Potete dire con certezza di non aver mai provato la carne umana?
Davvero, come fate a saperlo? Magari avete mangiato un ragù di cinghiale al ristorante l’altro giorno che non era proprio di cinghiale, oppure quel panino al prosciutto preso nella pausa pranzo nel barazzo vicino all’università. D’altronde ogni tanto da quelle parti sparisce qualche studente fuoricorso. La premessa di Ravenous Devils è proprio questa: non sai quello che mangi e il tuo ristorante preferito potrebbe servire quotidianamente gustosi piatti a base di carne… umana.
E si configura anche un po’ il mio incubo peggiore: una coppia di hipster vittoriani che ammazzano gente, la macellano e la servono da mangiare. Lui, un sarto che sgozza le vittime con le forbici. Lei, un’abile cuoca che tritura le vittime del marito e le trasforma in deliziosi spiedini. Insomma, prendete Sweeney Todd, aggiungeteci un pizzico di Ravenous l’Insaziabile ed ecco a voi il manageriale assolutamente particolare di Bad Vices Games. E come antipasto? Bè, la nostra famelica recensione!
Il gioco è disponibile su PC (tramite Steam, Epic Games Store e GOG), Nintendo Switch, PlayStation e Xbox.
Provato su PC
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Corporal Jigsore Quandary
Percival e Hildred sono una coppia di fuggiaschi della fumosa Inghilterra vittoriana che, dopo aver dato fuoco a una vecchia locanda dove cucinavano ratti, decidono di cambiare vita e aprire un nuovo ristorante. Al posto dei ratti però, questa volta decidono di affettare e cucinare esseri umani. Il gameplay è un misto tra un manageriale e un punta e clicca: da una parte dovrete gestire le risorse della piccola ditta dei due, dall’altra vi troverete a cliccare incessantemente sugli elementi dello scenario per poter produrre risorse.
Fondamentalmente, potremmo controllare Percival e Hildred. Il maritino si occuperà di gestire la sartoria al piano di sopra, uccidendo i clienti che arrivano in negozio per la prova abiti, rubando loro i vestiti per ricucirli e rivenderli, e infine buttando i loro cadaveri nella cucina nel seminterrato. Nella cucina, Hildred attende con pazienza i nuovi cadaveri che potrà decidere di macellare, sminuzzare o insaccare a seconda del taglio di carne e della ricetta che vorrà preparare. Poi prenderà la carne, la mischierà con altri ottimi ingredienti, la infornerà e poi salirà al ristorante per servirla su dei vassoi per il take away.
Questa folle catena di montaggio funziona alla perfezione, sia in termini di gameplay, sia di design. Percival potrà rivendere i vestiti rubati dopo averli lavorati a macchina, mentre tiene il locale pulito dal sangue delle vittime, per poterne accogliere altre pronte per il macello. Il vero focus del gioco però è su Hildred, dato che il ristorante potrà essere potenziato notevolmente, aggiungendo tavoli, un barile di gin, decorazioni e addirittura un giovane cameriere.
I controlli del gioco sono abbastanza elementari, non si deve fare altro che passare da un piano all’altro del negozio e gestire le risorse per poter esporre gli abiti alla sartoria e cucinare pietanze al ristorante. Ogni giornata di lavoro ha un timer, al termine del quale il negozio chiuderà e si farà un resoconto dei guadagni, così come della reputazione ottenuta. Sì, perché i clienti sono ignari del contenuto dei loro manicaretti, ma gli piacciono eccome! E per questo più attenderanno e più saranno insoddisfatti del servizio, cosa che andrà un minimo ad inficiare sulle performance, rallentando la progressione della storia e i guadagni.
Non preoccupatevi però, non si tratta di un gioco difficile, ve lo dice uno che nei manageriali è una capra assoluta. Basta un minimo di organizzazione delle risorse e potrete far andare avanti le due attività al meglio. Aiuta molto la possibilità di preparare ingredienti, piatti e abiti a negozio chiuso, aprendo solo quando si ha tutto pronto, in modo da risparmiare tempo e accontentare sempre più clienti. Un plauso anche per le animazioni, davvero ben fatte e che danno vita a Percival e Hildred, due personaggi che sarebbe bello poter conoscere meglio.
Staring Through the Eyes of the Dead
Il gameplay di Ravenous Devils funziona nella sua semplicità, sebbene qualche volta il ripetuto clic del mouse può portare un po’ alla noia, il ritmo viene tirato su dai nuovi upgrade che aggiungono nuove sfide. Ad esempio, comprando dei tavoli, si dovranno preparare piatti su richiesta dei clienti, cosa che obbliga il giocatore a gestire la produzione di carne umana e di ingredienti con un minimo di raziocinio. Sbloccando la serra, sarà possibile coltivare ingredienti usando gli esseri umani come fertilizzante… e cosa se no? La serra verrà gestita da Percival, dando un pizzico di profondità in più al gameplay generale. Questa e altre piccole aggiunte tramite i potenziamenti, mantengono alta l’attenzione del giocatore, così come la storia che viene narrata.
Percival e Hildred verranno contattati da un riccone che sa del loro segreto, ma guarda caso è uno psicopatico che ama divorare i suoi parenti e amici. E così, commissiona degli omicidi alla coppietta per preparare un banchetto a base di carne e occhi umani dei suoi amici (che sono dei pezzi di sterco peggio dei due protagonisti), con la promessa di una lauta ricompensa. La storia verrà narrata tramite delle cutscene e fino alla fine risulta abbastanza interessante, peccato che la conclusione sia piuttosto affrettata. Alcuni personaggi comprimari vengono abbandonati al caso, altri sono completamente superflui, ma in generale la storia funziona e ha un ritmo ben scandito.
Peccato però che il giocatore non avrà alcun controllo sull’omicidio dei clienti “speciali” che avvengono sempre in degli intermezzi, quando invece si sarebbero potute creare delle missioni “ad hoc” e sfide interessanti. Allo stesso modo, sebbene sia possibile preparare ricette sempre più complesse, Ravenous Devils non ha una vera e propria scala della difficoltà: le richieste dei clienti sono totalmente casuali, in quanto potrebbero chiedere un semplice hamburger, come una complessa lasagna, anche nelle missioni finali del gioco.
A chi consigliamo Ravenous Devils?
Nonostante il gameplay semplicistico e la storia abbozzata, Ravenous Devils resta un gioco ingegnosamente malvagio: da una parte vedere Hildred macellare i cadaveri con nonchalance può dare il voltastomaco, dall’altra non può non scappare una diabolica risatina, nel vedere i clienti abboffarsi ignari dell’ingrediente “speciale” del ristorante.
Non aspettatevi le complicazioni e la profondità di un vero manageriale: il gioco è corto e si finisce in poche ore, inoltre al momento non ha nulla che invogli ad un secondo playthrough. Se però cercate un titolo fresco e tollerate un po’ di sano horror grottesco, allora ve lo consiglio senza remore. Spero vivamente di vedere un seguito!