Minute of Islands è un gioco indie di Studio Fizbin (già autore del divertente Say No! More) che ci metterà nei panni di una bambina di nome Mo e ci vedrà protagonisti di un viaggio tra fantastiche isole popolate da bizzarri personaggi e caratterizzate da paesaggi onirici splendidamente disegnati. Il gioco è disponibile su Steam e tutte le console principali.
Provato su PC
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Narrazione grafica
Togliamo subito il dente: Minute of Islands è un gioco dove la parte narrativa e quella grafica sovrastano il gameplay, quindi recensire un prodotto simile non è proprio un’impresa facile. Di spoiler non se ne possono fare, perché altrimenti si butta nel gabinetto tutta l’esperienza offerta dagli sviluppatori, mentre per il gameplay… bè gameplay di Minute of Islands consiste nello spostare Mo da una parte all’altra dello scenario e risolvere dei semplicissimi puzzle che implicano l’utilizzo di un oggetto: l’Omni-Tool, adoperabile solo ed esclusivamente da Mo per motivi che non posso svelarvi.
La tranquilla vita di Mo tra i macchinari sotterranei di un isola prende una brutta piega quando uno di questi macchinari per la ventilazione si rompe. Il motivo? Semplice, l’intero sistema viene azionato dalla forza bruta di gigantesche creature umanoidi che sembrano non riuscire più a lavorare. E tutto questo non sarebbe un problema, se non fosse per il fatto che la tecnologia dei titani e la loro forza sono l’unico modo per fermare una terribile epidemia scatenata da un fungo in grado di uccidere qualsiasi essere vivente infetti. Ecco che Mo quindi parte all’avventura tra le varie isole di uno strambo mondo che sembra uscito direttamente da un libro per bambini scritto però da H.P. Lovecraft.
La narrazione del gioco viene affidata a una singola voce che, proprio come in un libro, ci descriverà le situazioni, i pensieri e anche i dialoghi. Il lavoro di scrittura è ottimo, ogni singolo oggetto esaminato viene descritto in modo evocativo, dandoci perfettamente l’idea di cosa è successo nel mondo di Mo. Anche la struttura del gioco riserva delle sorprese: quando tutto sembra sereno e tranquillo, ecco che arriva un’immagine angosciante che ci riempie il cuore di ansia e terrore, accompagnata dalla superlativa colonna sonora del titolo.
La grafica del gioco è una vera chicca: gli sfondi esplodono letteralmente con una marea di dettagli e dei colori accesi che rendono il mondo di gioco vibrante. L’artwork riesce a mescolare con grande abilità immagini terrificanti e a tratti violente, con un’ambientazione ‘marittima’ pacifica e rilassante.
Minutegirl
Fondamentalmente i controlli di Minute of Islands sono quelli di un qualsiasi platform: Mo potrà camminare e correre sulle due dimensioni, saltare e arrampicarsi. Non avremo alcun attacco, l’unica azione supplementare che potremmo effettuare sarà usare l’Omni Tool in determinati luoghi che dovremmo trovare affrontando alcuni puzzle ambientali abbastanza semplici.
Si ha la sensazione di andare dal punto A al punto B in maniera del tutto automatica, senza venire coinvolti in nessun modo dal gameplay. E spesso non basta uno sfondo ben realizzato per motivare il giocatore a portare avanti la storia, anche perché effettivamente se non si viene presi al 100% dall’incipit difficilmente si vorrà completare un gioco che spara subito le sue cartucce di gameplay sin dalle prime battute. I puzzle non sono particolarmente avvincenti, quindi la loro soluzione non premia se non con l’avanzamento della storia. Un peccato che il lavoro fatto sul comparto grafico\sonoro non riesca ad amalgamarsi con un gameplay avvincente. Ora, parliamoci chiaro: intrattenere con una giocabilità ben studiata non è certo l’intento principale di Minute of Islands, però diciamo che si poteva fare uno sforzo in più.
I tempi morti non mancano, specialmente nelle molteplici e a tratti inutili fasi di backtracking, alleggerite solo da alcune scorciatoie. A volte poi la navigazione negli scenari del gioco diventa un filo confusionaria, in quanto i molteplici dettagli ed elementi dello scenario fanno perdere l’orientamento. Il ritmo lento può ovviamente piacere ai giocatori in cerca di esperienze più riflessive, magari abituati dalla ‘direzione’ tipica di alcuni AAA occidentali (The Last of Us: Parte 2 ne è un chiaro esempio) che prendono grandi respiri tra una fase d’azione e l’altra. Il problema di Minute of Islands è che di azione ce n’è ben poca, quindi se cercate qualcosa di un minimo ‘eccitante’ a livello di gameplay, allora questo non è il gioco che fa per voi.
Read my mind
E cosa dire del tentativo del gioco di sensibilizzare su alcuni stati mentali ed emotivi? Qui entra in gioco la soggettività, perché effettivamente tematiche simili possono colpire e non colpire a seconda delle proprie esperienze di vita.
Non aspettatevi un lavoro meticoloso come in Hellblade: Senua’s Sacrifice, ma comunque Minute of Islands svolge un ottimo lavoro nell’usare elementi grafici e sonori per colpire il giocatore e portarlo nella mente e nell’anima di Mo. Personalmente su alcune cose il gioco è riuscito a sorprendermi, in altre mi ha lasciato un po’ perplesso, forse per alcune forzature eccessive che secondo me si potevano risolvere in modo molto più sottile. A volte sembra che il sonoro e le soprese grafiche vengano pompate all’inverosimile, al punto da perdere il messaggio che vogliono comunicare.
A chi consigliamo Minute of Islands?
Se i giochi story-driven con gameplay al minimo sono il vostro pane o quantomeno li gradite, allora Minute of Islands è una vera e propria chicca che non potete farvi sfuggire. Se come me invece nei videogiochi cercate un minimo di azione, anche solo un pizzico beh… forse è meglio se lasciate perdere questo titolo perché potreste annoiarvi in fretta.
Ve lo dico con la massima sincerità, mettendo una mano sul mio vecchio e putrido cuore: Minute of Islands è un bel gioco che può catturare e trasportare, ma solo se avete la sensibilità di affrontare un titolo di grande linearità le cui armi principali sono l’ottima narrazione, l’artwork sopraffino e il sonoro curato con grande meticolosità.
Visivamente eccellente | Backtracking forzato e a tratti noioso |
Ottimo comparto sonoro | Puzzle un po’ semplici |
Narrazione e storia coinvolgenti |