Monster Hunter Rise è approdato su console next-gen, con l’arrivo su PlayStation 5 e Xbox Series abbiamo avuto modo di provare nuovamente il titolo, eccovi quindi la nostra recensione dell’ultima iterazione di uno dei franchise più popolari di Capcom.
Provato su PlayStation 5
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Insorgi, o cacciatore!
Monster Hunter Rise è approdato per la prima volta su console Nintendo Switch il 26 marzo 2021, occasione in cui abbiamo avuto modo di recensire il prodotto Capcom. Dal momento che la recensione del nostro HeavySam è sicuramente valida per quanto concerne meccaniche e progressione, vi invitiamo a dare un’occhiata approfondita anche a quest’ultima. In questa sede, infatti, ci concentreremo principalmente sulle migliorie grafiche e tecniche rese possibili dalle console next-gen, ovvero PlayStation 5 e Xbox Series.
Monster Hunter Rise è ambientato nel villaggio di Kamura, dove il vostro protagonista creabile ad hoc con l’ottimo editor muoverà i suoi passi come cacciatore, intento ad arginare l’insorgere della terribile Furia che ne minaccia gli abitanti.
Tutta l’impiantistica classica di Monster Hunter è qui presente, con delle aggiunte interessanti che ne modificano il gameplay quel tanto che basta per restituire all’esperienza una sensazione fresca e godibile. La dimensione più contenuta delle mappe rispetto al gargantuesco World potrebbe far storcere il naso a chi si è avvicinato alla serie con il capitolo più popolare, tuttavia queste mantengono un buon grado di esplorazione. Apprendere le posizioni dei mostri e delle risorse risulta più semplice, restituendo un approccio più intimo e veloce alle cacce.
Un approccio, se vogliamo, dettato in parte dalle limitazioni dell’hardware originale su cui il titolo è uscito nel 2021, ma che comunque ha un che di intimistico, differenziando sufficientemente questo Rise da giustificarne l’acquisto anche per chi ha amato World (e le cui vendite, ricordiamo, hanno superato ampiamente i 20 milioni).
Next-gen “mostruosa”
Come già accennato in apertura, voglio concentrarmi principalmente sulla resa visiva e di performance di Monster Hunter Rise, vero e proprio aspetto intrigante del prodotto su next-gen. Sebbene queste migliorie fossero già ampiamente disponibili per possessori di PC, che hanno potuto mettere le mani sul titolo a partire dal 12 gennaio 2022, su console Sony e Microsoft non era ancora possibile lanciarsi nel mondo dei cacciatori.
Dai nostri test per la recensione della versione PS5, Monster Hunter Rise si presenta immediatamente come un titolo fluido e scalabile a seconda delle proprie esigenze. I possessori di TV 4K sono in grado di godersi il massimo delle performance possibili, impostando dai preset delle impostazioni la modalità che dà precedenza alla grafica, con texture in 4K e una fluidità a 60 frame al secondo (senza cali, ma in grado di superare anche i 60fps). Durante tutto il nostro giocato non abbiamo notato cali di alcun tipo con questa modalità grafica, potenzialmente la più esosa in termini di risorse ma gestita in modo eccellente dalla console.
La modalità performance, che dà precedenza agli fps, restituisce una qualità grafica inferiore, che si attesta sui 1080p, ma dà accesso a 120 fps, per una fluidità incredibile e che rende il gameplay, fiore all’occhiello della serie, una vera e propria gioia. Dulcis in fundo, per chi non riesce proprio a decidersi, è disponibile la modalità default intermedia, dove la risoluzione resta a 4K ma i preset grafici globali ridotti fanno in modo che gli fps oscillino tra 60 e 120. Quest’ultima è preferibile per televisori che dispongono di VRR, il variable refresh rate, per ridurre l’impatto dei cali che inevitabilmente potrebbero presentarsi nelle situazioni più concitate, soprattutto nel multiplayer.
In definitiva, esiste un’impostazione grafica per tutti i gusti, Monster Hunter Rise su console next-gen si presenta come un port eccellente, proprio come ci si sarebbe aspettati dall’eccellenza Capcom a cui ci siamo abituati negli ultimi anni.
Un pacchetto soddisfacente
Dal momento che Rise arriva dopo due anni dalla prima uscita, il pacchetto di missioni evento che i giocatori possono affrontare è ben nutrito, non avrete solo la classica progressione di storia e le missioni del villaggio da affrontare, ma anche una vasta gamma di cacce di Grado Basso e Alto, nonché missioni Furia (le missioni in stile tower defense introdotte proprio in questo capitolo) aggiuntive, per mettere alla prova le vostre abilità dopo aver portato a termine l’avventura principale. Sono incluse tutte le patch e gli aggiornamenti (fino alla versione 10.0) che hanno bilanciato a dovere il gioco, pertanto si tratta davvero di un pacchetto ben preparato e ottimamente presentato.
Naturalmente, c’è una grande assenza, parliamo del DLC Sunbreak che non è ancora disponibile sulle console PlayStation e Xbox. Se da un lato si poteva attendere un pacchetto globale che ingolosisse i consumatori, non bisognerà aspettare troppo: questo gap verrà presto colmato dall’uscita primaverile. Avete quindi il tempo di addestrarvi a dovere prima dell’arrivo dell’espansione.
A chi consigliamo Monster Hunter Rise?
Il gioco è assolutamente consigliato per tutti gli appassionati del franchise, su next-gen in particolare riesce a dare il meglio di sé dal punto di vista delle performance e anche graficamente. Sebbene si tratti di un gioco originariamente pensato per Nintendo Switch, riesce comunque a rivelarsi un’esperienza ricca, colorata e piacevole, senza considerare poi il loop di gameplay assolutamente velocizzato: meno “grinding” e più divertimento. E se non avete mai provato Monster Hunter? Niente paura, Rise è il punto di partenza perfetto e merita tutta la vostra attenzione. In questa recensione di Monster Hunter Rise per PS5 non possiamo far altro che premiare ancora una volta il gioco con il nostro personalissimo Denjin Choice.