Recensione Fading Afternoon: come un pomeriggio che lento svanisce

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Fading Afternoon è il nuovo titolo realizzato dallo sviluppatore Yeo. Già autore di The Friends of Ringo Ishikawa e Arrest of a Stone Buddha, Fading Afternoon è disponibile su PC tramite Steam dallo scorso 14 settembre.

Provato su PC


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Un pomeriggio che svanisce

Chi non avesse ben chiara la storia dello sviluppatore Yeo, può dare un’occhiata alle recensioni dei suoi titoli precedenti. Nello specifico quella di The Friends of Ringo Ishikawa, ma anche quella di Arrest of a Stone Buddha, volendo. Non mi dilungherò quindi troppo in questa sede sul profilo dell’autore, per passare direttamente all’analisi del gioco in questione, ovvero Fading Afternoon.

Come già in passato, è difficile incasellare il prodotto in una categoria specifica poiché abbraccia più tipologie di gameplay, in maniera spesso originale e intrigante. Si potrebbe dire che, partendo dall’ispirazione dal franchise Kunio-kun (di cui Yeo è chiaramente appassionato), la traiettoria del gioco passi attraverso generi come beat ‘em up, sandbox, simulatore e molti altri, lambendoli in maniera minimalista per poi approdare, infine, a una narrazione multi-sfaccettata.

Fading Afternoon è la storia di Seiji Maruyama, uno yakuza della vecchia guardia che, finalmente, sta per riconquistare la sua libertà. Dopo aver passato anni al fresco, arriva il giorno della famigerata scarcerazione e dovrà quindi fare i conti con una vita a cui non è più abituato. Accolto all’uscita del penitenziario dal suo boss, Azuma, viene immediatamente trascinato nelle meccaniche di un tempo, sebbene, molte cose siano ormai cambiate.

Maruyama incarna alla perfezione la figura dello yakuza vista in tanti film classici del genere. Dalla serie Yakuza Paper degli anni ‘70 fino ai ben più moderni esperimenti dell’intramontabile Takeshi Kitano. E proprio da questi ultimi (Sonatine, Hana-bi, Brother, Outrage, solo per citare i più famosi) Yeo si lascia ispirare a fondo, presentando la figura di un criminale di poche parole, fisicamente e psicologicamente provato da una vita dissoluta che non tarderà a presentare il suo salatissimo conto. Per l’appunto, come un giorno di sole che lentamente svanisce.

In termini narrativi, Yeo fa ancora una volta centro. Fading Afternoon va a complementare Ringo e Stone Buddha, piazzandosi come vera e propria perla emotiva e punto più alto raggiunto dalla produzione dello sviluppatore. La visione al tempo stesso pessimista e realista della vita dei protagonisti è il fulcro principale attorno cui ruota il gameplay. E ciò è ancor più vero in Fading Afternoon.

Un vecchio cane rabbioso

Il loop di gioco prevede scazzottate nella vecchia formula beat ‘em up già vista in Ringo, con alcune modifiche sostanziali. Maruyama è un personaggio già completamente formato e abile nell’uso dei cazzotti, pertanto non vi sarà alcun Level Up e non apprenderà tecniche nuove. D’altronde, come dice il detto, “you can’t teach an old dog new tricks”. Ciò però non vuol dire che sarete immuni alle ondate di nemici contro le quali vi troverete a dover combattere.

Oltre ai classici pugni, calci e prese, Maruyama può anche disarmare gli avversari. Ottenendo così un pugnale, una spada o anche una pistola da utilizzare durante il combattimento. Una tattica vincente quando si è costretti a resistere all’assalto degli avversari. La tecnica di disarmo, non presente in Ringo, viene direttamente da Stone Buddha, una piacevole aggiunta che stratifica ulteriormente gli approcci possibili.

Maruyama può muoversi in diverse aree della città, ognuna di queste controllate da clan rivali. Combattere in queste, significa iniziare una guerra con uno specifico clan, portando a ondate di nemici che, se sconfitte, aumentano l’influenza di Maruyama (e quindi della famiglia di Azuma) nella specifica zona. Tuttavia, questo è solo uno dei tanti modi di giocare Fading Afternoon.

Potrete infatti concentrarvi sulla lotta, provando a conquistare tutti i territori mostrati. Oppure potrete preferire un approccio meno violento, provando a recuperare legami di amicizia ormai perduti dopo anni di prigionia. Tutte le vostre azioni in gioco, avranno comunque dei risultati che vi spingeranno verso uno dei tanti bivi che portano al finale del gioco. In ciò, Fading Afternoon è estremamente rigiocabile, permettendovi di rivivere in modi completamente diversi l’esperienza di Maruyama, fino al suo culmine.

Un quadro in movimento

La malinconia che sprizza da ogni poro è l’elemento cruciale della produzione di Yeo e naturalmente non sorprende ritrovarlo anche qui, con una cura maturata dall’esperienza e dal rapporto con gli artisti che hanno partecipato al progetto. I fondali e i personaggi di Ringo, per quanto ben realizzati, sono stati migliorati in Stone Buddha ed esplodono in Fading Afternoon in un’attenzione maniacale. Tutti i pixel contribuiscono a creare dei veri e propri quadri in movimento, con giochi di luce che modificano lentamente il paesaggio con il passare del tempo. Anche solo sostare in un luogo per vedere il cielo cambiare tonalità è una vera e propria gioia per gli occhi.

Questo è dovuto non solo alla direzione di Yeo ma anche al magistrale lavoro svolto dagli artisti Artem e Ueda M., entrambi vitali per la spettacolarizzazione di scenari e animazione. Ad accompagnare il tutto c’è la selezione musicale dello sviluppatore, che unisce brani jazz e chill a quelli più sostenuti durante le fasi di combattimento. Una soundtrack di tutto rispetto senza la quale l’esperienza non sarebbe assolutamente la stessa.

Tanto da fare, così poco tempo…

Generalmente quando si parla di produzioni indipendenti, molti utenti si preoccupano della durata globale del gioco. Spendo quindi qualche parola anche in merito a tale elemento. Tecnicamente, il gioco non ha una durata prestabilita e può finire nel giro di 20 minuti o durare svariate ore. Tuttavia, data la già citata rigiocabilità e la possibilità di vedere nuove interazioni e declinazioni della storia, questa aumenta sensibilmente. Dopo oltre 16 ore in gioco al momento della scrittura della recensione, non ho ancora visto la metà dei contenuti programmati nel titolo.

Infine, per chi volesse godere a pieno del combattimento senza curarsi della storia, è presente anche una Rumble Mode, sbloccabile dopo qualche minuto in gioco e accessibile dal menu principale. Qui potete scegliere le varie location e iniziare a combattere ondate su ondate di nemici, per saziare la vostra voglia di scazzottate.

A chi consigliamo Fading Afternoon?

Il gioco rappresenta l’apice della produzione di Yeo che, mescolando elementi provenienti da Ringo e Stone Buddha, trova una nuova ed efficiente dimensione per raccontare una storia. Il gameplay è più raffinato, essenziale e funzionale. Se Stone Buddha presentava qualche difficoltà eccessiva, pur raccontando una storia solida, qui raggiungiamo nuovamente i picchi toccati con Ringo. Qualora la produzione di Yeo stimoli la vostra curiosità, con Fading Afternoon andate praticamente sul sicuro.

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