Eternights, sviluppato da Studio Sai, è un mix di action RPG e dating sim, condito da incombente apocalisse, che non guasta mai. Il gioco è disponibile su PC tramite Steam, PlayStation 4 e PlayStation 5 dallo scorso 12 settembre 2023.
Provato su PC
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Solo-dev
Eternights si presenta come un action RPG che include però elementi da dating simulator, una sorta di visual novel d’azione, insomma. Tecnicamente, esperimenti del genere sono quasi sempre interessanti, se non per il risultato stesso, per le intenzioni. Sebbene il gioco appaia sviluppato sotto il nome di una software house, Studio Sai, la realtà è senz’altro sconcertante. Circa il 90% del gioco, dalla realizzazione dei modelli tridimensionali, all’animazione, passando per il sistema di combattimento e la programmazione stessa, sono stati realizzati da una sola persona, il fondatore dello studio stesso: Jae Hyun Yoo.
Dando un’occhiata al trailer e alle immagini stesse, si può notare ciononostante una production value davvero elevata. Resa possibile senza dubbio dai fondi ricevuti da Kowloon Nights e Kepler Interactive, ma nondimeno impressionante. Il gioco presenta inoltre cutscene animate realizzate appositamente da uno studio coreano nonché un ottimo doppiaggio in inglese, giapponese e coreano. È chiarao che l’intento fosse quello di confezionare un gioco che, pur non rientrando nel segmento tripla A, fosse almeno a metà tra indie e AA, centrando in pieno il bersaglio.

L’elogio iniziale era davvero d’obbligo, poiché il titolo, pur nella sua brevità per essere un RPG, riesce comunque a trovare uno spazio in prima fila in un panorama affollato da produzioni milionarie. A questo punto, sembra quasi che voglia parlarvi di un prodotto superiore a Final Fantasy XVI e, naturalmente, non è questo il caso. Con le dovute proporzioni, Eternights è un’esperienza buona ma non esente da difetti, che vedremo in dettaglio nel corso della recensione.
L’amore ai tempi dell’apocalisse
Il protagonista dell’avventura, il vostro alter ego virtuale, è un adolescente come tanti. Interessato principalmente ad avere successo con le ragazze, decide di iscriversi a un’app di incontri su consiglio dell’amico Chani. Con sua somma sorpresa, riceve davvero una risposta in tempi brevi, tuttavia, non è proprio quello che aspettava di trovare. Il mondo verrà di lì a breve completamente stravolto da un evento apocalittico, che tramuta le persone in orripilanti mostri. Il protagonista e Chani si ritrovano a scamparla per il rotto della cuffia, tuttavia, le speranze di sopravvivere iniziano ad assottigliarsi, almeno finché non incontrano altri sopravvisuti.
Questo l’incipit dell’avventura, che si dipana inizialmente in maniera sufficientemente sostenuta, senza perdersi troppo in chiacchiere. Un pregio, se proprio volete il mio parere. Saltando alcuni punti chiave legati alla storia, il protagonista, che da ora abbrevierò in MC (main character, dall’inglese) poiché non ha un nome prestabilito ma viene appunto scelto dal giocatore, ottiene un misterioso potere in grado di trasformare in spada il suo braccio destro. Proprio grazie a quest’ultima potrà fronteggiare le minacce incombenti.

A questo punto, è giunto il momento di immergerci un po’ di più nel gameplay e su quanto la componente action e quella di dating sim si complementino. In sostanza, la progressione del gioco è fortemente ispirata dalla serie Persona. Pertantotra un evento di storia e l’altro, vi ritroverete all’interno di un HUB specifico, scegliendo di trascorrere i giorni come meglio preferite. Proprio come in Persona, non bisogna mai perdere di vista l’obiettivo finale, che viene attentamente segnato dal calendario e ricordato costantemente al giocatore. Avrete un tot di giorni per portare a termine ognuna delle missioni, ma sta a voi organizzarvi in modo da riuscire a interagire con i personaggi secondari del vostro “party”.
Maggiori saranno le interazioni e più il legame con i comprimari salirà, sbloccando scene aggiuntive in relazione al rapporto più stretto. Degna di nota è la possibilità di avere appuntamenti e stringere un rapporto intimo a scelta tra 3 ragazze e 1 ragazzo. L’introduzione della possibilità romantica con lo stesso sesso è un’aggiunta più che gradita, con un’occhiataccia verso ATLUS e la serie Persona dove, nonostante questa possibilità sia chiesta a gran voce dai fan della serie, non è stata ancora accolta.
Black and White matter
Un giorno è diviso in due sezioni: parte diurna e parte serale. Qualora si decida di affrontare la missione che spinge in avanti la trama, sarà obbligatorio farlo di mattina, poiché questa impiegherà tutta la giornata. Trascorrere tempo con i comprimari servirà non solo a stringere i rapporti con questi ultimi, scoprire di più sulle loro storie e andare oltre il semplice legame di amicizia, ma anche a ottenere punti per sbloccare abilità attive e passive di cui poter usufruire in combattimento.

