Rage 2 – Recensione

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Rage 2 è nato da una collaborazione tra ID Software e Avalanche Studios mentre la distribuzione è stata gestita da Bethesda. Disponibile su Xbox, PS4, PC e Nintendo Switch dallo scorso 14 maggio, ha diviso critica e pubblico per le sue ottime meccaniche di gioco frenate da un open-world poco convincente e da una storia di corta durata.
Abbiamo provato il gioco su PC utilizzando una scheda Nvidia 2070 RTX in 4K raggiungendo i 50 fps senza il resolution scaling. Se possedete una qualsiasi scheda Nvidia vi conviene disattivare il V-Sync sia nel gioco sia dal pannello di controllo Nvidia, in modo da aumentare le performance ed evitare fastidiosi crash provocati dal menù di gioco.

Pro Contro
Armi targate ID Software Storia e personaggi inutili
Esplosioni spettacolari Menù pessimi
Si spara che è una meraviglia
Abilità divertenti e soddisfacenti

Ah che bei tempi, quando ero un occhialuto fanciullo con apparecchio e possedevo solo la pulciosa versione shareware di Doom su floppy disk e godevo al suono del fucile a pompa prodotto dalla mia Soundblaster, mentre una pioggia di proiettili si infrangeva contro Imp e Revenant. Che suono paradisiaco di ultraviolenza! Il mio PC dell’epoca a stento reggeva i primi livelli di Doom, quindi per godermi a pieno l’esperienza divina del sequel ho dovuto aspettare diversi anni, quando già c’era il nuovo spettacolare Duke Nukem 3D. Eh sì, da lì in poi per me è stata una sfilza di sparatutto in prima persona di altissimo livello. Non vi dico quanto ho goduto con il reboot DOOM e quanto sto attendendo con trepidazione DOOM: ETERNAL. Molti come me vivono un rapporto simbiotico con ID Software e giocano ancora ai vecchi titoli provando tutte le MOD possibili e immaginabili. Chi non ha mai sparato alla testa di John Romero e all’Icon of Sin? Poi ogni tanto mi faccio una bella run a Quake giusto perché ogni tanto è bello anche giocare con una bella graficazza pixellosa e bloccosa. Chi ha letto la nostra review di Devil May Cry 5 sa che il sottoscritto ha una specie di fede cieca per alcune software house, come il vecchio contabile in pensione per la Festa dell’Unità in periferia. Lo stesso vale per ID Software, qualsiasi cosa sia minimamente prodotta o co-prodotta da quel team finisce nella mia libreria di giochi.

Che cosa ci posso fare? Sono un uomo debole cresciuto con generi di videogame che pian piano stanno scomparendo, come gli FPS in single-player. Per questo quando ne esce uno lo compro e vado incontro al mio destino come il seminudo astronauta nel finale del Pianeta delle Scimmie.

Sparatela grossa

Vi piacciono gli FPS, ovvero quei videogiochi dove impersonate un’arma e dovete sparare? Bene, allora ve lo dico subito: Rage 2 ha delle meccaniche davvero fantastiche e si vede che dietro ci sono le abili manine di ID Software in grado di farvi sentire ogni colpo sparato con una violenza incredibile.
Lo so, i giochi FPS vecchia scuola di ID Software risuonano poco con le generazioni attuali, abituate giustamente a grandi storie profonde con complesse relazioni tra i personaggi che spesso affondano in temi come sessualità, religione, vita e morte. Giustamente se avessi avuto 11 anni all’uscita di Red Dead Redemption 2 o di God of War 4 anche io ci sarei rimasto secco e avrei subito scacciato con un gesto di disinteresse intellettualoide qualsiasi proposta ad avvicinarmi a un FPS con una trama basilare dove si imbraccia un fucile a pompa grosso quanto il braccio di Schwarzenegger.
E così ecco qui Rage 2, nato dalle ceneri del bizzarro, ma sempre convincente Rage prodotto da ID Software. Per questo seguito Bethesda ha ben pensato di unire la capacità dello studio di John Carmack nel creare armi virtuali di distruzione di massa con quelle un po’ dubbie di Avalanche Studios nel concepire open-world. Almeno sono bravi con le esplosioni, cosa che piace molto a un fossile come me cresciuto negli anni ’80, un’epoca dove un film senza qualcosa che saltava in aria non meritava di essere visto. Il risultato è uno shooter di alto livello, messo in un mondo di gioco un po’ piatto, ma non necessariamente senza personalità.

rage 2 dialogo
Dieci euro per un cocktail fatto con la roba del discount… dovevo aspettarmelo.

