Muscle Giants è lo stranissimo titolo indie, sviluppato e pubblicato da Yuuki Kageyama per PC sulla piattaforma Steam. In realtà, più che strano, si potrebbe definirlo sopra le righe, a partire dalla descrizione del gioco che potete trovare su Steam. Nello specifico: “action shooting per proteggere il mondo da macho giganti” o anche “tanti uomini nudi”. Dunque, su queste fantastiche descrizioni, si dia inizio alla recensione.
Provato su PC
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Macho giganti sono nostri superiori
Riprendo un attimo il tema del gioco, per cercare di spiegare ai lettori di cosa il titolo tratti. Diciamo che, tutto sommato, c’è davvero poco da chiarire e la descrizione iniziale ha davvero spiegato bene l’offerta del titolo. A questo punto, riscontro una certa difficoltà nel cercare di girare attorno al tema, per presentarlo nel miglior modo possibile. Non c’è però altra maniera se non la seguente: siete un omaccione muscoloso in mutandine attillate di colore rosso che spara manubri a raffica contro altrettanti uomini muscolosi in perizoma. La differenza è che questi ultimi sono giganti.
Da qui il titolo, Muscle Giants. Il nemico del nostro macho, il malvagio Dr. Mountain, ha creato la Macho Weapon, un’arma letale per distruggere il mondo. Una guerra epocale tra uomini calvi e testosteronici per la salvaguardia del pianeta si profila all’orizzonte. Suppongo. La storia non è ben chiara, né importante, serve solo da pseudo-collante per l’esperienza surreale di gioco. Questo si svolge in sei livelli chiusi, ognuno con un proprio tema e con nemici che, per quanto apparentemente simili, hanno abilità diverse.
Lo scopo del vostro macho di turno è quello di abbattere tutti questi pompatissimi uomini e generalmente lo schema prevede varie ondate di giganti di piccole dimensioni, intermedi e poi il boss di livello che è il più grande e cattivo.
Detto così potrebbe lasciarvi basiti più che incuriositi, ma è importante analizzare il gameplay di questa perla unica di nonsense. Già la sola idea di sparare manubri da palestra contro dei giganti muscolosi in perizoma è di per sé folle e ilare, ma tutto assume delle tinte più intriganti con la differenziazione dei nemici.
It’s raining men
Come già detto, ognuno dei livelli ha un elemento tematico. Il primo è la classica foresta dove gli uomini giganti hanno un semplice attacco, il secondo invece vi vede in fondo al mare con giganti che nuotando vi si tuffano contro. Questi si conficcano poi nel terreno del fondale marino e poi, di colpo, esplodono. Puro genio.
Ma il livello più divertente e assurdo è forse quello che vi vede sulla sommità di una montagna con uomini giganti di colore rosso che, agitando le braccia…volano. Proprio così, sparando fiamme e ventate d’aria per farvi cadere dalla sommità. Ma di cosa parliamo? Quand’è che il mondo del gaming ha perso menti geniali di questo calibro per dedicarsi alle esperienze cinematografiche? Io non voglio emozioni, voglio uomini in perizoma che si prendono a cazzotti, senza alcun senso.
Per rendere il gioco un po’ più “pepato”, è stato inserito un sistema di potenziamento di: braccia, torso e gambe. Sconfiggendo nemici si acquisiscono barattoli di proteine e, con il giusto numero, si possono potenziare questi tre elementi. Aumentare il livello delle braccia va a incrementare la velocità di fuoco, il torso la difesa e le gambe la velocità di movimento.
Come è chiaro, trattandosi di un gioco molto breve e che può essere completato nel giro di un’ora o poco più, questi elementi servono a prolungare leggermente l’esperienza. Ogni livello ha una difficoltà incrementale ed è dunque quasi obbligatorio ripeterne qualcuno per potenziare il vostro omaccione a sufficienza.
Ho tenuto un elemento speciale per la parte finale della recensione, anche perché non è rimasto molto altro da dire. Essendo questo uno shooter in terza persona, con l’analogico destro è possibile mirare in direzioni specifiche. Generalmente i nemici subiscono la stessa quantità di danni dai manubri, ma ciò può cambiare in due casi.
Il primo è non avere l’energia al massimo livello. Quando si viene colpiti si perde vita e per recuperarla bisogna “allenarsi”, premendo il tasto dedicato. L’uomo inizierà così a flettere i muscoli sollevando i manubri e ricaricando l’energia lentamente. Se l’energia è ridotta, anche solo di un pixel, il danno originale dei manubri viene dimezzato.
Il secondo caso in cui i danni cambiano, è quando mirate dritto tra le gambe dei nemici, colpendoli dove non batte il sole con danni critici. Devo aggiungere altro? No, probabilmente no.
Troppo macho per i 60 fps
Dopo aver coperto gran parte del gioco e delle sue meccaniche, spendo anche qualche parola sull’aspetto tecnico. Non sarò troppo cattivo in questo caso poiché parliamo non solo di un gioco sviluppato da una sola persona, ma anche di un prodotto dal costo contenuto.
Dal punto di vista delle prestazioni, il frame rate risulta molto ballerino e spesso scende sotto i 30 fps dai test effettuati con una ormai vetusta Nvidia 1060 6 GB. Le hitbox invece sono di buona fattura, non si viene colpiti per sbaglio ma solo per propria inettitudine. I modelli, per una fisica tutta peculiare, vanno incontro a delle strane trasformazioni durante il gioco, soprattutto quando vengono colpiti, con modifiche dei corpi che sicuramente non sono intenzionali. Pur essendo questo il caso, si aggiunge un ulteriore strato di assurdità che dà vita a situazioni da morire dalle risate.
In un gioco con uomini nerboruti che sparano manubri contro altri pelatoni giganti, d’altronde, questo mi sembra davvero l’ultimo dei problemi. Anche perché investe solo l’aspetto visivo e non quello del gameplay, dove tutto sommato il gioco si comporta decisamente bene.
A chi consigliamo Muscle Giants?
Muscle Giants è difficile da consigliare, soprattutto se non amate il nonsense tipicamente giapponese o produzioni sperimentali dell’epoca PlayStation. Ricorda in certi aspetti il filone inaugurato dal gioco Cho Aniki, uno spettacolare shoot ’em up per PC Engine di cui si presuppone lo sviluppatore sia un ammiratore. Tuttavia, se anche non rientrate in quella piccola cerchia di persone che trovano questi giochi esilaranti, vi consiglio di provarlo alla luce del prezzo non eccessivo.
La possibilità di farvi una risata, mentre in un campo di girasoli dei giganti con posa da lottatore sumo vi caricano a testa bassa è, a mio parere, davvero senza prezzo. Non un Denjin Choice, chiaramente, ma un encomio lo merita comunque per essere riuscito a strappare più di qualche risata, ergendosi in un panorama di produzioni tutte uguali e senza mordente.