Record of Lodoss War: Deedlit in Wonder Labyrinth – Recensione

Record of Lodoss War: Deedlit in Wonder Labyrinth è l’ultimo titolo di Team Ladybug, software house nipponica, pubblicato da Playism. Il gioco, al momento della recensione, è ancora in Early Access (aggiornamento: il gioco è ora completamente disponibile) , disponibile dal 12 marzo per la piattaforma PC/Steam (aggiornamento: ora anche su Nintendo Switch, PlayStation e Xbox).

Recensire un gioco in Early Access è una bella grana dal momento che non sappiamo come questo evolverà, né se manterrà le premesse mostrate finora, tuttavia, cercheremo di spiegarvi al meglio perché il gioco in questione può rivelarsi una piccola gemma nel panorama già affollatissimo dei metroidvania.

Record of Lodoss War: Deedlit in Wonder Labyrinth, che da ora in poi abbrevierò in qualche modo per non sprecare parole vitali, fa parte, come avrete capito, del genere metroidvania, ovvero tutti quel discendenti dei classici Metroid e Castlevania e non fa nulla per nascondere il proprio retaggio, anzi, lo esalta al punto tale da sembrare quasi un reskin del celeberrimo Castlevania: Symphony of the Night e, credetemi, mi sentirete parlare di SotN davvero molto in questa recensione.

Provato su PC

Le cronache di Lodoss

Partiamo subito dal setting, ovvero l’universo di Record of Lodoss War. Per chi non avesse mai sentito parlare di questo franchise, non ve ne facciamo una colpa dal momento che al giorno d’oggi è estremamente di nicchia. Comprende, però, romanzi, diversi anime, manga e persino qualche videogioco.

Record of Lodoss War nasce dalla penna di Ryō Mizuno, precisamente nel lontano 1986 e non è altro che una serie di racconti fantasy ispirati alle partite di Dungeons & Dragons, il gioco di ruolo da tavolo, che Mizuno metteva in scena con i suoi amici in qualità di DM -acronimo che sta per Dungeon Master-.

Tali racconti divennero estremamente popolari tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 da spingere addirittura alla creazione di svariate serie animate e manga. La popolarità di Record of Lodoss War è andata man mano scemando, soprattutto negli anni 2000, ma ciò non ha impedito la pubblicazione di qualche videogioco dedicato all’universo, dalle più antiche piattaforme come MSX, X68000, PC Engine, fino alle più conosciute anche in occidente come il Super Nintendo e Sega Dreamcast.

Fast forward fino ai giorni nostri ed ecco che Team Ladybug, già autori di Touhou Luna Nights, altro pregevole metroidvania, decidono di infondere nuova linfa vitale nella serie, per festeggiare il 30esimo anniversario della messa in onda del primo anime. Nasce così il progetto Deedlit in Wonder Labyrinth, che vede come personaggio utilizzabile l’omonima elfa, già protagonista del franchise.

Il titolo prende il via con Deedlit che si risveglia in un luogo a lei poco familiare e dal quale dovrà trovare una via d’uscita. Sulla sua strada incontrerà personaggi popolari del franchise come Pam, Slayn e Ghim, che appaiono e scompaiono misteriosamente mentre si aggira in questo mondo, fornendole criptiche risposte alle sue domande.

Choose your spirit

Il gameplay si rivela quello di un metroidvania classico: dovrete aggirarvi per le stanze tenendo d’occhio la mappa e le varie diramazioni, che possono portarvi in zone di salvataggio, teletrasporti, boss fight e così via. La progressione è naturalmente legata all’acquisizione di oggetti e abilità che vi permetteranno di superare gli ostacoli che vi si pareranno davanti, ed è proprio in questo che, sebbene troviamo elementi e skill ormai consolidate nel genere come la scivolata, DiWL riesce a distinguersi.

