Ninja JaJaMaru: The Great Yokai Battle +Hell Deluxe Edition è l’ultimo titolo pubblicato da ININ Games e realizzato dagli sviluppatori di City Connection a raggiungere le console PlayStation 4 e Nintendo Switch in formato fisico e in digital download a partire dal prossimo 21 febbraio.
Provato su Nintendo Switch
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Correva l’anno…
ININ Games non è nuova alla tecnica del tirare sapientemente le fila della nostalgia: negli ultimi anni sono state pubblicate raccolte davvero interessanti come quella dedicata a Wonder Boy (qui trovate la nostra recensione della Wonder Boy Collection), oppure i numerosi giochi della streghetta Cotton (le nostre recensioni di Cotton Reboot!, Cotton 100%, Panorama Cotton e Cotton Fantasy parlano chiaro), il recupero di Pocky & Rocky e persino un arcade mai uscito sul mercato come Clockwork Aquario (anche in questo caso, prontamente recensito dal vostro portale di riferimento). Per questo motivo non sorprende la decisione di portare in occidente un classico Jaleco come Ninja JaJaMaru.
Siamo nel 1985, anno in cui la console di Nintendo, il Famicom, spopola in Giappone e numerose produzioni si affacciano sul mercato del gaming, un medium ancora in fasce e che, con il senno di poi, potremmo considerare ai suoi primi vagiti. Il 15 novembre dello stesso anno appare su console Famicom Ninja JaJaMaru-kun, un platform sviluppato da Jaleco che venderà quasi un milione di unità, piazzandosi tra le 100 produzioni più vendute sulla console.
In occidente, purtroppo, questo titolo arriverà solo su MSX nel 1987, macchine davvero troppo di nicchia per poter raggiungere lo stesso successo nella terra del Sol Levante. Per questo e altri motivi, probabilmente legati alla natura fin troppo radicata nell’immaginario folkloristico giapponese (i nemici del ninja sono spiriti e demoni della tradizione, gli yokai), Ninja JaJamaru-kun resterà nelle decadi a venire una serie popolare solo ed esclusivamente in Giappone (salvo qualche intrusione sporadica). Tutto ciò, almeno, fino alla decisione di ININ Games di portare il blocco dei titoli principali anche in Europa.
Il gioco di cui ci apprestiamo a parlare, Ninja JaJamaru The Great Yokai Battle +Hell, è una rivistazione del classico, un jump & run in salsa moderna, tuttavia non è l’unica proposta ININ Games, dal momento che per i fan del franchise è possibile accedere a un pacchetto completo e molto allettante, chiamato Deluxe Edition, che include 5 dei titoli platform più popolari oltre al già citato:
- Ninja JaJaMaru-kun (1985, Famicom/NES)
- JaJaMaru’ no Daibouken (1986, Famicom/NES)
- Oira JaJaMaru! Sekai Daibouken (1990, Game Boy)
- Ninja JaJaMaru – Gingadaisakusen (1991, Famicom/NES)
- Super Ninja-kid (1994, Super Famicom/SNES)
- Ninja JaJaMaru: The Great Yokai Battle +Hell (2022)
La grande battaglia degli Yokai
Il gioco cardine della raccolta Deluxe Edition è naturalmente The Great Yokai Battle +Hell, una nuova esperienza che rende omaggio al capostipite della serie, con i suoi protagonisti, comprimari e antagonisti tutti uniti in un prodotto dall’elevata rigiocabilità che attinge alle meccaniche classiche tipiche di un arcade.
Scegliendo un personaggio e iniziando i livelli dei tre capitoli si dà il via alle danze: il ninja JaJaMaru (o uno degli altri 23 personaggi sbloccabili, tra cui i suoi fratelli e cugini ninja, nonché gli stessi yokai contro cui combatte) deve sconfiggere tutti i nemici a schermo muovendosi in verticale in un livello a piattaforme (per fare un esempio immediatamente comprensibile, il loop di gioco potrebbe essere paragonato al sicuramente più conosciuto Bubble Bobble). Come è facile immaginare, non farsi colpire e raccogliere gli oggetti è il modo più semplice per raccattare quanti più punti possibile. Il livello è infine superato con successo quando sono stati sconfitti tutti i nemici e si è pronti a passare a quello successivo, fino a culminare con una boss fight al termine di ogni capitolo.