Bastone di tuono

Dopo un marketing ossessivo dove Bethesda ha voluto a tutti i costi convincere tutti i gamer che Rage 2 fosse il gioco più FOLLE mai creato, eccomi qui a provarlo. Dico subito una cosa: i critici del settore che lo hanno valutato male per la storia non sono da considerare. La storia di Rage 2 è praticamente inesistente e piena di stereotipi: cattivone spietato vuole uccidere tutti e dominare il mondo post-apocalittico, voi siete un Ranger dell’esercito di resistenza e dovrete impedirglielo. Il tutto contornato da una vendetta personale della quale sinceramente a nessuno frega niente, perché tanto vi dimenticherete tutto appena troverete lo SHOTGUN. Cosa ve ne importa della storia quando avete uno SHOTGUN creato da ID Software?
Gli FPS della vecchia scuola sono giochi dove si stacca il cervello e si spara, punto e basta. In questo Rage 2 riesce benissimo esplosione dopo esplosione con scariche di proiettili in faccia ai nemici l’una dietro l’altra e anche un po’ di car combat che male non fa. Fondamentalmente tutto quello che dovrete fare nel gioco è andare in giro per il wasteland utilizzando diversi veicoli e uccidere qualsiasi cosa si muova. Scendete dal veicolo, vi addentrate in una tana di mutanti e iniziate a sparare ai quei bastardi che vi vengono contro urlando come le comari al mercato del pesce. Trovate il nascondiglio di una gang: non potete cercare l’approccio non violento o cercare di andare in stealth. No, dovete entrare e scaricare tutto l’intero caricatore del cacchio su quei punk armati di mazze da baseball! Lanciategli un Wingstick in faccia e decapitateli malamente! Magari vi capiterà anche di incontrare qualche gigantesco mostro deforme o magari dei mega robottoni cibernetici. No! Non potete cercare di andarci a letto e creare una relazione in stile Dragon Age e non potete neanche cercare di alterare la trama con le vostre scelte e decisioni. L’unica cosa che dovrete fare è spargere le sue budella nel deserto riempiendolo di una cinquantina di missili a ricerca.

Si spara. Si spara. Si spara.

Sapete cosa potete fare invece di sparare? Potete accelerare come dei pazzi con il vostro veicolo che tra l’altro in puro stile Kit di Supercar vi parlerà con tono sarcastico. E mentre correte e saltate per il wasteland perché non sparare con mitraglitrici, cannoni anticarro e missili terra-terra? Distruzione di massa di veicoli, rasare al suolo gruppi di punk sul ciglio della strada e saltare da un dirupo all’altro. Guidare il fuoristrada di classe infernale (cit.) per il wasteland è divertentissimo, inoltre potrete guidare qualsiasi veicolo trovate per strada e farlo vostro portandolo in uno dei garage sparsi per le varie città del gioco. Ho trovato molto divertenti le sezioni di car combat, merito degli effetti esplosivi incredibili ai quali Avalanche ci ha ben abituato.

rage 2 gameplay
ID Software + corridoio + shotgun.

