Black Book è un deck-building RPG narrativo, sviluppato da Morteshka e distribuito da HypeTrain Digital su PC, Nintendo Switch, Playstation 4 e Xbox One dal 10 agosto 2021.
Provato su Nintendo Switch
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Un viaggio oscuro nelle campagne della Russia di fine ‘800
Black book è la storia della giovane Vasilisa, una ragazza cresciuta dal nonno per diventare una Sapiente, una sorta di punto di riferimento della propria comunità. La morte improvvisa del proprio compagno, apparentemente per suicidio, poco convince la ragazza che decide di accettare il proprio destino di diventare una koldun, una sorta di strega.
Grazie a un antico testo posseduto dal nonno, il Black Book che fa da titolo all’opera, la ragazza segue le orme di una antica leggenda, secondo la quale alla rottura di tutti e sette i sigilli del libro, il suo desiderio di ritrovare il proprio fidanzato scomparso può essere esaudito. Questo segna il passaggio da una vita di campagna fatta di storie e superstizioni, a una completa immersione delle paure, le dicerie, e il folkore rurale di una Russia dimenticata.
Vasilisa vive in una comoda izba, una sorta di umile casetta, con il vecchio Egor, suo nonno, e inizia ogni giorno organizzando il da farsi: ogni tranche di gioco è delineata da una chiara direzione, un obiettivo primario, spesso arricchito da obiettivi secondari di vario tipo e genere, solitamente richieste di altri paesani o compagni di viaggio.
Prima di partire, Vasilisa può consultare il nonno e gli altri personaggi reclutati alla propria causa, gestire le attività dei propri chort, dei piccoli demoni dispettosi, giocare al classico gioco di carte Durak o ascoltare le richieste dei passanti. Ogni informazione vitale viene meticolosamente registrata nel libro nero, spesso arricchita con interessanti informazioni storiche o folkloristiche, aiutando a conferire all’atmosfera un tono piuttosto cupo e immersivo.
La protagonista è sempre al centro degli eventi, e in questo senso la componente ruolistica è incredibilmente presente: l’opinione del giocatore, come reagire e cosa fare, sono tutti costantemente selezionabili, e le conseguenze sempre molto tangibili, nell’immediato come più a lungo termine. È davvero soddisfacente vedere in che modo il sistema prenda in considerazione le scelte del giocatore e segua di conseguenza.
In aggiunta a questo, il gioco tiene il conto di un valore chiamato Sin: compiere date azioni, non sempre tutte chiarissime sin da subito, si può accumulare questo punteggio. La profonda libertà di scelta fa oscillare quel contatore, e ogni scelta si presenta al giocatore con grande peso.
L’importanza di saper giocar bene le proprie carte
Il combattimento è impostato come un curioso e ben studiato deck builder. Vasilisa inizia la sua avventura con un numero limitato di pagine del Libro Nero, opportunamente divise in pagine nere che indicano gli incantesimi aggressivi, e quelle bianche, che indicano gli incantesimi di supporto. Le carte sono poi suddivise in ordini e chiavi, due classi da usare insieme.
Ogni turno bisogna selezionare delle pagine del Black Book per comporre uno zagavor, un incantesimo, inizialmente composto da due ordini e una chiave. Ogni pagina rappresenta una piccola parte dell’incantesimo e il giocatore può selezionare liberamente e ordinare come preferisce la composizione dello zagavor.
Diverse carte presentano abilità secondarie con delle potenziali capacità di moltiplicare i propri danni se pescate e usate in maniera intelligente. L’effetto palla di neve è intenso, e studiare bene le sinergie risulta molto soddisfacente, già dalle prime battute di gioco.
Quasi non bastasse, in diverse occasioni, si ci troverà a risolvere delle battaglie enigma, dove sarà necessario capire in che modo superare l’ostacolo sotto specifiche condizioni molto severe. Sebbene in buona parte opzionali, questo conferisce un buon livello di sfida extra che aiuta a spezzare il possibile rischio di monotonia.
Il fiore all’occhiello dell’esperienza è però, e questo senza nulla togliere all’intricato sistema di combattimento, la narrazione. Una cura davvero meticolosa è stata data alla presentazione, alle voci, e ai testi, spesso dall’evocativo tono letterario, che porta echi di tempi andati e terre lontane. I doppiatori anche, dall’accento imprecisato, danno una performance generalmente eccellente, che aiuta a immergersi ancor di più nella cupa atmosfera che permea l’avventura.
Un particolare plauso va fatto alla localizzazione, e più nello specifico alla scelta di non naturalizzare, e piuttosto dare all’utente tutto un nuovo linguaggio e nuovi riferimenti culturali. L’inizio è quasi scioccante, l’urto con una cultura nuova, sin dall’inizio il senso di estraniazione confonde e turba. L’accesso a brevi spiegazioni su schermo, insieme a un glossario ricco di definizioni e storie, si rivela allo stesso tempo utile e profondamente intrigante.
In poche ore, si troverà a leggere e capire all’istante cosa faceva la piccola Vasya nella sua izba, il suo viaggio verso la banya da novizia koldun, a districarsi da chort monelli e leysha spaventosi. Un nuovo vocabolario, ampiamente descritto e contestualizzato anche da meccaniche interne, ammorbidiscono il viaggio verso l’immersione.
Spesso Vasilisa può non combattere, ma uscirne grazie al proprio intelletto, richiedendo che il giocatore consulti il Black Book e la conoscenza racchiusa al proprio intero per avere la meglio. Un certo tipo di coinvolta partecipazione da parte del giocare viene richiesta in maniera seamless, che ha senso sia a livello di gameplay, sia narrativo.
Ci sono tuttavia alcune piccole note dolenti: in particolare su Nintendo Switch. In modalità portatile, sebbene non ci siano cali di frame o di performance, il testo si fa estremamente piccolo, davvero troppo piccolo per godersi l’esperienza. La mancanza di opzioni di accessibilità sono una strana mancanza da parte del team di sviluppo, che possibilmente in futuro risolverà il problema.
A chi consigliamo Black Book?
Black Book è un titolo estremamente curioso e ben riuscito. Senza dubbio è più della somma delle proprie parti, e ha superato di molto le iniziali aspettative, con una forte capacità di immergere il giocatore in un modo cupo ricco di folkore, maledizioni e superstizioni, in una storia di vendetta e di magia, in una Russia che non c’è più. Il prezzo non è proibitivo, e con buone probabilità sarà molto soddisfacente per gli amanti della narrazione e dei deck builder.
Uno splendido viaggio narrativo dal grande potere evocativo | Non ottima ottimizzazione portatile |
Soddisfacente, ricco sistema di combattimento con carte |
Bello bello, che mi dici della difficoltà più avanti nel gioco? Ti è sembrata gestibile?