Telenet Shooting Collection, nuova raccolta a opera dell’editore giapponese Edia, include quattro degli shoot ‘em up pubblicati negli anni ’90 da Telenet. La raccolta, al momento prevista solo per il mercato giapponese, è in uscita su Nintendo Switch eShop il prossimo 8 giugno. Abbiamo avuto modo di provare i quattro titoli, scoprite quindi tutti i dettagli nella nostra recensione.
Provato su Nintendo Switch
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Operazione recupero
L’editore Edia ha già riportato in vita negli ultimi anni alcuni franchise ormai completamente dimenticati. Sicuramente poco noti in occidente ma indubbiamente di gran valore storico per il medium, come la serie Valis. Abbiamo avuto modo di recensire sia Valis: The Fantasm Soldier Collection sia Valis: The Fantasm Soldier Collection II, i cui articoli trovate ai rispettivi link.
Pertanto, non siamo nuovi alle operazione di recupero portate avanti da Edia che, acquisendo i diritti di specifici franchise dell’ormai defunta Telenet (nel 2020), li sta lentamente riportando su Nintendo Switch. Come sempre, da grandi appassionati di shoot ‘em up, non potevamo lasciar correre l’opportunità di recensire la Telenet Shooting Collection.
Questa include ben quattro shump classici della compagnia, nello specifico: Granada, Avenger, Psychic Storm e il famosissimo Gaiares. Proprio in merito a quest’ultimo avevamo intravisto i piani di Edia in seguito a un tweet, tuttavia la possibilità di vedere una raccolta così entusiasmante ci ha davvero spiazzati. Affondiamo dunque subito i denti e artigli nei giochi a disposizione.
Gaiares
Va da sé che, tra i quattro giochi, il più famoso sia senz’altro Gaiares. Questo shoot ‘em up a scorrimento orizzontale fu pubblicato per la prima volta su Mega Drive in Giappone e Genesis in Nord America. Purtroppo, non ha mai visto la luce sul mercato europeo, un vero peccato se consideriamo il suo approccio innovativo per l’epoca.
Similmente a R-Type, in Gaiares il giocatore dispone di un “pod” agganciato all’astronave che può essere sparato verso i nemici. La differenza sta nell’introduzione del sistema TOZ: il pod una volta agganciati determinati nemici ne assorbe le abilità. Dotando l’astronave del giocatore di un’abilità unica. Tale sistema va ad ampliare le possibilità di approccio, rendendo ogni partita sempre entusiasmante.
Degna di nota è anche la terribile difficoltà del gioco che si snoda attraverso ben otto lunghi livelli. Questi sono costituiti da sezioni ricche di nemici e pericoli ambientali, che non possono essere però affrontati con una memorizzazione certosina. Questo perché Gaiares implementa un sistema randomico per proiettili e nemici, fattore che costringe a giocare in reazione a ciò che avviene sullo schermo. Il giocatore è chiamato a fare tesoro delle situazioni e stabilire di volta in volta le armi migliori da assorbire per ogni livello.
Anche negli anni ‘90, Gaiares era considerato un titolo particolarmente brutale, tuttavia tale difficoltà è in questa pubblicazione ridotta grazie all’introduzione di facilitazioni. Nello specifico, per chi avesse letto le nostre recensioni delle raccolte di Valis, parliamo degli immancabili Save State e il tasto Rewind. Pur avendo una certa esperienza con gli shoot ‘em up, in questo frangente il tasto mi ha evitato tanti grattacapi, rendendo estremamente più godibile il gioco in epoca moderna.
Granada e Avenger: questi adorabili sconosciuti
Per quanto riguarda gli altri titoli, troviamo Granada, pubblicato solo ed esclusivamente in Giappone per X68000 e Sega Mega Drive nel 1990. In questo caso si tratta di uno shooter vecchia scuola, realizzato dalla divisione interna di Telenet nominata Wolf Team. A dispetto di un iniziale successo in terra nipponica, il gioco non è mai stato portato al di fuori delle lande asiatiche, pertanto poterlo giocare oggigiorno su Switch è sicuramente un traguardo per gli amanti del retrogaming.
