Sword and Fairy Together Forever è il nuovo titolo dello sviluppatore cinese Softstar Entertainment, ultimo della storica serie nota anche come Xian Jian Qi Xia Zhuan, Chinese Paladin o ancora The Legend of Sword and Fairy, distribuito da eastasiasoft su PlayStation 4 e Playstation 5 dal 4 agosto 2022.
Provato su Playstation 4
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Il ritorno di un classico su console
Sword and Fairy Together Forever è in realtà il settimo titolo numerato ufficialmente della serie, l’edizione occidentale ha preferito eliminare il numero e sostituirlo con un sottotitolo per sottolineare il tema della collaborazione che permea l’avventura. Il debutto è stato l’anno scorso su PC, ma questo agosto torna in occidente sulla console Sony come è successo per la prima volta con il titolo precendente che abbiamo recensito.
La serie è tra le più note in terra natia, e condivide un generico lore che affonda le radici nel genere xiānxiá, tra dinastie, imperi, folkore e misticismo cinese. Stavolta al centro del conflitto troviamo la giovane adepta guerriera Yue Qingshu, una ragazza dai forti poteri spirituali capace di comunicare con gli spiriti, e Xiu Wu, una divinità messa alle strette da un demone durante una missione che lo stava portando a confrontarsi col teminile Kuiyu.
I due si ritrovano per caso a difendere insieme il villaggio dall’attacco di alcune bestie terribili che attaccano apparentemente senza motivo, appena dopo la misteriosa comparsa di un bambino dai grandi poteri spirituali. In poco tempo si scopre che dentro di sé porta l’anima della grande divinità che ha precedentemente assegnato la missione a Xiu Wu. Dopo un inaspettato assalto dalle forze del regno dei cieli, i due vengono aiutati dalla giovane Bai Moqing e lo scalmanato Sang You, in un lungo viaggio che li porta attraverso i regni in cerca di spiriti e della soluzione al mistero che si cela dietro a questi attacchi e al destino di ognuno di loro.
Come accade per altri titoli giapponesi, sebbene sia il settimo numerato della serie principale, i legami al resto della saga sono marginali e di sottofondo, non richiede dunque alcuna reale conoscenza pregressa. Certo è che gli avvezzi al mondo tradizionale cinese si godranno maggiormente l’esperienza.
Devil May Fary
Sword and Fairy Together Forever lascia, per la prima volta nella serie, il mondo a turni per un gameplay da più puro action RPG. I quattro personaggi giocabili sono immediatamente intercambiabili, le combo semplici e le abilità speciali sono esplosive e coreografiche, accessibili con rapide pressioni di tasti. Questo cambio di direzione dà una sorprendente boccata d’aria fresca a un sistema sempre nuovo ma non spesso ben implementato, come quello visto dal suo predecessore.
Le ambientazioni chiuse ma esplorabili in salsa semi-open-world sono spesso una gioia da scoprire e attraversare, sebbene talvolta scarne e prive di quella interazione che porterebbero a un maggior livello di immersione. Il passaggio tra esplorazione libera e combattimento è completamente seamless, l’accesso ai menù è infatti spesso marginale e non intrusivo al gameplay.
La caratterizzazione degli ambienti è uno strano mix tra lievemente scarno e splendidamente caratterizzato, con ricchi e minuziosi dettagli che, soprattutto nelle aree chiuse e nelle abitazioni, sono uno spettacolo visivo. Questo tipo di amore per il dettaglio è specialmente evidente nelle cut-scene, magistralmente coreografate alla maniera dei migliori action del genere. Sin dalle prime battute di gioco, la sceneggiatura e la regia, mista a delle musiche di grande qualità, lasciano a bocca aperta.
Ora però veniamo alle inevitabili note dolenti. Da un punto di vista più generalista, il gameplay action è godibile e spesso graficamente esplosivo e scenico, tanto da dare facile soddisfazione con elementi magici che riempiono lo schermo. Tutto questo però non riesce a nascondere una certa superficialità di fondo, dove l’IA dei nemici è spesso non rilevante quando a volte un semplice grattacapo, soprattutto nelle battaglie contro ai boss.
Se da un lato vogliamo premiare gli sforzi di Softstar Entertainment per aver reso disponibile in tempi brevi una versione totalmente in inglese di un loro titolo principale, la traduzione, e nello specifico anche l’implementazione del testo, ha un qualcosa di fortemente amatoriale e, a essere gentili, goffo nell’esecuzione. Errori di battitura, botta e risposta incomprensibili, alcune descrizioni di quest imprecise e salti di registro macchiano ogni dialogo senza reale interruzione.
Infine, anche se questa edizione su console mostra evidenti passi in avanti rispetto a Sword & Fairy 6, che purtroppo era ai limiti dell’ingiocabile, questo titolo purtroppo singhiozza e perde frame, o ancora non risponde adeguatamente ai comandi non sempre ottimizzati durante l’esplorazione così frequentemente da necessitare un certo periodo di assestamento, ma non promettiamo che vi abituerete mai. Ribadiamo, è generalmente giocabile senza poi troppo intoppi, ma se la costante fluidità nella resa tecnica del gioco è importante per voi, purtroppo questo non fa al caso vostro.
A chi consigliamo Sword and Fairy Together Forever?
Sword and Fairy Together Forever è un bellissimo action RPG, con molto da offrire in termini di spettacolo, action e lore. L’avventura di circa 25 ore è costellata di scene al cardiopalma e splendide musiche di accompagnamento, sebbene la resa tecnica lasci molto a desiderare e il combattimento non brilla per profondità. I dialoghi riescono anche a strappare qualche risata, forse per i motivi sbagliati, ma anche la trama riesce a tenere incollati. È difficile consigliare cecamente questo titolo, viste alcune difficoltà nell’esecuzione, ma non c’è poi molto di veramente simile sul mercato occidentale, quindi se siete affascinati dallo spettacolo, potrebbe proprio fare al caso vostro.