C’era un tempo in cui Platinum Games sembrava poter portare equilibrio tra le parti con un titolo in esclusiva per Microsoft, che avrebbe dovuto essere un punto di forza della console Xbox One. Per chi lo avesse già lanciato nel dimenticatoio, stiamo parlando di Scalebound.
Il titolo doveva avere una componente coop e permettere di cavalcare draghi a tempo di musica, un concept tanto strano quanto interessante. Purtroppo, fin dai primi video gameplay sembrava ci fosse qualcosa di strano, le performance non erano delle migliori e il titolo presentava qualche problema di troppo. Alla fine, sappiamo tutti come è andata a finire, con la cancellazione del titolo e l’assalto dei fan a Microsoft che venne considerata artefice principale della disfatta del titolo.
In realtà, dalle parole dei Atsushi Inaba, capo dei Platinum, si apprende che lo studio è molto dispiaciuto che la colpa sia ricaduta esclusivamente su Microsoft e che in realtà, quando un gioco fallisce in questo modo portando alla conclusione del progetto, non è mai colpa di una sola delle parti ma anche lo studio giapponese, dal canto suo, ha la sua dose di colpe e sperava di fare di meglio con Scalebound.
La software house è abituata alla cancellazione di titoli ed è un processo quasi naturale che porta lo studio a crescere, da quanto afferma Inaba e, sicuramente allo stesso modo questa esperienza ha formato anche Microsoft.
Una delle tante cause sarebbe da ricercare nell’annuncio troppo tempestivo di Microsoft che avrebbe dovuto quindi tacere sull’esistenza del gioco finché questo non avesse preso una forma soddisfacente.
Scalebound è ancora una IP Microsoft, quindi è improbabile che l’idea venga ripescata in futuro a meno che non sia la casa di Redmond a decidere in questo senso.
Ricordiamo che Platinum Games è ora al lavoro su un titolo in esclusiva per console Nintendo Switch: Astral Chain, in uscita il prossimo 30 agosto.
Fonte: Videogames Chronicle