Il titolo vede il giocatore alla guida di una sorta di carro armato futiristico impegnato nell’eliminazione di nemici presenti su una mappa. La storia ha luogo in un’Africa futuristica dilaniata da conflitti per risorse minerarie. Ma tornando al gameplay, ben più interessante, si distingue dagli altri shoot ‘em up proprio per questa presenza di mappa “chiusa”. Eliminando tutti i puntini rossi che rappsentano i nemici il giocatore deve poi sconfiggere un boss prima di passare alla mappa successiva.
Avenger, il secondo gioco della raccolta, fu invece uno shoot ‘em up a scorrimento verticale dall’impostazione più classica apparso su PC Engine, sempre risalente al 1990. Sviluppato dalla divisione interna Laser Soft, è ancora oggi ampiamente sconosciuto e trascurato. Dopo averlo provato, posso affermare che si tratta di una gemma nascosta di cui tutti possono finalmente godere.
Il sistema di gioco vi vede impegnati alla guida di un elicottero futuristico che, missione dopo missione, sblocca nuovi armamenti selezionabili prima di ogni livello. Questi sono divisi in armi primarie, secondarie e speciali. Ciò che colpisce in negativo è la semplicità degli asset grafici, anche questi per l’epoca decisamente al di sotto degli standard, soprattutto per un gioco su CD-ROM. A prescindere da questo difetto il “flow” di gioco, passatemi l’anglicismo, è competente e ben strutturato.
La curva di apprendimento è anche molto più permissiva, poiché il giocatore può subire fino a quattro colpi prima di perdere una vita. Non c’è dunque nulla di che lamentarsi, Avenger è un’ottima aggiunta alla raccolta.
Psychic Storm
Realizzato da Alfa System e pubblicato da Telenet nel 1992, il quarto e ultimo gioco della Telenet Shooting Collection è Psychic Storm. Uno shoot ‘em up a scorrimento verticale che si basa sul tema della bio-meccanicità. Lo stile anime è decisamente piacevole, con le tipiche cutscene rese popolari e possibili proprio dall’introduzione dell’add-on CD per PC Engine.
Visivamente è senz’altro uno dei migliori del lotto, aiutato non solo dall’uscita del 1992, anni di gran fermento per il gaming, ma anche dalla competenza del team di sviluppo. Ricordiamo infatti che Alfa System ha lavorato ai primi Ys, altri shoot ‘em up come la serie Shikigami no Shiro e vari “Tales of” di Bandai Namco. Non esattamente gli ultimi della classe, insomma.

In Psychic Storm avrete a disposizione quattro piloti diversi con le rispettive astronavi. Lo scopo è quello di rispedire nello spazio la minaccia aliena che, come al solito, ha preso di mira il nostro pidocchioso pianeta. Il gioco si snoda attraverso sette livelli differenti, tutti molto dettagliati e con una soundtrack incalzante che ho particolarmente apprezzato, a tratti anche più di quella di Gaiares.
La gimmick del gioco, poiché di questo si tratta, rende lo shoot ‘em up molto più semplice rispetto agli altri non solo della raccolta, ma dello stesso periodo. Infatti le astronavi possono trasformarsi per un periodo di tempo limitato (ma estendibile attraverso i drop nemici) divenendo estremamente più potenti. In definitiva, si rivela una perfetta distrazione dopo aver provato l’ennesima run senza salvataggi o rewind nell’infernale Gaiares.
A chi consigliamo Telenet Shooting Collection?
Telenet Shooting Collection è una raccolta ben strutturata e organizzata secondo uno standard che Edia ha ormai consolidato con Valis. Non abbiamo quindi nulla da eccepire sulla presentazione dei prodotti che includono sezioni specifiche, soundtrack, manuali digitalizzati e così via.
I quattro titoli presenti sono estremamente divertenti e persino il solo Gaiares varrebbe l’acquisto. L’aggiunta di altri tre shmup quasi sconosciuti in territorio occidentale è la ciliegina sulla torta: un pacchetto perfetto per i retro nostalgici come me che vogliono giocare tutto ciò che l’umanità ha prodotto in questo genere.
Pollice in su per gli appassionati, quindi. Via libera per l’acquisto di Telenet Shooting Collection in versione import o, al limite, attendere una pubblicazione occidentale. Quest’ultima, però, non sappiamo quando e se potrebbe arrivare. Ve la sentite di lasciarvi sfuggire questa raccolta?