Gynoug, incubi meccanico-infernali – Recensione

gynoug recensione switch copertina

Gynoug, anche conosciuto come Wings of Wor in territorio americano, è uno shmup originariamente pubblicato su Sega Mega Drive, nel 1991 da Masaya. Ratalaika Games ha deciso di resuscitarlo, portandolo anche su Nintendo Switch, Playstaiton 4 e Xbox One.

Provato su Switch

switchPS4
single playereconomico budget

Trattamento Ratalaika

Dopo Gleylancer, pubblicato recentemente da Ratalaika su console moderne e che abbiamo ampiamente trattato sul nostro sito, arriva anche un altro shoot em up a scorrimento orizzontale dell’epoca a 16 bit: Gynoug (che si legge, stando alla traslitterazione giapponese, proprio “ginoog” e non “ghinoog”). Il gioco apparve su Sega Mega Drive nel 1991, a differenza di Gleylancer però ebbe sorte migliore in occidente poiché fu portato anche in Nord America e in Europa, nel primo caso con un nome differente, Wings of Wor. Il perché non lo sapremo mai ma siamo contenti che Ratalaika abbia deciso di conservare il titolo originale, riproponendolo nella sua forma più corretta in tutto il mondo.

Proprio come Gleylancer, ci troviamo subito davanti un menù che consente di modificare alcune impostazioni visive per assecondare il nostro feticcio retro-estetico, con maschere CRT e tanti bellissimi slider che aumentano e diminuiscono la trama di scanlines, la loro visibilità e piccoli elementi come la deformazione agli angoli che simulano le sexy curve di un TV preistorico. Niente di nuovo sotto il sole ma tutto sommato ci va più che bene così.

L’unico elemento che non convince a pieno è la possibilità di scegliere uno sfondo qualora si giochi con rapporto 4:3. Non perché ci facciano schifo, attenzione, ma solo in virtù del fatto che questi sono letteralmente tre e con immagini centrate che non consentono di vedere bene le illustrazioni. Avremmo preferito anche la possibilità di spostare lo sfondo a piacimento o, ancora meglio, posizionare lo schermo del gioco in un punto diverso. Si tratta di sottigliezze, sì, ma quando si parla di port di questo tipo, che non aggiungono nulla di nuovo, bisognerà pur trovare qualcosa di cui spettegolare.

Schiappe, we got you covered

Come da tradizione, c’è un succoso menù per attivare gustosissimi trucchetti che danno una chance anche ai più incapaci tra noi. Morite un po’ troppo? Attiviamo le vite infinite! Volete usare per sempre un’abilità speciale che vi gusta? Magie infinite! I continue vi stanno stretti? Continue illimitati! E, qualora abbiate deliri di onnipotenza, attivate la modalità invulnerabile e buona notte. Niente vi potrà uccidere e potrete godervi come dei veri bari tutto ciò che il gioco ha da offrire.

A tal proposito, la storia di Gynoug è molto semplice e si basa sulla solita contrapposizione tra male e bene, rappresentati qui da demoni e angeli. Al comando di un giovane alato dovrete dunque attraversare anfratti infernali, ambientazioni meccaniche ed eliminare strani boss a metà tra cyborg e armi da guerra. Ci sarà un significato recondito che vede nella tecnologia la nascita di tutti i mali del mondo? Non lo sappiamo, e, francamente, non ci interessa. Basta che si spari e che si spari bene.

Una delle pecche del port è la totale mancanza di un manuale di istruzioni da consultare, può essere dunque difficile capire cosa facciano i powerup e a cosa servano la barra blu e quella rossa vicino al punteggio. Per fortuna, chi sta leggendo questa recensione e comprerà il titolo saprà a cosa va incontro. Le due barre, quella blu e quella rossa, rappresentano banalmente la forza del vostro sparo, a ogni morte il counter diminuirà di uno, rendendo quindi più difficile, ma non impossibile, tornare subito in partita. Le magie che potete utilizzare sono 8 in totale, tra fulmini, frecce magiche e anche scudi difensivi, legate naturalmente al raccoglimento di pergamene lasciate cadere dai nemici eliminati.

Il gioco, come tanti altri shmup a scorrimento orizzontale, come per esempio R-Type, può essere affrontato e completato, a patto che si sappia quello che si fa, in un’oretta circa. Gli stage pur essendo 6, sono lunghi e talvolta ripetitivi nel layout del livello e la presenza dei nemici, fattore che spinge a memorizzare il corretto posizionamento da assumere sullo schermo. Giocare di riflessi non vi porterà molto lontano ed è potenzialmente molto più frustrante rispetto ad altri shmup sul mercato.

A chi consigliamo Gynoug?

Tirando le somme, Gynoug è uno shmup piacevole che, proprio come Gleylancer, è venduto a un costo più che accettabile (Cotton 100% e Panorama Cotton, sto guardando proprio voi…). Si tratta di un titolo mediamente più difficile e più grezzo rispetto a Gleylancer, ma quando non ne potrete più vi basterà usare una delle tante opzioni di accessibilità come il Rewind, il Save State o il menù Cheat per completarlo.

Prezzo invitanteNiente modalità extra
Filtri CRT ottimiNessun manuale che spieghi le meccaniche di gioco
Rewind, Save State e menù Cheat per i meno abili

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