The House of the Dead: Remake – la recensione del gioco per PC

house of the dead remake copertina recensione

The House of the Dead: Remake è la nuova operazione di recupero di un grande classico arcade, messa in atto da Forever Entertainment, software house/publisher polacco che si è già occupata di Panzer Dragoon: Remake e che presto ci delizierà (speriamo) anche con Front Mission 1st: Remake.

Il gioco è attualmente disponibile su Nintendo Switch ed è in arrivo il 28 aprile anche su PC tramite Steam e GOG, PlayStation 4 e Xbox One.

Provato su PC

switchPS4
single playercoop multiplayerbreve fast

SI. PUO’. FARE!

The House of the Dead, per quei pochi sprovveduti che non hanno mai sentito parlare di questo franchise, è un titolo apparso originariamente nelle sale giochi arcade di tutto il mondo nel lontano 1997, a opera di Sega-AM1, divisione interna del noto publisher giapponese. Il cabinato prevedeva due postazioni con light gun, pronte ad accogliere i malcapitati che volevano buttare via senza ritegno tutti i propri gettoni.

Il gioco, che chiameremo per brevità e semplicità con l’acronimo HOTD, non si presenta dunque con storie brillanti o ricche di suspence come poteva essere la produzione Resident Evil di Capcom, d’altronde parliamo di un FPS sui binari pensato per le sale giochi, non bisogna pertanto aspettarsi una gran trama avvincente. Parte del suo fascino è dato proprio dalla sensazione di sentirsi al centro di un B-Movie di infimo livello, con tanto gore e no-sense.

Vestiamo i panni dell’agente speciale Thomas Rogan che per salvare la fidanzata/scienziata Sophie si introduce nella villa del pazzo squinternato Roy Curien, dove questi conduce esperimenti per…RISVEGLIARE I MORTI (nota per il lettore: aggiungere musica di epica rivelazione durante la lettura). Non semplici zombie, però, ma veri e propri innesti che puntano a unire macchina e carne e creare mostri che anche il caro Cronenberg troverebbe ributtanti e al tempo stesso esilaranti.

  • house of the dead primo boss
  • house of the dead zombie machinegun
  • house of the dead salva scienziato
  • house of the dead martello in faccia

Prima spara, poi fai le domande

Il gameplay non cambia rispetto alla versione classica, in questo caso abbiamo potuto provare la versione PC del gioco, utilizzando quindi un fido mouse che generalmente rende le cose più semplici e intuitive rispetto ad agitare un attrezzo che dovrebbe simulare una pistola di fronte lo schermo. Che dire in merito, davvero ben poco in realtà poiché non esiste un gameplay specifico: punta e spara a tutto ciò che si muove, facendo attenzione a non seccare immediatamente gli scienziati ancora vivi che si tenta di salvare dalle grinfie dei mostri.

I giochi arcade proprio come HOTD sono pensati per avere una elevata rigiocabilità, memorizzazione delle posizioni dei nemici e dei bonus per migliorare di volta in volta il proprio punteggio, inoltre questa serie nello specifico permette/va di sbloccare percorsi alternativi rigiocando da capo l’avventura. Insomma, una buona scusa per dire: massì, una partita di tanto in tanto ci sta!

Ho avuto modo di tastare il polso del pubblico già all’uscita della versione Switch, con molti pusillanime che si sono lamentati della durata esigua del gioco, a questi dico: ma cosa vi aspettate da un prodotto pensato per arcade, per di più un FPS su binari che come ciliegina sulla torta ha il desiderio di spennare i polli ricchi di succose monetine?

Sei vecchio e te ne compiaci

HOTD: Remake è una produzione chiaramente pensata per chi ancora ama le esperienze da sala giochi ma, che per la chiusura e caduta in disuso delle stesse, non ha più modo di divertirsi come un tempo. A questi dico, spendete ‘sti due spicci richiesti perché il prodotto vale il costo del biglietto, a prescindere dalla durata di ogni partita (per arrivare al termine bisogna mettere in conto una quarantina di minuti circa).

  • house of the dead mostro
  • house of the dead scenario
  • house of the dead secondo boss
  • house of the dead personaggio principale

D’altronde, gli sviluppatori in questo caso hanno anche tentato di aggiungere funzionalità e modalità, per esempio si può utilizzare il classico sistema di punteggio del gioco arcade oppure utilizzare quello moderno, così come affrontare il titolo nella versione canonica o nella modalità Orda, dove i nemici aumentano a dismisura.

Salvando gli scienziati, si può accedere poi allo sblocco di armi uniche, come il lanciagranate e il fucile d’assalto, dando la possibilità di affrontare l’avventura con delle simpatiche variazioni sul tema.

Il problema maggiore, riscontrato in questo caso con la versione PC è che, nonostante si tratti di un titolo che non potremmo assolutamente definire esoso in termini di potenza grafica, gli fps spesso scendono oltre la soglia della tolleranza. La normale fluidità che ci aspetta da un on-rail shooter va a farsi benedire e, sebbene si tratti di brevi attimi, sono più che sufficienti a infastidire mentre si è concentrati e presi dal flusso di gioco.

A chi consigliamo The House of the Dead: Remake?

Dal momento che il gioco originale non è disponibile se non in un port scadente di ormai oltre 20 anni fa, direi che HOTD: Remake è il modo migliore per rivivere l’esperienza da sala giochi, senza però teenager petulanti e fastidiosi, gente poco ravcomandabile che tenta di sottrarvi il portafogli e quel fetore di sigaretta stantìa che non andrà mai più via dai vostri abiti.

Indubbiamente questa versione non è perfetta, presenta dei limiti soprattutto tecnici, ma l’upgrade grafico è comunque piacevole e garantisce ore di divertimento a un prezzo tutto sommato accettabile.

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