The Great Ace Attorney: Chronicles arriva finalmente in occidente, su Playstation 4, Nintendo Switch e PC Steam, dopo essere stato confinato per anni solo nel territorio giapponese. Il gioco è composto dal nono e decimo capitolo della serie Ace Attorney, o Gyakuten Saiban, entrambi inclusi in questa collezione. Senza ulteriore indugio passiamo quindi alla nostra recensione.
Provato su PC
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Cos’è Ace Attorney
Come detto in apertura, parliamo del nono e decimo capitolo di una serie giapponese che ha avuto un discreto successo in patria e si è conquistata un seguito cult in occidente. Ace Attorney, o Gyakuten Saiban com’è conosciuta in Giappone, appare per la prima volta su Game Boy Advance nel 2001, arrivando in occidente su Nintendo DS solo anni dopo. Ma di cosa si tratta esattamente? In linea di massima potremmo classificare questi giochi come semplici visual novel, anche se sarebbe estremamente riduttivo poiché la serie necessita di processi deduttivi per arrivare alla soluzione degli enigmi. Il protagonista è solitamente un avvocato che deve difendere i propri clienti in tribunale, esponendo le bugie dei testimoni e presentando prove circostanziali raccolte in fase di investigazione.
Può indubbiamente sembrare noioso, ma i personaggi e le situazioni sono spesso sopra le righe e riescono a strappare più di un sorriso al fruitore, soprattutto quando si riesce a mettere insieme la dinamica degli incidenti e si viene a capo del mistero. Non si tratta dunque di un “simulatore di avvocati” ma di un prodotto che unisce cliché del mestiere a storie fuori di testa per tenere sempre vivo l’interesse.
Ryunosuke Naruhodo: un nome un programma
The Great Ace Attorney: Chronicles è composto da due titoli usciti in Giappone per Nintendo 3DS a distanza di un paio d’anni l’uno dall’altro, ovvero Adventures e Resolve. Insieme costituiscono le avventure di un antenato di Phoenix Wright (protagonista della maggior parte dei titoli della serie Ace Attorney), pertanto saltare immediatamente sul carro di The Great Ace Attorney: Chronicles, senza una previa conoscenza dei giochi del franchise, è assolutamente possibile e, anzi, consigliato.
Il setting del gioco è l’inizio dell’epoca Meiji (al volgere della fine del diciannovesimo secolo, anche se alcuni eventi in gioco ci farebbero azzardare una data precisa compresa tra il 1899 e il 1901), periodo cruciale della storia giapponese che vide la caduta dello shogunato Tokugawa e una massiccia interazione con i paesi occidentali. Ciò vide l’introduzione di tecnologie e conoscenze che fino a quel momento erano trapelate nell’arcipelago solo in minima parte a causa della politica del sakoku.
In questo contesto ricco di fermento e possibilità per il futuro si muove il protagonista, Ryunosuke Naruhodo, studente dal cognome decisamente azzeccato se consideriamo che in giapponese “naruhodo” è in realtà di una formula assertiva ripetuta da un ascoltatore dopo un’affermazione di terzi, una sorta di “capisco”, diciamo.
Il battesimo del fuoco del nostro eroe arriva in modo inaspettato, pur non essendo uno studente di legge si ritroverà a doversi difendere alla sbarra da un’accusa di omicidio, con l’aiuto del suo migliore amico (stavolta un vero aspirante avvocato), Kazuma Asogi.
Durante le sue peripezie, che porteranno Ryunosuke addirittura nell’impero Britannico, vi imbatterete anche in personaggi famosi come Sherlock Holmes, o sarebbe meglio dire Herlock Sholmes (la questione dei diritti in territorio occidentale ha costretto Capcom a modificare il nome del celebre investigatore per evitare beghe legali con la Conan Doyle Estate), individuo cruciale nell’introduzione di una nuova meccanica di gioco che spiegheremo più avanti.
Andare oltre significherebbe cadere nel pericoloso territorio spoiler, fattore che in una visual novel potrebbe rovinare del tutto l’esperienza al giocatore, pertanto ci fermiamo qui con gli accenni di trama e passiamo direttamente all’analisi del gameplay.
