per le altre tecnologie, dato che creerebbe aliasing non voluto. La soluzione è dunque affidarsi all’ottimo AMD FSR2 in modalità Quality o Balanced insieme al filtro di definizione tanto odiato da Intel.
Per quanto riguarda proprio lo sharpening, impostando valori alti l’immagine risulta sensibilmente più limpida e dettagliata sul 7 pollici di Deck, consigliamo quindi di scegliere almeno Upscale Sharpness 0.8.

La seconda parte della pagina delle impostazioni Display va impostata come segue:
- Vsync ON per evitare tearing, ossia tagli all’immagine dovuti ad un disallineamento tra frequenza di refresh dello schermo e frame rate del gioco, e senza limiti al frame rate perché preferiamo gestirli da Steam OS (l’interfaccia che spunta cliccando il tasto (…) sotto il trackpad destro del vostro Deck);
- Field of View/Campo Visivo a valori inferiori allo 0, per avere la telecamera più vicina al personaggio giocatore – può sembrare poco intuitivo ma questo aiuta a caricare meno cose sullo schermo e quindi migliora le performance;
- Motion Blur, Depth of Field/Profondità di campo e Chromatic Aberration/Aberrazione Cromatica OFF poiché sfocano l’immagine e noi non possiamo permettercelo, dato che stiamo già abbassando la risoluzione con FSR2;
- Film Grain ON perché dai nostri test sembra dare più profondità ai colori quando attivo, ma sentitevi liberi di sperimentare dato che non ci sono differenze di performance.
Impostato così il gioco avremo già un’immagine limpida e definita, soprattutto tenendo la telecamera ferma. Seguono uno screenshot di esempio con XeSS e uno con FSR2, notate la limpidezza e dolcezza di XeSS e invece la definizione di FS2 che sul 7 pollici farà un figurone.


Step 2: Graphics Options
Avalanche è andata sul sicuro e non ha paura di consigliare tutte le impostazioni a Basso per Steam Deck e i PC vecchi. Noi non ci accontentiamo: tenere tutto a basso sicuramente aiuta a ridurre i consumi ma noi cerchiamo lo sweet spot tra performance e graficone, è questa la VERA ottimizzazione, ecco quindi uno screenshot con le impostazioni grafiche consigliate da noi di DenjinDen!