Oltre all’arsenale di fuciloni e armi gigantesche in puro fantastico e sublime stile ID Software, potrete anche utilizzare i poteri ottenuti dalla vostra tuta ARK. Tra questi il doppio salto che aumenta la mobilità aerea, l’onda sonica per splattare i nemici contro il muro o spedirli nell’oblio e lo ‘slam’. Questa abilità è il mio nuovo antistress: praticamente vi permetterà di piombare con un pugno devastante sul terreno che manderà tutti i nemici in aria o li farà esplodere in un mare di ludicrous gibs. Quando ucciderete nemici in sequenza sbloccherete l’Overdrive che vi permetterà di riacquistare vita e triplicare il danno per un periodo limitato. Una sorta di Quad Damage incorporato, lo adoro!
Armi e abilità si potranno acquisire esplorando gli Ark sparsi per la mappa, inoltre, per diventare ancora più cazzuti, potrete potenziarle. Ed eccoci arrivati al primo punto negativo del gioco: i menù e i potenziamenti, un vero e proprio incubo, con una marea di voci che neanche Far Cry poteva fare di peggio. Su PC c’è un piccolo bug relativo al V-Sync che può far crashare il gioco quando si selezionano le varie voci, niente di irrisolvibile, ma parecchio frustrante. Al posto dei punti esperienza per sbloccare i vari potenziamenti delle skill e delle armi, Avalanche e ID hanno mal pensato di utilizzare diversi oggetti. Quindi avrete bisogno di weapon mods per le armi, nanotrites per le abilità e altre amenità per alzare i parametri fisici come la vitalità e l’adrenalina. Insomma, questo implica che per trasformare il loffissimo (o loffissima) Walker in una macchina da guerra cibernetica dovrete darvi da fare ed esplorare per bene la mappa. Non che questo sia necessariamente un male, dato che le meccaniche di movimento e di combattimento sono favolose, però secondo me si poteva trovare un modo più pratico e meno legnoso.
Sulla difficoltà del gioco probabilmente avrete letto critiche negative e in effetti posso confermare che a livello easy-medium è veramente uno scherzo. Se avete un po’ di esperienza con gli shooter e i giochi d’azione in generale, partite subito da ‘hard’ per poi scalare al livello ‘nightmare’ una volta che avrete preso dimestichezza con i comandi. Con ‘nightmare’ sarete costretti a potenziarvi per affrontare i livelli più difficili, di conseguenza vi godrete di più il gioco. La difficoltà si può selezionare anche durante la partita, quindi siete liberi di fare il cavolo che vi pare.

Coming-of-Rage

La presentazione grafica soprattutto in 4K è un vero spettacolo per gli occhi, con alcune località del wasteland molto suggestive ed un sapiente utilizzo dei colori che riesce a mischiare tonalità scure tanto care a ID Software con qualche tocco più psichedelico.
I personaggi sono di quanto più stereotipato si possa vedere, ma ho davvero gradito il dettaglio di ogni particolare, soprattutto degli NPC vestiti in un misto tra post-apocalittico e cyberpunk. Altro plauso va alla varietà di nemici: ci sono giganteschi mostri cibernetici in stile ID Software, robottoni, droidi, soldati in armatura, punk, mutanti e truzzi di palude con tanto di donnoni che vi caricheranno a testa bassa con uno scudo di metallo arrugginito. Fuck yeah!
Per quanto riguarda l’open-world, abbiamo a disposizione una mappa di dimensioni molto ridotte rispetto ad altri titoli, quindi si potrà facilmente esplorare tutta senza perdere anni di vita. Il mio suggerimento è non utilizzare il sistema di navigazione della mappa e andarvene un po’ a zonzo, cercando di trovare da soli i luoghi d’interesse.
Questo è l’unico modo per godersi un po’ il mondo di gioco abbastanza vuoto che altrimenti viene limitato a mero punto di collegamento tra le varie missioni.
Un grande plauso va fatto al sonoro potentissimo in grado di enfatizzare al massimo qualsiasi cosa: il turbo dei veicoli, il caricatore che entra nella mitragliatrice, l’esplosione di un barile e la scarica di proiettili dello shotgun.

A chi consigliamo Rage 2?

Accolto molto freddamente dalla critica, a mio parere Rage 2 è un ottimo FPS con delle meccaniche solide ed estremamente divertenti. Se amate questo genere non potete davvero lasciarvelo scappare, ma se state cercando un gioco con un mondo coinvolgente e una storia profonda allora lasciatelo dov’è perché rimarrete molto delusi.
Devo fare una critica alla critica: approcciarsi a un gioco programmato da ID Software e da Avalanche aspettandosi la narrativa di Witcher 3 è un po’ pretenzioso. Sarebbe come dare un morso ad un cornetto al cioccolato e lamentarsi perché non sa di amarena.

Va bé, viviamo nell’epoca delle grandi aspettative deluse, inoltre si sa bene che le opinioni sono come il buco del culo, la mia soprattutto… e in questo momento mi prude pure.

Peace!

2 Thoughts to “Rage 2 – Recensione”

  1. Marrow

    RAGE 1 non mi piacque molto ma questo sembra migliore sotto ogni punto di vista, sono curioso di provarlo!

    1. Secondo me questo gioco è una bomba, ma sono assolutamente di parte eheheh 😁

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