Starship Troopers: Extermination è il nuovo titolo dedicato al franchise di Offworld Industries. Il gioco è al momento disponibile in Early Access su PC tramite la piattaforma Steam. Avendo messo le nostre mani sul prodotto, ci accingiamo quindi a parlarne in questa prima analisi.
Provato su PC
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Fanteria dello spazio
Nel 1959, viene pubblicato Starship Troopers (Fanteria dello Spazio) di Robert A.Heinlein. Usando un setting fantascientifico dove l’umanità combatte contro non specificata razza aliena insettiforme in battaglie su scala spaziale, Heinlein crea un romanzo militare e politico dove, come anche in Straniero in Terra Straniera, da largo spazio alle sue vedute e idee.
Da alcuni visto come un romanzo di stampo troppo militaresco e forse anche un po’ fascista, da altri come una critica proprio al mondo militare, Starship Troopers ha il merito di aver ispirato tutta una serie di opere televisive, ludiche e videoludiche: basti pensare agli space marine di Aliens: Scontro Finale, o ai giganteschi semidei protettori dell’Impero in Warhammer 40.000, i quali a loro volta sono stati trasposti in centinaia di videogiochi. Non ultimo Warhammer 40K: Darktide, che abbiamo recensito.
Nell’immaginario comune però, l’universo di Starship Troopers ha preso vita grazie al sottovalutatissimo film di Paul Verhoven, un’opera satirica, grottesca e fortemente antimilitarista. Il film del 1997, vede i poveri marine spaziali affrontare i giganteschi insetti con una semplice armaturina e un mitra, mentre nel libro Heinlein li descriveva in esoscheletri robot.
Il film e l’immaginario creato da Verhoven sono diventati un fenomeno di culto, ma nel mondo dei videogiochi già saturo di soldati interstellari alle prese con orridi alieni, diciamo che ha attecchito poco. Vale la pena ricordare Helldivers (del quale è stato recentemente presentato un sequel), un titolo che oltre ad un ottimo gameplay cooperativo, ripropone lo stesso black humor della pellicola.
Per quanto riguarda i giochi sotto licenza, ultimamente sono Starship Troopers: Terran Command e Starship Troopers: Extermination. Il primo, sviluppato da The Aristocrats è un buon RTS in stile Company of Heroes, accolto in modo positivo da pubblico e critica. Il secondo è un FPS PvE in Early Access che vado a presentarvi.
Sto facendo la mia parte
Ora, non so perché vi ho fatto questo megapippone interminabile, forse perché sono appena stato all’Agenzia delle Entrate e mi sono perso come Asterix e Obelix ne “Le 12 Fatiche”. In realtà, scrivere di un prodotto Early Access è sempre un po’ un macello, perché spesso capitano tra le mani delle “idee” più che un gioco vero e proprio.
Nel caso di Starship Troopers: Extermination di Offworld Industries, posso dire che le idee ci sono tutte e la versione Early Access può garantire qualche ora di sano divertimento. Il gameplay è molto semplice: si sceglie una delle tre classi (Assalto, Tank o Medico) e si entra in partite da 16 giocatori, dove sarà necessario uccidere qualsiasi insetto si muova in grosse mappe.
Dopo aver completato qualche obiettivo nella mappa che solitamente prevede il massacro insensato di orridi alieni, sarà necessario costruire una base e difenderla a costo della vita, in modo da permettere l’estrazione di preziosi minerali. Una volta completata l’estrazione, si dovrà fuggire verso le navicelle spaziali per evacuare, cercando ovviamente di non venire trucidati.
Provate ad immaginare cosa vuol dire tutto questo con 16 giocatori, una fisica di gioco schizzata e insetti che escono dalla terra a profusione. Le partite sono puro caos, ma in qualche modo riescono a intrattenere fino alla fine. Riuscire a difendere una base, per poi darsela a gambe mentre si viene inseguiti dagli insetti insieme ad altre 16 persone è un’esperienza esilarante.
Il base building centra il bersaglio
In qualche modo, nonostante la presentazione grafica e sonora del gioco non sia proprio esaltante, Starship Troopers: Extermination riproduce la sensazione di trovarsi in uno scontro a fuoco caotico contro creature spietate. Certo, al momento tutto è molto rozzo e purtroppo dopo un po’ di partite l’aspetto tecnico del titolo comincia a farsi sentire, anche sul fronte dell’ottimizzazione. Il gunplay è passabile, con alcune armi che presentano un rinculo eccessivo, mentre le tre classi non presentano spunti particolarmente interessanti.
Inoltre, visto il caos totale generato in ogni partita e la presenza di 16 giocatori, non sono riuscito a trovare particolari differenze tra le varie classi. Si, ok, l’assalto può usare il jetpack, mentre il medico può curare, ma fondamentalmente tutto ciò che si fa è sparare, sparare e sparare. Effettivamente, con ben 16 giocatori in contemporanea, 3 classi risultano troppo poche per dare varietà al gameplay.
Nonostante tutto però, devo dire che il gioco scorre fluido nella sua semplicità. Il base building, costituito da poche strutture, rende intuitiva la creazione di muraglie, torrette e bunker, dove è ovviamente possibile appostarsi per sterminare le bestiacce.
Early Access partito con il piede giusto
Adesso, sebbene il tutto sia abbastanza godibile, la versione Early Access si esaurisce abbastanza in fretta, con una singola modalità di gioco che dopo un po’ può stufare. E non contate sull’IA dei nemici, perché questi non faranno altro che attaccare, attaccare e attaccare. C’è da dire che il prezzo del titolo è onestissimo per quanto propone e diciamo che il potenziale per creare un cooperativo solido c’è.
Personalmente, le partite mi han divertito e spero vivamente che il gioco riceva quanto prima gustosi aggiornamenti, per ampliare il gameplay e magari rifinire diversi aspetti tecnici. Distruggere insetti con 16 giocatori è divertente, ma non sarebbe male anche una modalità con meno persone, per un gameplay più tattico e meno caotico.
Al momento però, consiglierei a chi è interessato di attendere quantomeno un corposo aggiornamento, perché il titolo ha davvero troppo poco per poter intrattenere oltre una dozzina di partite. Chiaro che se siete dei fan sfegatati del film Starship Troopers e magari avete qualche amico pazzo di FPS come voi, allora stì 20 € li potete pure cacciare. C’è da dire che il gioco è partito con il piede giusto, ma come tutti i giochi multiplayer avrà bisogno di molto supporto sia dai giocatori, sia dagli sviluppatori per non finire presto nel dimenticatoio.