Se non avete ancora giocato Cloudpunk, l’aggiunta del corposo DLC City of Ghosts da parte di Ion Lands potrebbe essere l’opportunità perfetta per lanciarsi nel mondo tecnologico e decadente di Nivalis. Il DLC è attualmente disponibile su PC tramite la piattaforma Steam mentre il gioco base è disponibile anche su Playstation 4, Xbox One e Nintendo Switch.
Provato su PC
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City of Ghosts
Dopo la nostra più che positiva recensione di Cloudpunk, ritornare nella città di Nivalis ci è sembrata una vera e propria gioia, soprattutto se consideriamo che il DLC City of Ghosts si presenta come vero e proprio sequel piuttosto che semplice contenuto aggiuntivo.
La storia riprende alcuni mesi dopo gli eventi del gioco base e saremo messi ancora una volta al volante di un HOVA sgangherato per consegnare pacchi a nome della fumosa e borderline-illegale compagnia Cloudpunk. La giovane Rania, trasferitasi nella metropoli che ricorda tanto quella vista nel Blade Runner di Ridley Scott per sfuggire alle agenzie di credito che vogliono tutti i suoi risparmi, o in alternativa la sua testa, si ritrova per l’ennesima volta invischiata tra segreti, culti, androidi, macchine omicida e personaggi dalla dubbia moralità. Ben lungi dall’essere un “more of the same”, Rania non sarà stavolta l’unica protagonista del gioco poiché la storia sarà vissuta dal giocatore anche tramite gli occhi di un nuovo personaggio, l’ubiracone Hayes impegnato a cancellare un debito prima che il giorno volga al termine, evitando magari di finire al fresco arrestato proprio dall’esilarante spalla comica: il CorpoBot Morpho.
L’atmosfera noir-futuristica che si respira in City of Ghosts è immutata, la notte piovosa vi farà compagnia mentre esplorate gli anfratti di Nivalis, con spunti di riflessione sulla condizione degli esseri umani che, come fantasmi, la popolano, tra chi cerca di sbarcare il lunario, androidi truffaldini e ricchi executives annoiati. La moralità si piega e si distorce a ogni discussione intrapresa, lasciando più dubbi che risposte, d’altronde, citando la stessa Rania: “chi è un criminale quando le stesse leggi sono immorali?“.
Greetings from Nivalis
Il titolo è confezionato con la stessa egregia qualità che ha caratterizzato Cloudpunk e le migliorie stavolta sono davvero tante, inizierei dunque proprio da quella che ci ha colpito maggiormente, l’introduzione di una modalità in prima persona, sia durante l’esplorazione sia durante la guida del veicolo. Questa (mica tanto) semplice aggiunta trasforma completamente l’esperienza di gioco, immergendo ancor di più il fruitore in un ambiente che sembra vivo, brulicante di individui e dalla verticalità apparentemente sconfinata. Ci si sente quasi sopraffatti dagli edifici che si estendono a perdita d’occhio e le luci al neon negli sporchi vicoli, divenendo un tutt’uno con Nivalis, quasi un organismo pulsante fatto di metallo, violenza e segreti.
Anche i modelli dei personaggi, realizzati in Cloudpunk in modo spartano, hanno avuto una nuova mano di vernice. I blocchi voxel sono stati composti sapientemente per rispecchiare l’avatar degli individui che incontrerete per la città, un’aggiunta necessaria che va a braccetto con l’introduzione della modalità in prima persona.
HOVA clandestini
Una mancanza che più giocatori hanno lamentato in Cloudpunk era l’assenza di vere e proprie gare clandestine da poter intraprendere in giro per la città. Chiariamo subito che non si trattava di una richiesta irragionevole e fuori da ogni contesto poiché, alcune attività secondarie del gioco base, vedevano Rania coinvolta in modo superficiale con tali corse. Richieste a gran voce, quindi, sono state inserite in modo eccellente in City of Ghosts dove potrete sfrecciare in mezzo al traffico cercando di evitare automobilisti e piloti per tagliare il traguardo per primi.
Contestualmente anche la personalizzazione ampliata dell’HOVA gioca un ruolo interessante e precedentemente inesplorato: dopo aver svolto alcune quest specifiche potrete accedere alle modifiche del veicolo, scegliendo componenti base che ne alterano la velocità, la resistenza e persino il semplice look esteriore. Il tutto si inserisce in modo decisamente organico all’interno della storia e non sembra quasi di trovarsi di fronte a un contenuto improvvisato, aggiunto semplicemente per il piacere di farlo.
Soundtrack ampliata
Ulteriori 30 tracce, più di 109 minuti di musica, attendono il giocatore che deciderà di immergersi in City of Ghosts e, a differenza di quanto abbiamo potuto sentire in Cloudpunk l’alternanza tra pezzi synthwave, jazz e moody è ancora più marcata per colpire quando e dove serve.
Il compositore è Harry Critchley e se avete apprezzato il suo lavoro sappiate che potete anche acquistare l’intera colonna sonora del gioco in formato DLC tramite Steam, si tratta di di una selezione magistrale che può fare compagnia anche al di fuori dell’esperienza di gioco, caratteristica che non molti prodotti sul mercato possono vantare.
City of Ghosts, nonostante le numerose aggiunte, mantiene un carattere fortemente story driven e spinge il piede sull’acceleratore da questo punto di vista, offrendo una visuale più ampia rispetto al primo capitolo, lasciandoci sbirciare un po’ più a lungo dietro ciò che Nivalis nasconde. I giocatori che vogliono azione al cardiopalma e sparatorie non saranno soddisfatti dal prodotto ma, in verità vi dico, Cloudpunk non ne ha alcun bisogno per eccellere e brillare nel panorama quotidiano.
A chi consigliamo City of Ghosts?
Tutti quelli che hanno giocato Cloudpunk e lo hanno visceralmente amato, probabilmente staranno già giocando City of Ghosts. Se siete ancora indecisi pur avendo apprezzato il gioco base, non siatelo, davvero. Correte ad acquistare questo dannato DLC! Per chi non ha ancora avuto modo di provare Cloudpunk, posso solo consigliare di dare una lettura anche alla nostra prima recensione ed eventualmente dargli una chance: verrete immediatamente catturati dalle atmosfere noir e City of Ghosts sarà la proverbiale ciliegina sulla torta, quella che vi aspetta dopo aver fatto piazza pulita della portata principale.