Sonic Wings Reunion è il ritorno di una saga di shoot ‘em up iconica, anche conosciuta come Aero Fighters in territorio occidentale. Con piloti di aerei bislacchi e azione frenetica, il franchise si è ritagliato una fetta di appassionati negli anni ‘90, concludendo però la sua corsa nel 1995 con il terzo capitolo. A distanza di 30 anni torna con una nuova iterazione, sviluppata da SUCCESS e pubblicata da Red Art Games. Il gioco è già disponibile su PC tramite Steam ma arriverà anche su Nintendo Switch eShop dal 13 ottobre 2025.
Provato su Nintendo Switch
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Delfini e aerei
Se parlate di Sonic Wings a un appassionato di STG, la prima cosa che vi dirà è che i personaggi selezionabili sonno esilaranti. E come dar loro torto quando troviamo stereotipi come sorelle russe con design da matrioska, un delfino con casco da pilota per le Nazioni Unite, un ninja per il paese del Sol Levante o un nerboruto vichingo che batte bandiera svedese.
I personaggi sono organizzati in coppie da due, con tanto di storia dedicata a ognuno di essi (sebbene si tratti di una semplice gag, nella maggior parte dei casi) al termine degli 8 livelli. Tra questi non intercorrono solo differenze estetiche, in ogni caso, ma anche di gameplay, dal momento che i piloti hanno aerei specifici con attacchi differenti, sia principali sia secondari (ovvero le bombe).

Cambia anche la velocità dell’aereo, con quello del ninja Hien tra i più veloci e quello del personaggio segreto sbloccabile, Komomo, tra i più lenti. Chiaramente più lento sarà l’aereo e più forte sarà il suo attacco principale. Tale bilanciamento funziona molto bene a livelli di difficoltà bassa, dove è possibile reagire ai pochi proiettili a schermo anche con un aereo visibilmente più lento. Tuttavia, incrementando la difficoltà di gioco si nota subito che sono gli aerei veloci ad avere la meglio poiché permettono di schivare più agilmente gli attacchi nemici.
Come se non bastasse, più si sopravvive e più il rank aumenta, questo incide sulla difficoltà del gioco che si modifica in maniera adattiva. Ciò porta a una maggiore resistenza dei velivoli nemici che restano più tempo a schermo e rendono più complessa la navigazione dello scenario. Uno dei motivi è che gli aerei si confondono con lo sfondo e in un gioco in cui i danni da collisione esistono, è chiaro che il tutto può risultare frustrante a lungo andare. Il bilanciamento non è uno dei punti forti del prodotto, ma nemmeno uno dei più deboli in assoluto, come vedremo a breve.
Uno stile da dimenticare
Sonic Wings Reunion è un po’ una sorpresa perché nessuno si sarebbe aspettato questo revival, ma possiamo definirla una “bella” sorpresa? Le problematiche, purtroppo, non sono poche e sono visibili fin dal primo avvio della modalità Arcade. Superato infatti l’effetto nostalgico, troviamo un gioco che sembra quasi sviluppato alla bell’e meglio, senza una cura per i dettagli che avrebbe dovuto caratterizzare l’operazione di recupero.
Bisogna parlare assolutamente dell’aspetto grafico: il proverbiale elefante nella stanza che tutti abbiamo fatto finta di non vedere con la presentazione del primo trailer. Se Sonic Wings ha sempre avuto uno stile 2D con sprite non eccelsi ma almeno piacevoli, qui si è deciso di buttare tutto alle ortiche e passare a un anonimo 3D/2.5D, reminiscente della prima epoca PlayStation 2. Se lo stile avesse potuto sopperire alle mancanze grafiche, allora parleremmo di un gioco completamente differente. Purtroppo, però, Sonic Wings Reunion non è né Ikaruga né Under Defeat, risultando generico nella presentazione dei nemici e salvandosi solo parzialmente con il design di alcuni boss.
I fondali sono a dir poco sgradevoli, privi di alcuna profondità o verve creativa: una giungla di cui si capisce poco e nulla, una città senza dettagli, una distesa azzurra per rappresentare il mare e così via. La scelta e sviluppo degli asset è quasi affine a una produzione mobile free-to-play, non certo adeguata a un gioco che dovrebbe rilanciare un franchise classico, cadendo quindi di faccia nel tentativo di correre verso un mercato che, oggigiorno, è abituato a ottime produzioni, curate e realizzate con vero amore per il genere (viene subito da pensare al recentissimo Earthion).

Dove troviamo un po’ di novità è nella presenza di un wingman. Sostanzialmente, in modalità a un giocatore, si può scegliere un personaggio extra che funge, per l’appunto, da wingman, permettendo di richiamare un attacco speciale diverso rispetto alla bomba cancella-proiettili del proprio pilota. Ciò si riflette anche nella storia dei personaggi, dove la combinazione ha delle linee di dialogo uniche (un po’ come accaduto per Castle of Shikigami 2, con l’introduzione della Dramatic Mode). Non basta a tenere alta l’attenzione, però, e si traduce in una gimmick che perde il suo appeal molto velocemente.
Qualcosa si salva
Punti redenzione, infine, per la soundtrack che ha un buon feel nostalgico nella sua versione base, con tracce elettroniche che galvanizzano il giocatore. A questa si aggiunge la versione Arranged, anch’essa ottima, e la Mao Mao soundtrack, dedicata per intero alla poster girl del gioco (una pilota di jet che ha come side-gig l’essere una idol) piena di tracce J-pop. Potete scegliere il set che desiderate all’inizio di ogni partita, quindi almeno musicalmente parlando, il gioco offre una buona selezione e varietà.
Concludiamo dicendo che dopo aver fatto molto discutere con il prezzo su Steam a cui era stato lanciato (circa 50€), per fortuna su Nintendo Switch questo è stato ridotto a 29,99€. Una tattica che potrebbe non salvare del tutto Sonic Wings Reunion ma che di certo potrebbe stimolare qualche fan ad aprire il portafogli.
A chi lo consigliamo?
Sonic Wings Reunion: Se amate alla follia Sonic Wings e non potete fare a meno della serie, allora sostenere SUCCESS nel rilancio, per quanto un po’ zoppo, potrebbe essere un modo per far capire che volete altre iterazioni (e magari, più curate). Tuttavia, se siete neofiti degli shoot ‘em up e state cercando un punto d’entrata valido, allora il gioco potrebbe essere tutt’altro che una buona scelta, data la presenza di opzioni molto migliori a prezzi più abbordabili. I semplici estimatori del genere STG dovrebbero guardare decisamente altrove. – 7gatsu




