Grimgrimoire OnceMore è il remaster espanso del classico Vanillaware. Il gioco, nato originariamente su PlayStation 2, fa parte di una serie di recuperi di titoli del passato su console moderno ed è ora finalmente disponibile su PlayStation 4/5 e Nintendo Switch. L’abbiamo analizzato a fondo, ed ecco le nostre riflessioni in merito.
Provato su Nintendo Switch
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Pampulo Pimpulo
Con questo titolo torniamo agli albori di Vanillaware, ormai più noti e apprezzati per un catalogo caratterizzato da una sbalorditiva presentazione grafica illustrata a mano, marchio di fabbrica di tutta la sua produzione, tra Dragon’s Crown, Odin’s Sphere Leifthrasir e il più moderno 13 Sentinels: Aegis Rim. GrimGrimoire OnceMore porta su piattaforme moderne uno tra i primi sforzi di Vanillaware, per alcuni versi il più complesso e ambizioso.
GrimGrimoire OnceMore (provate a dirlo tre volte di fila velocemente) è un SRPG in tempo reale, misto a una ricca trama segnata da un fitto, cupo mistero. La giovane e zelante Lillet Blan inizia la sua prima settimana all’accademia di magia Silver Star Tower, dove fa conoscenza dei numerosi, colorati personaggi. La sua passione per lo studio e l’apprendimento di diverse scuole di magia si scontra presto contro un variegato, complesso e complicato corpo docenti, composto da figuri come un uomo maledetto in un corpo da mezzo leone, un demone malefico, una donna da una quasi imbarazzante, incontenibile passione per il mezzo-leone, e spiriti non-morti. La settimana scorre tra drammi e conflitti, quando al quinto giorno, un’improvvisa tragedia colpisce l’accademia, sterminando tutti, risvegliando un’entità malefica ma riportando Lillet al primo giorno, iniziando così un loop temporale.
Il conflitto è interessante, e la cosa che più colpisce sono le interazioni tra i personaggi. In particolare la protagonista, l’unica a vivere il tempo in maniera non lineare, acquisisce sempre maggiori abilità magiche e conoscenze sui misteri di Silver Star Tower, mentre gli altri si dimenticano costantemente di lei, creando una particolare tensione, rafforzata da un profondo senso di disperata solitudine. Questo non ha tuttavia molto modo di essere esplorato, dato che il dramma nel quinto giorno è, e resta, al centro della trama.
Chi ha detto Leviosa?
Come abbiamo accennato, GrimGrimoire OnceMore è, nella sua parte d’azione, un SRPG in tempo reale, quel tipo di gestionale/strategico in voga attorno alla fine degli anni ’90, in chiave più moderna. Una mappa che si estende in 2D in verticale, composta da punti di raccoglimento risorse e nemici posizionati strategicamente, va conquistata in un modo o in un altro, facendo sapiente uso delle magie che si apprendono nel corso dell’avventura.
Il loop di base prevede che il giocatori crei un dato cerchio magico, dal quale invocare delle unità che raccolgano il mana, per poi creare delle unità d’attacco per conquistare e sopraffare l’avanzata nemica. Lillet ha a disposizione diverse tipologie alchemiche, con le loro rispettive forze e debolezze, e le unità stesse possono essere fisiche o astrali. In altre parole, sebbene la struttura di base possa sembrare semplice, conoscere le diverse tipologie magiche, capire quando e cosa usare, è al centro di un sistema particolarmente complesso, ma soprattutto dall’ostica barriera d’entrata.
A suo favore c’è senza dubbio il modo in cui le battaglie difficilmente cadono in un banale effetto domino. Non basta potenziarsi con unità di livello superiore, ma ponderare bene quali usare. GrimGrimoire OnceMore non è un gioco basato su cifre che aumentano, ma su una più profonda comprensione del sistema strategico. Vien da sé, purtroppo, che le prime ore, forse anche a causa dei frequenti quanto talvolta poco chiari tutorial, non sono particolarmente divertenti e anzi, lasciano un sapore piuttosto amaro, dovuto al grado di difficoltà e al senso di dispersione che danno al giocatore.
Novità di questo remaster è lo Skill Tree, che permette di potenziare e apprendere nuove proprietà per ogni scuola di magia, e le Grand Magic. Originariamente assenti nel titolo PlayStation 2, questi elementi non sbilanciano la difficoltà in alcun modo e anzi, soprattutto le Grand Magic non fanno che dare un piccolo boost, in potenza come in morale, nelle fasi più avanzate di gioco. Vanillware ha implementato questi elementi in modo totalmente congeniale all’originale, senza inciampi di sorta.
Tutti questi elementi sono, a onor del vero, piuttosto complessi, ma va detto che ogni mappa presenta alcune limitazioni, soprattutto relative a quali scuole di magia si ha accesso. Questo implica che Lillet non sarà mai troppo potente, forte della vasta scelta tra tutti le opzioni di gioco, ma dovrà sempre interrogarsi su come sfruttare al meglio gli strumenti a propria disposizione in ogni dato momento, dando al contempo un senso di più mirata direzione e strategia.
Alla luce di quanto detto, GrimGrimoire OnceMore non tradisce le aspettative, presentando la direzione artistica che ha fatto innamorare il grande pubblico di Vanillaware, una trama accattivante e un cast più che memorabile. Lo scoglio iniziale è onestamente piuttosto alto e difficile da superare per i meno avvezzi, ma promette ore di divertimento ed emozione, per coloro che riescono ad andare oltre e a padroneggiare le diverse scuole di magia di Silver Star Tower.
A chi consigliamo GrimGrimoire OnceMore?
Agli amanti del genere: GrimGrimoire OnceMore è un eccellente SRPG, ostico e difficile fino a dar fastidio, che si presenta in modo accattivante quanto irritante. Superate le prime, difficili ore di gioco, si ha tra le mani un titolo di grande qualità su tutti i fronti, e un esponente di un genere piuttosto raro e poco esplorato, soprattutto negli ultimi anni a eccezione di qualche titolo come The Diofield Chronicle. Indubbiamente non un titolo per il grande pubblico, ma una gemma di grandissimo valore nel suo genere. – ilfalasca