Il punto è questo: più che dalla potenza di Deck noi siamo limitati dai suoi consumi. L’APU della macchina di Valve non può consumare più di 15W che devono essere quindi divisi tra CPU e GPU, non diversamente dalla RAM, ciò significa che quando la CPU è particolarmente messa sotto sforzo rimane poca potenza da dedicare al chip grafico e le performance crollano. Crollando, la CPU si libera e quindi torna a funzionare bene e il frame rate si rialza, ma raggiunge presto il limite e quindi ricrollerà: potete notare questo comportamento nei grafici di Frame Rate e Frametime che sembrano delle montagne russe piuttosto che delle linee rette. Noi vogliamo la costanza delle linee rette, non il microstuttering del su e giù. Ciò che dobbiamo ottenere è quindi il massimo alleggerimento del peso del gioco sulla CPU, per poter dare respiro alla scheda grafica e spingerla quanto più in alto possibile.
A Basso vanno quindi le impostazioni che pesano soprattutto sul processore, che sono la View Distance e la Population Quality. Vi assicuriamo che non noterete grosse differenze sullo schermo di Deck, e il numero di gente in giro è comunque decente anche a Basso. Su monitor normali vale la pena impostare la Distanza di Visuale a Medio, ma attenzione nel caso abbiate vecchie CPU quad core poiché dovranno affrontare un carico di lavoro non indifferente.
Per il resto delle opzioni abbiamo scelto Medio per assicurarci che nulla fosse particolarmente pixelloso. La vera differenza estetica viene dalla Qualità del Fogliame e dei Materiali, che rendono molto belli alla vista gli scenari del gioco e gli interni senza scendere sotto i 30-40 fps.
Per Effetti, Post Processing e Ombre la scelta è ricaduta su medio perché riteniamo che siano le impostazioni meno sacrificabili, insieme alle Texture: è un gioco moderno E di magia, fa abuso di texture definite ed effetti luminosi che riempiono lo schermo e che a Low risultano eccessivamente pixellosi, purtroppo tecnologie come FSR2 e XeSS non riescono ad aiutarci da questo punto di vista.
Le uniche eccezioni alla regola del medio sono Fog/Nebbia e Sky/Cielo, su un sette pollici sarà molto dura notare differenze senza avere due immagini di confronto una a fianco all’altra, quindi Low è la scelta giusta: la differenza estetica è tutt’altro che notevole e consigliamo di abbassare questi dettagli anche su PC molto più potenti. Hogwarts Legacy non è il primo gioco a utilizzare effetti di nebbie e nuvole volumetriche, ricordiamo Monster Hunter World e Assassin’s Creed Origins come due esempi moderni, e anche in quei giochi questi effetti erano i primi da abbassare poiché estremamente pesanti.
Step 3: Opzioni SteamOS e Varie
È arrivato il momento di fare una scelta a livello di sistema: scegliere il frame rate “target”, ossia il livello di performance a cui aspiriamo. Con HogLeg e Steam Deck le alternative sono sostanzialmente tre: 30 fps fissi, 40 fps con qualche calo e framerate libero fino a 60 al secondo.
Tutte le modifiche possono essere fatte premendo il tastino (…) e andando nel menu relativo alle performance avanzate, tenendo il Refresh Rate a 60 e il limite a “infinito” ci troveremo nella terza situazione che è quella default, poi si può procedere abbassando o il Refresh Rate a 40, o abbassando il limite del frame rate a 30 ma tenendo lo schermo a 60.
Sembra poco intuitivo ma la scelta dei 40 fps è la reale via di mezzo tra 30 e 60 fps in quanto a durata del singolo frame sullo schermo, e in assenza di uno schermo dal refresh rate variabile ci offre anche un modo per ridurre i consumi del Deck, quindi è la scelta migliore se si decide di giocare in modalità portatile senza essere connessi all’alimentatore. Consigliamo i 30 fps solo a chi vuole un’esperienza quanto più costante possibile, ma in generale il consiglio di DenjinDen è quello di lasciare il default 60 Hz senza limiti al framerate (di quello se ne occupa il Vsync d’altronde): questo permette ai menu di girare a 60 fps mentre il resto del gioco gira al massimo frame rate permesso dall’hardware del Deck, ossia 60 fps negli interni e tra i 30 e i 45 fps nelle zone esterne o più complesse come alcune parti di Hogwarts.
Un ultimo consiglio riguarda un’impostazione del gioco: vi consigliamo di aumentare la velocità del puntatore nei menu, che funziona come quelli degli Assassin’s Creed più recenti in stile cursore del mouse e non vogliamo che rallenti troppo le nostre interazioni con l’interfaccia. Nel caso si voglia la massima velocità ricordiamo che Deck ha uno schermo touchscreen ed è possibile usarlo liberamente per scegliere frasi da usare nelle conversazioni e selezionare icone nei menu, che comodità! Ah, se solo GameFreak avesse fatto così per TUTTI i giochi Pokémon usciti dal Nintendo DS in poi…
Detto questo, andiamo a vedere il gioco come gira nei diversi scenari che offre. ATTENZIONE: in fondo ci saranno un paio di foto delle ultime sezioni di gioco, non sono spoiler di trama ma preferiamo precisarlo in ogni caso.
Step 4: Diverse performance in diversi scenari
Partendo dai menu, prima vi ho rovinato la sorpresa dicendo che giri tutto a 60fps, ed ecco la prova, girare tra le pagine della Field Guide è un piacere.


Ora gli interni, che come dicevo sono zone chiuse in cui il gioco deve caricare pochi “objects” e con poca frequenza, riducendo moltissimo il carico sul processore e permettendo al chip grafico di dare il suo meglio. I 60 fps sono la normalità durante i Trials, nelle caverne e nelle stanze più piccole di Hogwarts come i dormitori e le aule.









La Room of Requirements, o in italiano Stanza delle Necessità, non è diversa e ci offre performance solidissime. Gli unici cali sotto i 55 fps li ho trovati col mio personaggio a gioco finito, quando ormai la sala è pienissima di oggetti e molto ampia.
Gli esterni e gli hub che raggruppano diversi collegamenti a diverse parti di Hogwarts o di Hogsmeade sono le parti più pesanti del gioco, e solo in questi casi dovrete prepararvi a performance molto incostanti nel caso muoviate la telecamera o il personaggio, poiché vengono costantemente caricati nuovi asset, gli oggetti che riempiono lo scenario. Più che il numeretto del frame rate vi consiglio di notare come il grafico “Frametime” sia traballante, ciò indica alcune immagini generate molto rapidamente alternate da altre generate lentamente, in questo caso si verifica il microstuttering già accennato prima col grafico a montagne russe. Le performance tornano buone e stabili tenendo personaggio e telecamera fermi. Chissà se un’eventuale rimozione di Denuvo in futuro riuscirà a migliorare le performance in questi casi di stress.
Step 4.1: in Volo!
Le performance in volo meritano un paragrafo dedicato, sono le più variabili in base a cosa viene inquadrato e a quanto siamo distanti dal terreno. Il gioco carica dinamicamente dettagli se ci avviciniamo alle cose, quindi tenerci bassi peggiorerà le performance. Ci consoliamo ricordando la meccanica di gioco che aumenta la velocità se siamo ad altitudini basse. Questi sono anche i casi in cui sono più visibili le differenze delle impostazioni sulla distanza di visuale e fogliame, se ricordate abbiamo abbassato la prima a Basso ma alzato la seconda a Medio, con un risultato che rende più definiti gli alberi e gli arbusti vicini perdendo dettaglio sulle cose lontane, che sul piccolo schermo di Deck occupano pochi millimetri quadrati di spazio e sono finezze che nemmeno noteremmo. Ottimizzazione, bitch!





