Roguelite nel mondo dei sogni – Recensione di Dreamscaper

Dreamscaper è un action roguelite uscito finalmente dall’accesso anticipato nell’agosto del 2021, sviluppato da Afterburner Studios e distribuito da Freedom Games su Steam, Epic Games e Nintendo Switch.

Provato su Nintendo Switch


tempo di gioco infinito

Un nuovo tuffo nell’onirico

Dreamscaper esce finalmente dopo il suo tempo di gavetta nell’accesso anticipato, con i numerosi e corposi aggiornamenti che lo portano alla sua attuale versione 1.0. Lontano sembra ormai il tempo della nostra recensione del Phoenix Update, dove se da un lato il grosso del gameplay action rimane fedele a quanto già visto, l’impianto narrativo è stato modificato meticolosamente per trovare un nuovo, più ponderato ritmo di esposizione.

Parlando brevemente del lato action (per maggiori informazioni vi invitiamo a dare uno sguardo alla nostra preview linkata poco sopra), tutto è stato rilavorato con cura per raggiungere un ottimo livello di equilibro. Cassidy ha a disposizione un ricco arsenale di armi da mischia e a distanza, e un corposo armamentario di poteri lucidi, abilità speciali di natura magica e/o elementale, che rendono il combattimento decisamente fluido e mutevole.

Ogni run può iniziare con un set casuale o si possono impostare man mano delle specifiche build, sia per completare il livello di padronanza di un abilità, sia per iniziare con una build costruita su misura per i propri bisogni. Oltre 200 diverse abilità, ognuna delle quali si può presentare a ranghi di potenza diversi, e con un set di bonus passivi di ogni tipo e forma, anch’essi fortemente randomizzati. Il giusto coefficiente caotico che dà un gusto specifico a ogni run. Si ha spesso la sensazione di essere un po’ in mano al caso, ma non è un male.

L’esplorazione in sé è fatta attraverso un sistema di stanze collegate molto simile a quanto visto in The Binding of Isaac, con una mappa visibile in alto che riporta in breve le funzionalità e gli oggetti presenti nelle stanze con semplici icone. L’aggiunta del viaggio veloce in qualsiasi stanza già esplorata nella mappa rende il tutto più immediato e argina almeno il parte il pericolo di frustrazioni.

“Narrami, o Cass”

La rivoluzione nel gameplay è conferita principalmente a un nuovo sistema di navigazioni degli eventi, del tempo e dello spazio. La struttura sonno-veglia torna, ma non più legata a un orario, bensì a semplici attività che Cass può fare fino a esaurirsi, e dover tornare nuovamente nel mondo dei sogni. A ogni ritorno alla veglia, la protagonista può scegliere di visitare alcuni luoghi di Redhaven che diventano presto familiari e nostalgici, colorati dalla presenza di alcuni personaggi splendidamente caratterizzati.

Le diverse storie dei nuovi amici di Cassidy tornano più o meno invariate, ma vengono esposte al giocatore con un ritmo più languido e ponderato, dove alcuni blocchi temporali imposti dagli sviluppatori riescono a nascondere la loro mano, conferendo un più naturale senso di realtà, e quindi immersione.

Diverse risorse di metaprogresso sono state inserite al fine da costellare l’esperienza di gioco di mille piccoli progressi, che aiutano a spezzare la monotonia e a premiare il giocatore, nonostante i numerosi fallimenti che lo aspettano. In maniera non molto diversa da Hades però, Dreamscaper è un roguelite con un ricco impianto narrativo, dove Cass inevitabilmente si fa più forte run dopo run, rendendo a lungo andare il gioco stesso meno difficile.

Per ovviare le ovvie pessime implicazioni del caso, Afterburner Studios ha inserito un nuovo sistema di difficoltà ponderata, grazie al quale il giocatore può selezionare liberamente quali elementi vuole rendere più ostici, tra cui i danni ricevuti, la grandezza dei piani o i PV dei boss. Questo, come accade spesso in altri titoli, porta con sé un aumento di ricompense a fine partita.

Una parentesi sull’edizione Switch:

Il titolo gira splendidamente, sebbene a una risoluzione meno alta. Gli sviluppatori hanno seguito con cura l’edizione portatile di Dreamscaper, e hanno implementato una modalità performance, da attivare principalmente in modalità undocked, dove un visibile abbassamento della qualità grafica permette un fisso 60fps.

Il risultato può essere più o meno soddisfacente in base all’utente, ma è più che apprezzabile la cura che è stata affidata a un port che non ha molto da invidiare alla sua controparte PC. Se non si ha bisogno dei 60fps, la modalità base mostra anche degli splendidi effetti luminosi, come il riflesso sui pavimenti, che sorprendono sulla portatile di casa Nintendo.

Come abbiamo detto nella nostra preview, la direzione artistica rimane eccellente. Le musiche di Dale North si sposano splendidamente nel mondo onirico della mente di Cass, caricando l’esplorazione di un forte senso di irrequieta solitudine. Ci sono dei casi, generalmente durante alcuni momenti di scontro un po’ più concitati, in cui la musica, che si agita e incalza, stona lievemente con quanto accade su schermo. Tuttavia anche questo, può variare in base alle proprie percezioni.

Per quanto riguarda invece delle pecche, abbiamo notato una variazione nel design dei nemici un po’ scarna, che non disturba particolarmente durante le prime run, ma alla lunga lascia un leggero senso di incompletezza che apprezzerebbe molto l’implementazione di qualche variazione in più.

È interessante notare come il panorama videoludico sia rapidamente cambiato nell’arco di questo anno, soprattutto su Switch, e nel mondo dei roguelite/like. Come avevamo previsto, alcune buone modifiche generali hanno aiutato Dreamscaper ad avvicinarsi alla nomina di “titolo di punta”. Sebbene non tocchi pienamente l’eccellenza, la sfiora con un dito.

A chi consigliamo Dreamscaper?

Dreamscaper è un action roguelite convincente, divertente, e dallo splendido impianto narrativo. L’argomento che scelte come tema portante chiaramente non è per tutti, ma forse ora come non mai si sposa col clima che viviamo e permette un’immedesimazione particolarmente ben riuscita. Al prezzo fisso budget di neanche 20 euro, è un’esperienza coinvolgente e emozionante che vale la pena di provare.

Direzione artistica eccezionaleNon troppa variazione nelle aree
Impianto narrativo coinvolgente e intimistaPoca varietà nei nemici o boss
Musiche spettacolari

Commenta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.