La ricerca della verità
In Ace Attorney tutti i protagonisti hanno questa fede incrollabile nei confronti delle persone che difendono, una qualità certamente invidiabile in un avvocato, tuttavia questa certezza di innocenza vi causerà non pochi problemi poiché dovrete convincere di ciò non solo il giudice, come nei titoli passati, ma anche una giuria composta da sei individui. Il tutto mentre l’accusa farà ciò che è in suo potere per distruggere qualsiasi vostra teoria.
Il titolo si divide in fase investigativa (non presente in tutti i capitoli) e il processo vero e proprio. È impossibile passare al processo senza aver completato tutto ciò che bisogna fare nell’investigazione, quindi non dovrete preoccuparvi di arrivare alla fase cruciale senza prove a sufficienza, d’altronde parliamo pur sempre di una visual novel.
Nella prima fase potrete parlare con testimoni, visitare i luoghi del delitto e scoprire informazioni per ricostruire gli eventi. Vi capiterà in questo frangente di imbattervi in una meccanica accennata in precedenza che vede come protagonista Herlock Sholmes: la “Danza della deduzione“. L’investigatore creerà una propria teoria sugli eventi, con alcuni punti cruciali che Ryunosuke dovrà modificare, creando una teoria più veritiera. L’interazione tra i due personaggi è sempre piacevole e vi farà sentire come novelli investigatori, sebbene il tutto sia comunque in un modo o nell’altro “guidato”. Al processo invece dovrete interagire con i testimoni e i giudici, questa è chiamata “Esame sommario” e vi chiederà di trovare discrepanze tra le affermazioni dei giurati per influenzare il verdetto.
Se tutto questo investigare vi fa venire il mal di testa e non volete perdere tempo ma solo gustarvi la trama, allora il titolo garantisce una modalità appositamente per voi, nelle impostazioni vi basterà impostare il gioco in versione “Storia”. Questo procederà automaticamente e non dovrete intervenire in alcun modo, scegliere però tale opzione bloccherà determinati achievement che richiedono scelte manuali (solo per Playstation 4 e PC).
OBJECTION!(?)
The Great Ace Attorney: Chronicles è un prodotto longevo (oltre ai due giochi, dalla durata minima di 20/25 ore ciascuno, sono presenti anche 8 mini episodi chiamati Escapades) interessante e ben confezionato. L’uscita occidentale si avvale di un doppiaggio inglese d’eccezione oltre a quello classico giapponese (sebbene le parti effettivamente parlate siano davvero ridotte all’osso, pur trattandosi di una visual novel), per non parlare dell’ottima localizzazione che rende ogni personaggio unico.
La colonna sonora è una delle migliori dell’intero franchise e, qualora ne siate innamorati come il sottoscritto, potrete acquistarla in formato DLC, per ascoltarla in qualsiasi momento. Sottolinea alla perfezione ogni momento cruciale, dando impeto alle decisioni e ai twist che non mancheranno di stupirvi.
A chi consigliamo The Great Ace Attorney: Chronicles?
Dunque, il gioco è vivamente consigliato a tutti i fan della serie poiché si inserisce perfettamente nel solco della tradizione, aggiungendo elementi innovativi e un cast eccezionale e divertente. Gli amanti delle visual novel che non hanno mai provato il franchise avranno indubbiamente modo di appassionarsi, pertanto anche questi ultimi dovrebbero investire nel titolo senza pensarci due volte.
Mi spingerò anche un po’ oltre, consigliandolo a chi non ha mai provato una visual novel ed è alla ricerca di un’esperienza diversa, un po’ più lineare ma ricca di colpi di scena e twist appassionanti. L’unico dettaglio da tenere a mente è che il gioco, o meglio i due giochi, sono esclusivamente in inglese e richiedono una buona conoscenza della lingua per essere goduti al meglio.
Sistema di gioco entusiasmante | Unicamente in inglese, richiede una buona conoscenza della lingua |
Cast esilarante con riferimenti a personaggi reali | |
Longevo grazie ai due giochi principali e otto storie secondarie | |
Modalità “Storia” per chi vuole solo godersi la trama | |
Non estremamente cervellotico come i titoli più vecchi |