SNK vs Capcom: Card Fighters’ Clash – Recensione della versione Switch

snk vs capcom card fighters copertina

SNK vs Capcom: Card Fighters’ Clash è il nuovo titolo della serie NeoGeo Pocket Color Selection ad apparire su console Nintendo Switch. L’abbiamo provato e recensito appositamente per voi, non siate ingrati e date un’occhio alle nostre quattro righe in basso! Lo trovate su eShop in formato digitale.

Provato su Nintendo Switch

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L’incontro del destino: SNK vs Capcom

Ebbene, di che cosa si tratterà mai? Il titolo in questo caso dice praticamente tutto: SNK, vs., Capcom e poi Card Fighters. Capita l’antifona? Esatto, proprio così, parliamo di un gioco di carte dove si possono far scontrare i personaggi provenienti dall’universo SNK e quelli Capcom.

Certo, oggi, chi legge sta roba penserà: “vabbè, e la novità dov’è?“. Innanzitutto, non ho mai parlato di “novità” in senso stretto del termine, il titolo è una riedizione del (o dovrei dire “dei”) gioco originale, uscito nel 1999 per console NeoGeo Pocket Color. Si tratta della prima collaborazione tra SNK e Capcom, quindi all’epoca era davvero qualcosa di epocale e solo successivamente arrivò, sempre su NeoGeo Pocket Color, SNK vs. Capcom: The Match of the Millennium, un picchiaduro vero e proprio (che tra l’altro abbiamo anche in questo caso recensito, proprio come altri titoli NeoGeo Pocket Color come Metal Slug 1st Mission e The Last Blade).

Come accennavo prima, sarebbe il caso di parlare al plurale perché proprio come Pokémon Rosso e Blu, usciti qualche anno prima in Giappone, anche questo titolo è diviso in due diverse versioni, la prima con enfasi sui personaggi SNK, l’altra su quelli Capcom. In realtà, però, le differenze sono ben poche, si parla infatti di una manciata di carte esclusive ottenibili solo nell’uno o nell’altro titolo.

A noi, però, che nel 2022 ci giochiamo su Nintendo Switch, di tutto ciò frega meno di niente, e sapete perché? Perché in questa versione sono inclusi tutti e due i giochi, e vi dirò di più, ognuno di questi ha un salvataggio separato ed è possibile interagire con i due giochi sulla stessa console per effettuare scambi e lotte. Viviamo in una fantastica linea temporale, nevvero?

Pesca la tua carta

Il gioco è strutturato in una sorta di sistema free RPG, ovvero il giocatore, situato a Osaka, si può spostare in diverse aree, molto piccole e contenute, dove lottare con altri NPC e ottenere nuove carte da aggiungere al proprio deck. In ognuna di queste aree ci sono dei “capipalestra”, per mantenere l’analogia con i Pokémon, sconfitti i quali il giocatore riceve una moneta. Quando ne avrete raccolte cinque potrete recarvi al torneo di Cardfighters, dove concludere l’avventura con quattro match di fila (vi ricorda qualcosa, no?).

Nel gioco è possibile trovare 300 carte diverse, con tutti i personaggi più popolari, da Ryu a Felicia, passando per Kyo Kusanagi, Terry Bogard, Marco di Metal Slug e tanti tanti altri. Il design delle carte è molto allegro e simpatico, con artwork un po’ super deformed che ben si addicono allo stile di un prodotto pensato per dispositivi portable.

Il deck può essere composto da 50 carte in totale, con un massimo di tre carte uguali che possiedono lo stesso nome. Il gioco in realtà è molto semplice e potete trovare due sole tipologie: quelle personaggio e quelle azione. La fase del giocatore è divisa in tre parti: pesca, gioco, attacco. Durante la fase di pesca si prende una carta dalla cima del deck; la fase attiva di gioco prevede invece il posizionamento di un personaggio sulla plancia di gioco ed eventualmente l’uso di carte azione; infine la fase di attacco conclude il proprio turno.

Ruleset per veri Card Fighters

Le regole sono semplici e intuitive, bisogna tener conto solo di alcune piccole note a margine che sono un po’ uguali per tutti i giochi di carte, per esempio il personaggio appena entrato in battaglia non può immediatamente attaccare, ma deve attendere un turno. A rendere il tutto più frizzantino troviamo le abilità dei personaggi, che possono essere ad attivazione immediata, manuale o durante l’attacco. La possibilità di creare delle combo devastanti quindi è presente nonostante parliamo di un prodotto concettualmente semplice. Avrei davvero voluto saperlo prima di vedermi giocare contro dalla CPU una serie di carte per farmi scartare tutto il deck…cosa che per inciso significa SCONFITTA.

Insomma, ben presto vi ambienterete e non riuscirete più a scollarvi dallo schermo, pensando: “ancora una partita, ancora qualche carta, ancora, ancora, ANCORA!!!“. La presentazione bidimensionale lascia spazio alle meccaniche davvero ben costruite e, nel giro di pochi minuti, ve ne fregherà davvero poco della quantità di pixel a schermo, mentre sarete alla ricerca del deck perfetto per asfaltare tutti gli avversari.

Qualche piccolo easter egg, decisamente simpatico, lo troverete qui e lì nelle location di gioco. Come non citare la SC Mansion, con un certo “Mikami” pronto a sfidarvi all’interno e persino qualche zombie che si affaccia dalla balconata superiore di un atrio ormai ben familiare a tutti. Un punto a sfavore va alle musiche del gioco che se da un lato sono gioiose, felici e simpatiche, dall’altro dopo quattro o cinque match inizieranno a diventare peggio di un martello pneumatico direttamente conficcato nelle sinapsi cerebrali, soprattutto mentre siete lì a studiare la strategia migliore per stracciare una vittoria dalle fredde mani cibernetiche della CPU.

A chi consigliamo SNK vs Capcom: Cardfighters’ Clash?

Il gioco costa davvero due spicci, se siete appassionati di picchiaduro e siete cresciuti coi titoli SNK e Capcom, allora una partita di tanto in tanto, durante i ritagli di tempo, vi allieterà la giornata. Chiaro che se non amate il retrogaming e i giochi di carte vi fanno venire l’orticaria, potreste pentirvi dell’acquisto. In definitiva, è un ottimo prodotto che naturalmente ha subito il passare del tempo, d’altronde è uscito originariamente ben 23 anni fa. SNK vs Capcom: Cardfighters’s Clash è da prendere in considerazione solo se siete davvero, davvero, ma davvero fan sfegatati.

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