Il mix di meccaniche prevede l’uso di due spiriti, forniti al giocatore nelle prime battute: Sylph e Salamander, uno di vento e l’altro di fuoco. Se iniziate ad avere flashback da Symphony of the Night, tenetevi forte, perché questi spiriti svolazzeranno attorno a Deedlit proprio come i famigli che aiutavano Alucard. Scegliere tra l’uno e l’altro è molto semplice e non dovrete recarvi in nessun menù per l’equipaggiamento, vi basterà premere il trigger destro per passare immediatamente tra lo spirito del vento e quello del fuoco. Il primo permette a Deedlit di fluttuare, raggiungendo anche zone al di fuori della portata del suo salto normale, mentre quello di fuoco consente di distruggere ostacoli infiammabili.

La loro utilità non si esaurisce qui ma è ben inserita nell’economia di gioco. Spesso vi troverete di fronte a fasci energetici che vi bloccano il passaggio. Utilizzando lo spirito di fuoco, potrete attraversare indenni quelli arancioni, sfruttando quello del vento potrete passare attraverso quelli blu. Stessa regola vale per alcuni nemici e i loro attacchi, in una sorta di revival delle meccaniche di Ikaruga, Deedlit assorbirà gli attacchi del colore corrispondente allo spirito selezionato, rendendo le boss fight o alcune sezioni platform davvero divertenti.

Elfa guerriera

Per abbattere i nemici avrete a disposizione due tipi di armi: da mischia e a distanza. Le prime possono essere di qualsiasi tipo e potrete trovarle in giro per il mondo di gioco o anche come drop dei nemici: pugnali, spade, lance, alabarde (no, non quelle spaziali) e chi più ne ha più ne metta. Per quelle a distanza avrete invece varie tipologie di archi, anch’essi cruciali non solo per disfarsi dei nemici da zone relativamente sicure, ma anche per risolvere alcuni puzzle che prevedono il rimbalzo delle frecce sulle superfici metalliche (per maggiori dettagli in merito vi invitiamo caldamente a dare un’occhiata alla sessione di gameplay che trovate in fondo alla recensione o sul nostro canale Youtube).

Inutile nascondere che il titolo, essendo al momento un Early Access, presenta una quantità di contenuti striminzita e potrebbe non essere un investimento che alcuni utenti gradiscono fare. Tuttavia le premesse sono davvero ottime e ci aspettiamo che il gioco si evolva fino a raggiungere la sua “vera forma finale”, rientrando di diritto tra i migliori metroidvania del 2020. Non possiamo però garantire una costante evoluzione ed è comprensibile se alcuni preferiscano attendere maggiori sviluppi prima di acquistare il prodotto.

L’aspetto grafico è forse una delle caratteristiche che potrebbe smuovere qualche fan storico di Symphony of the Night dal momento che la pixel art, il movimento di Deedlit, lo stesso ondeggiante testo che appare sullo schermo indicando il “Level up“, sono chiaramente ispirati al classico Castlevania e non potrete trattenere una lacrimuccia vedendo quanta dedizione è stata profusa nel titolo.

A chi consigliamo Record of Lodoss War: Deedlit in Wonder Labyrinth?

Il titolo propone la formula vincente di Symphony of the Night, apportando una quantità di modifiche tali da non far storcere il naso ai giocatori che preferirebbero qualcosa di nuovo piuttosto che un reskin del vecchio gioco Konami. Il prodotto, sebbene sia ancora in Early Access (aggiornamento: il gioco è ora completamente disponibile), è ben confezionato e potrebbe valere l’acquisto anche se al momento offre poche ore di gioco, se non altro per sostenere Team Ladybug e far sì che cresca come gruppo di sviluppo.

I fan di SotN non possono assolutamente guardare dall’altra parte, anche se non hanno mai sentito parlare di Record of Lodoss War, anzi, potrebbe essere l’entry point perfetto per recuperare poi anime e manga di questa iconica saga fantasy.

Pro Contro
+ Sprite e pixel art di alto profilo– Pochi contenuti al lancio poiché titolo in Early Access (aggiornamento: il gioco è ora completo)
+ Metroidvania fortemente ispirato al re del genere 
+ Meccaniche di progressione ben implementate e originali 

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