Heptapath Traveler: il prequel – Recensione di Live-a-live

live a live recensione copertina

LIVE A LIVE è il remake del classico titolo per SNES del 1994 di casa Squaresoft, riproposto con l’ormai nota tecnologia HD-2D, sviluppato e distribuito da Square Enix, disponibile su Nintendo Switch dal 22 luglio 2022.

Provato su Nintendo Switch

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Sette personaggi per sette epoche

LIVE A LIVE è un titolo oggi particolarmente curioso poiché rientra in quella nutrita schiera di prodotti che non sono mai usciti dal Giappone. A oggi infatti solo una fan translation è disponibile per coloro che non parlano la lingua, e dopo ben 28 anni si ripresenta con una nuova tinta e in lingua italiana. Si tratta di un JRPG di casa Square, quindi da un lato possiamo immaginare che tipo di esperienza sarebbe offerta, ma è forse parlando di come questo non risponda alle aspettative, che ci capiremo meglio.

Il giocatore può liberamente scegliere di affrontare in ordine sparso sette storie piuttosto brevi, parliamo di circa 3-5 ore l’una, per poi arrivare a una sorta di epilogo che mette in prospettiva gli eventi. La chicca narrativa si trova nel fatto che i sette protagonisti vivono delle trame completamente autonome, ponendo al centro anche una variante di gameplay che si distacca dal classico JRPG sempre in maniera diversa.

In altre parole, le sette diverse ere storiche mettono in scena un gusto musicale, scenico, un party, un plot e alla fine anche un gameplay che si distacca dagli altri. Ad esempio, Pogo, nell’era preistorica, vive in un mondo preverbale: questo fa sì che la sua storia sarà priva di dialoghi in senso stretto, ma ci saranno versi, immagini e gesti, a colorare le scene. Il suo potente olfatto gli permette di trovare oggetti ma soprattutto intuire dove sono dei nemici per affrontarli in cerca di punti esperienza o carne per la sopravvivenza.

Tra gli altri protagonisti troviamo Oboromaru, il ninja dell’era Edo, sarà invece incaricato di salvare un politico infiltrandosi nel castello del perfido Ode Iou, lasciando al giocatore l’opzione di affrontare il capitolo in chiave stealth o macchina assassina. Ancora, nel prossimo futuro, il giovane orfano Akira si ritrova nella più che strampalata posizione di risvegliare un mega-robot per affrontare una minaccia galattica tra poteri speciali, psicocinesi, humor fortemente nonsense e un approccio retrofuturistico.

Questo approccio alla narrazione piega il gameplay in un modo piuttosto curioso, e ai tempi assolutamente innovativo, dove lanciamo fuori dalla finestra le nozioni classiche di party, equipaggiamento e personalizzazione. Ogni episodio porta un gruppo generalmente molto limitato di personaggi e data la brevità della storia, si ha presto accesso a numerose abilità e i pochi oggetti equipaggiabili.

Il sistema di combattimento poi, un mix tra turni e tempo reale, dove ogni azione consuma del tempo e tutte le unità si caricano di conseguenza. Immaginate un tattico, ma molto più rapido, dove la posizione sulla mappa è cruciale. Molte sono infatti le abilità ad area che saranno indispensabili per battere i nemici rapidamente.

Oddeo Odeo!

La presentazione è splendida, su ogni livello. Il nuovo stile HD-2D, cominciato con Octopath Traveler, continuato poi con Triangle Strategy e di prossimo arrivo con il remake di Dragon Quest 3, segue il sodalizio con Naoki Ikushima, illustratore per questi titoli e Bravely Default II. Lo schermo brilla di modelli splendidamente realizzati in 3D e sprite aggiunti disegnati a mani con grande minuzia. Le musiche di Yoko Shimomura sono eccellenti e varie, e aiutano a dare vita alle numerose, disparate scene e aree di gioco.

La ripubblicazione di questo titolo non solo dà a un nuovo pubblico l’opportunità di provare un’esperienza piuttosto unica nel suo genere, ma soprattutto smaschera lo scheletro sul quale venne creato Octopath Traveler giusto qualche anno fa. Non è infatti un caso che l’impianto narrativo, per quanto lievemente più coeso, strizza l’occhio a quanto proposto da LIVE A LIVE molti anni addietro.

Il problema qual è? Se di problema si può parlare, è che si tratta di un prodotto bizzarro e interessante, proposto con grande cura e fedeltà al materiale originale, e che quindi soffre in parte degli anni che sono passati nel mondo videoludico. Per gustarlo appieno c’è bisogno di contestualizzare l’esperienza per passare sopra alcune scelte di design, soprattutto nell’avanzamento della trama o nell’interazione con l’ambiente, che sarebbe stato meglio smussare in un remake come questo.

A chi consigliamo LIVE A LIVE?

LIVE A LIVE è un prodotto validissimo, interessante, curioso e una piccola gemma storica del mondo videoludico per la prima volta disponibile in tutto il mondo. Questo dovrebbe bastare per incuriosire gli utenti che sono cresciuti a pane e RPG. Detto questo, il prezzo pieno, vista l’entità e il volume del titolo, forse ci si trova davanti al bisogno di attendere uno sconto per lanciarsi all’acquisto.

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