Table Top Racing: World Tour Nitro Edition – Recensione


Table Top Racing: World Tour Nitro Edition è un gioco sviluppato da Playrise Digital che dopo aver fatto uscire il gioco su PC, PS4 e Xbox One ha deciso di far approdare le sue macchinine fiammanti anche su Nintendo Switch lo scorso 1 maggio. Vi piacciono le macchinine? Avete sempre sognato di sfrecciare al volante di una Fauxari sul tavolo di un falegname? Allora potreste essere interessati a scoprire il titolo ha da offrire.

Provato su Nintendo Switch

Pro Contro
+ Design delle macchinine – IA di basso livello
+ Sistema delle “ruote” – Colonna sonora da suicidio neurale ed effetti sonori terribili
+ Comandi intuitivi e comodi – Effetti sonori terribili
+ Ottima resa in modalità portable e docked – Fisica dei veicoli scarsa

 
Vi ricordate le bellissime Micro Machines? E le Hot Wheels? O delle macchinine scrause che si potevano lanciare alla massima velocità in casa dei nonni, rischiando il temutissimo colpo di ciabatta rotante in testa. E delle Burago? Quelle erano per fighetti. Se avessero fatto un gioco sulle Burago probabilmente sarebbe stato un walking simulator nella stanza di un vostro amico ricco, durante il quale avreste dovuto tenere alta l’attenzione per le spiegazioni tecniche di ogni maledetto cerchione o parte del motore di una Mercedes Facoceros Sprint del 67′. Burago fa schifo.

Le Micro Machines invece hanno ricevuto un titolo fighissimo per Amiga che mi ricordo benissimo, per il quale sono nate rivalità all’ultima sportellata tra compagnucci. Aaah, l’Amiga. Cara vecchia Amiga. Cara Amiga ti scrivo… Ehm, torniamo a noi. Sebbene siano passati quasi trent’anni, sembra che qualche nostalgico ci sia rimasto parecchio sotto e ogni tanto propone giochi dove le protagoniste sono delle chibi-macchinine come questo Table Top Racing World Tour: Nitro Edition.

Accendete i motorucci.  

Table Top Racing World Tour: Nitro Edition è un titolo che può far passare qualche piacevole momento se giocato in modalità portatile, magari per farsi un paio di partite veloci in single player o multiplayer. E proprio per la versione Switch, gli sviluppatori hanno deciso di integrare anche lo split-screen, grazie al quale potrete sfidare i vostri amici comodamente seduti sul divano e diventare strabici. Non aspettatevi niente di rivoluzionario, si tratta di un gioco di corse arcade con armi e power-up in stile Mario Kart o Wipeout, dei quali condivide anche la visuale sul retro, le armi e la varietà di gare disponibili.

Il gioco si divide in tornei di difficoltà diverse, ognuno dei quali presenta delle coppe da vincere. Si lascia giocare, con comandi molto intuitivi e tracciati basati su location varie tipo il ristorante di Sushi, uno Yacht e un tavolo da lavoro per carpentieri o meccanici. Le corse si dividono in diversi tipi, c’è il solito Time Attack, la corsa a eliminazione, la corsa pura, l’inseguimento e la battaglia. Quest’ultima è la modalità principale e anche la più divertente, dato che potrete utilizzare un arsenale di armi per poter avere la meglio sugli avversari. Per ogni vittoria riceveremo delle monetine che potremmo spendere per comprare nuovi veicoli, upgradarli e personalizzarli con ruote e skin. Proprio le ruote, sono bella trovata, potrete infatti scegliere tra diverse tipologie, ognuna con un particolare potere. Ad esempio ci sono quelle che vi consentono di ‘driftare’ come dei cozzari in canottiera e quelle con gli spuntoni per emulare Charlton ‘from my cold dead hands’ Heston in Ben-Hur. Le ruote si possono acquistare con i soldini che vi farete dopo ogni gara, così come le nuove macchinine e gli upgrade a ognuna di loro. Alla fine però l’unica ruota speciale che valga la pena usare per vincere le gare è quella drift sarà letteralmente un incubo cercare di arrivare tra le prime posizioni, colpa delle frenate in curva difficilissime da gestire. A mio modesto parere, i programmatori avrebbero dovuto inserirla come abilità di default per semplificare le cose. 

Scusi per la stazione? Vada drift e poi a sinistra.