Adesso qualche foto della dettagliatissima Hogwarts vista da vicino in volo. Preparatevi alla fiera dello stuttering!


Le performance peggiori le abbiamo però identificate avvicinandoci a centri abitati (da NPC amichevoli o ostili) in volo e ad alta velocità. Per fortuna non ci troveremo mai a farlo nel gioco vero, ma è un benchmark utile, uno stress test dell’hardware di Deck per vedere quanto velocemente riesca a sostituire le informazioni in memoria con quelle delle nuove zone e dei nuovi nemici appena usciti sullo schermo, che magari ci stanno attaccando con magie ed effetti grafici che appesantiscono ulteriormente lo scenario. Notate “Frametime max: 430 ms”, significa che per quasi mezzo secondo il gioco non ha generato nuove immagini poiché era impegnato a caricare altra roba in memoria. 430 ms sono i millisecondi di permanenza delle immagini di un video a 2 fps e mezzo, per rendervi chiara l’idea!
Step 4.2: Hogsmeade
Hogsmeade è l’hub più pesante del gioco, nei seguenti due screenshot notate come cambino le performance stando fermi e poi muovendo il personaggio con una semplice corsa in avanti. Nel terzo screenshot oso invece girare la telecamera di 360°, sacrilegio! Le montagne russe diventano davvero visibili nel grafico. Si può anche notare una caratteristica ironica degli algoritmi di upscaling: più è basso il frame rate, peggio viene eseguito il loro lavoro. Questi algoritmi sono infatti detti “di ricostruzione temporale”, poiché utilizzano i frame precedenti come riferimento per migliorare i successivi. E’ per questo che tenendo ferma la telecamera l’immagine diventa nitidissima. In movimento però le informazioni dei frame precedenti diventano fondamentali per non distruggere la qualità grafica, ma la differenza tra un’immagine è la successiva a bassi fps è troppa e quindi il risultato lascia a desiderare. Se il secondo screenshot ha già un aspetto più soft rispetto al primo, nel terzo si perde ogni tipo di dettaglio e definizione finchè si muove la telecamera, finchè almeno non la si ferma di nuovo e in quel caso FSR fa la sua magia e ci regala di nuovo un’immagine limpida.



Dunque, qual è la soluzione per i fanatici delle performance costanti?
…nessuno? Guardate che l’ho detto prima: il limite a 30 fps!
Step 5: un limite a 30fps per domare qualsiasi incostanza
Quanto tutto ciò che chiedere al gioco è costanza, un limite al frame rate è d’obbligo. Che sia di 40 o 30 fps non importa, state comunque aiutando la CPU a lavorare di meno. Il limite a 30 fps è particolarmente efficace e, dai nostri esperimenti in materia, preme sottolineare come sia necessario impostare questa opzione.
Non c’è molto da dire, il cap a 30 fps è fantastico se tutto ciò che si cerca è stabilità e se il gioco tiene i 30 fissi nella zona più difficile potere star sicuri che il target verrà raggiunto nel 99% del vostro tempo di gioco. In cambio si sacrificano solo i tempi di risposta nei menu, che come avevamo visto prima girerebbero a 60 fps fissi in un mondo senza limiti. Purtroppo non c’è modo di limitare il gioco a 30 fps lasciando i menu e “i dungeon” a 60, almeno per ora. Sviluppatori di videogiochi ascoltateci e rendete questa cosa possibile! Per adesso ripeto l’alternativa del limite a 40 fps, che alleggerisce comunque sensibilmente il carico sulla CPU lasciando respiro alla GPU, ma con i costanti cali sotto i 35 fps non è una soluzione adatta ai puristi. Non possiamo accontentare tutti e ognuno ha le sue preferenze, il sottoscritto ad esempio ha sempre preferito i 60 fps per avere i menu fluidissimi, sopportando quei pochi problemi prestazionali che si presentano negli hub, che per fortuna sono zone dove si passa solo una piccola percentuale delle ore di gioco.
Conclusioni
PS5 in modalità Performance vanta un target di 60 fps raggiunto con costanza e precisione chirurgica, ma non tutti i computer sono delle PS5 e quindi noi altri dobbiamo accontentarci. Con questo articolo speriamo di aver dimostrato che si riesca a raggiungere un compromesso bilanciato permettendo a un handheld come Steam Deck di far girare questo bel videogioco nel palmo delle nostre mani. Restiamo comunque curiosi di vedere come Avalanche ottimizzi il gioco sulle console di vecchia generazione, che sappiamo avere solo 8 GB di memoria condivisa, quale sarà la loro soluzione? Far girare Hogwarts Legacy a 240p Potato Quality? E su Switch invece sceglieranno la via del Cloud Gaming in attesa di una revisione di Nintendo? Solo il futuro potrà svelarci la risposta a queste domande. Fino ad allora, vi auguriamo decine di ore di divertimento sul vostro PC o Steam Deck dopo aver seguito i consigli della nostra guida!