L’aspetto dating sim si concilia dunque con quello action, poiché i comprimari, sebbene non utilizzabili attivamente in combattimento, possono aiutare il MC con i loro poteri unici. Per esempio, la idol Yuna può curarvi, mentre la sportiva Min può creare uno scudo difensivo in grado di difendervi dagli attacchi. Per poter usufruire di queste abilità in combattimento bisogna non solo aumentare il grado di affinità con un comprimario, ma anche ottenere una risorsa chiamata White Matter.
La si può acquisire effettuando minigiochi durante la giornata, tuttavia la quantità sarà direttamente collegata alle prestazioni nel suddetto minigioco. Vale quindi la pena salvare spesso per non ritrovarsi a sprecare le proprie azioni. La Black Matter, invece, si può trovare nei dungeon e sconfiggendo nemici particolarmente potenti. Quest’altra risorsa serve per sbloccare le abilità specifiche del MC, che includono il parry e tecniche di combattimento assortite che utilizzano gli SP.
Tra action e puzzle solving
La fase action del gioco è composta da una manciata di dungeon la cui navigazione è alternata da fasi di combattimento e puzzle solving. Nel primo caso, i combattimenti si svolgono tutti in tempo reale, con una meccanica action semplice garantita da due pulsanti di attacco, uno per la parata e uno per la schivata. Questo è complementato dall’uso di skill del protagonista e quelle invece dei comprimari. Le fasi con i boss sono invece leggermente differenti e richiedono la distruzione di una barriera prima di poter far loro danno. Ogni comprimario presenta un elemento: fuoco, ghiaccio ed elettricità. La distruzione della barriera avviene, naturalmente, scegliendo l’elemento opposto a quello del nemico.

Il sistema funziona discretamente, sebbene di tanto in tanto ci siano input mancanti e una sorta di reattività ritardata alla pressione dei pulsanti. Pur con questi evidenti difetti, il gioco non è mai eccessivamente frustrante o ingiusto, basta come sempre apprendere i pattern dei boss per avere la meglio. Il game over non comporta perdite sostanziali e si viene semplicemente rispediti al generoso checkpoint più recente.
Le sessioni puzzle sono molto semplici, non c’è nulla di complesso, come giusto che sia in un prodotto che punta principalmente sull’azione e sulla narrazione. Sono lì semplicemente per allungare un po’ la durata globale del titolo, oltre che per spezzare la potenziale monotonia del sistema action, anch’esso non particolarmente profondo.
A chi consigliamo Eternights?
Eternights si propone come un action RPG profondamente ispirato nella sua composizione a Shin Megami Tensei e Persona. Lo stile apocalittico proveniente dai suddetti, mescolati ad ambienti urbani e contemporanei, si respira in maniera palpabile. Lo stesso sviluppatore non nasconde il suo approccio in tal senso. La scelta di virare verso un combattimento action rispetto a quello a turni che contraddistingue le due serie, però, ha una spiegazione nella sensazione di “urgenza” che vuole trasmettere al giocatore. La necessità di salvare il mondo prima che sia troppo tardi. Un contesto in cui “i mostri non aspettano il tuo turno”, come sottolineato proprio dal creatore del gioco.
La direzione artistica è notevole, i pochi mostri sono comunque ben caratterizzati mentre i boss sono tutti differenti e con pattern ben studiati. Le tracce musicali ben si adattano alle varie sessioni di gioco e, tenendo conto della durata globale, non vengono nemmeno a noia pur essendo numericamente poche. Gli amanti degli RPG action e della serie Persona troveranno sicuramente in Eternights un’avventura nelle proprie corde. Lo consigliamo vivamente anche alla luce di un prezzo contenuto.