La giocabilità di TTRWTNE non mi ha fatto impazzire. e si presta per due o tre gare in modalità portable per passare un po’ di tempo. Ammetto che in qualche occasione il gioco mi ha regalato delle gioie, per esempio centrare in pieno tre avversari con il raggio di ghiaccio e superarli, o magari riuscire ad arrivare al primo posto e tenere lontani gli avversari con le classiche armi ‘mina’. Certo sarebbe stato carino vedere almeno qualche ammaccatura sui veicoli, qualche segno delle armi o magari esplosioni un po’ più convincenti. Provare le varie macchinine mi ha divertito, anche se la differenza tra quelle della stessa classe è abbastanza sottile, se non addirittura inesistente.
Uno dei problemi principali del gioco sta nella fisica dei veicoli davvero poco convincente. Ho avuto la sensazione di pilotare delle barchette, perché le macchinine ‘scivolano’ sulla pista come se non ci fosse attrito col terreno. Gli scontri con lo scenario e con gli altri concorrenti daranno il minimo feedback, bloccando semplicemente il vostro veicolo e facendovi perdere velocità in modo drastico. Per questo sebbene il gioco sembri promuovere uno stile aggressivo, in realtà il più delle volte verrete puniti. Basta sfiorare un ostacolo per trovarsi subito dalla prima all’ultima posizione, non importa a quale velocità stiate andando. Mi è capitato più di una volta di dover riavviare una gara solo per aver sfiorato il bordo o un guardrail fatto di piattini di Sushi. Per non parlare poi delle scorciatoie sparse per la mappa, poco convenienti da sfruttare dato che basta sbagliare di un millimetro per perdere tutta la velocità. A tutto questo aggiungete anche una IA avversaria che cercherà in tutti i modi di ostacolarvi, anche quando siete in ultima posizione.

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I concorrenti virtuali infatti non saranno interessati a scalare le posizioni per arrivare primi al traguardo, bensì appena vi vedranno si getteranno contro di voi nel tentativo di buttarvi fuori strada. Potete anche essere all’ottavo posto, la macchina in settima posizione invece di fare la sua gara, proverà a spingervi fuori. Sarebbe stato un errore perdonabile se il rallentamento del veicolo non fosse così drastico, ma qui parliamo di una scelta di programmazione che rovina un po’ la giocabilità. Certo, si può sempre riprovare la gara, ma onestamente quando nei giochi di corsa si inizia a riavviare manualmente il tracciato per le bastardate della CPU allora forse c’è qualcosa da rivedere. Ci tengo a dire però che questi difetti non inficiano certo la progressione e si potrà arrivare comunque a completare la campagna, semplicemente rendono il gioco un po’ stopposo e a tratti frustrante.
La grafica rientra nella media dei titoli programmati con budget ridotto, ma bisogna fare comunque un applauso agli sviluppatori per essere riusciti ad ottenere i 60 fps fissi sia in modalità docked, sia portable, cosa non scontata quando si parla di Nintendo Switch dove anche alcuni titoli in 2D subiscono cali drastici di frame-rate.

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I tracciati rappresentanti luoghi del mondo reale in scala mi sono sembrati un po’ generici e ingenui. Mi sembra infatti che l’idea delle macchinine non sia stata sfruttata a fondo, quando invece si potevano davvero inventare tantissime soluzioni per rendere i tracciati divertenti e soprattutto unici tra di loro.
Adesso veniamo alla colonna sonora. So che non dovrei essere troppo critico, però converrete con me che nei giochi di guida con elementi ‘car combat’ la colonna sonora è abbastanza fondamentale perché deve accompagnare l’azione e contribuire a dare dosi di adrenalina al giocatore mentre spara un razzo nel didietro di un avversario. Purtroppo la musica che accompagna le gare è qualcosa da trapanarsi le orecchie, infatti l’ho disattivata dopo un paio di partite. Pezzi funk e rap dozzinali misti a robe da discoteca rum e cocaina davvero imbarazzanti. Insomma, sono alla guida di una super macchinina su un tavolo da falegname e sto sparando dei petardi sugli altri concorrenti, posso mai gasarmi con del reggae? Ci voleva qualcosa di più folle, tipo che ne so, del Thrash Metal suonato da degli gnomi.
Ignoro chi sia l’autore della colonna sonora del gioco, ma se lo incontro giuro che gli tiro appresso un modellino Burago del Camion Scania del ’38 modello Skursgiarg Svendarg con cambio sequenziale e motore a scoiattolo.

Traendo le somme, a chi posso consigliare Table Top Racing World Tour Nitro Edition? So che nel mondo del gaming ci sono i fanatici dei giochi di corsa, ed è a loro che si rivolge questo titolo. Se avete bisogno della vostra dose di nuovi tracciati in stile ‘car combat’ e avete già consumato lo splendido Mario Kart 8, Grip e Fast RMX allora potete dare a questo titolo una chance.  

Peace!

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