Un loop di gioco semplice, divertente e potenzialmente infinito se si sceglie di lanciarsi nel Ranking Stage al posto di uno dei livelli summenzionati, per competere nella leaderboard globale. Al termine di ogni livello il punteggio viene convertito automaticamente in monete la cui acquisizione permette di sbloccare tutti i contenuti aggiuntivi della modalità, come per esempio la possibilità di passare da BGM classico a quello moderno, i personaggi da utilizzare in gioco, ognuno con le sue abilità d’attacco, il museo con il materiale cartaceo scannerizzato di ogni titolo della raccolta (manuali, illustrazioni, persino la confezione originale) e tante piccole chicche che appassionano noi putridi retrogamer.
Naturalmente il titolo può essere affrontato anche in coppia, ognuno dei giocatori con il proprio personaggio preferito, una modalità che su Switch non può assolutamente mancare e, per i giocatori più accaniti, anche un sistema di achievement interni, con 140 diversi obiettivi da portare a termine per ergersi a miglior ninja del pianeta intero (o semplicemente quello con più tempo a disposizione, fate voi).
Benvenuti nel passato
La Deluxe Edition, come già accennato, dà accesso a cinque titoli classici portati in alcuni casi per la prima volta in occidente, una ghiotta occasione per chi vive di retrogaming e non può assolutamente farne a meno. I port di questi ultimi sono stati realizzati da Ratalaika Games, quindi la configurazione classica del loro lavoro è anche qui riscontrabile con la possibilità di selezionare una moltitudine di opzioni per intervenire sull’aspect ratio dei singoli giochi, i filtri CRT, scanlines e così via, mettendo a puntino l’esperienza proprio come se foste a cavallo degli anni ‘80/’90.
Detto ciò, però, non siamo propriamente ai livelli di ottima emulazione a cui i ragazzi di Ratalaika ci hanno abituati e tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Nel caso in cui si decida di attivare il filtro CRT, infatti, questo sembra causare un rallentamento dell’emulazione, risultando in pessimo frame rate e audio mancante a tratti. Si può ovviare al problema, almeno fino all’arrivo di una patch che risolva la questione, evitando l’attivazione del filtro CRT, tuttavia ci sentiamo in obbligo di segnalare il problema per tutti gli early adopter.
Data l’intrinseca difficoltà di questi giochi, caratteristica fondamentale di molti titoli del passato, non mancano le opzioni Rewind e quella dei Save State per rendere il tutto meno frustrante, dando l’opportunità di vivere a pieno questa tipologia di titoli pur senza dover dedicare decine di ore solo per apprendere pattern e livelli. Come sempre, si tratta di funzioni opzionali che apprezziamo e che anzi, esigiamo di vedere, in ogni retro-collection.
Ninja-mania
Passando velocemente in rassegna i titoli che vanno a comporre il pacchetto completo, troviamo innanzitutto Ninja JaJaMaru-kun, il capostipite del franchise che si presenta proprio come un classicissimo arcade: JaJaMaru deve salvare la principessa Sakura dal malvagio Namazu che l’ha rapita, quindi si procede per livelli, un po’ come il vecchio caro Mario contro l’irsuto Donkey Kong, fino a salvare Sakura, per poi ricominciare da capo a una difficoltà maggiore con nemici più aggressivi. A seguire c’è poi Ninja JaJaMaru’s: Big Adventure, dove la formula viene modificata per un’esperienza a livelli con progressione orizzontale con entrata e uscita, nonché successivo boss.
Completamente diverso, nonché ultimo in ordine temporale ad apparire su Famicom fu Ninja JaJaMaru: Operation Milky Way, chiaramente ispirato all’allora popolare Super Mario Bros. 3, sia per quanto concerne la suddivisione in livelli sia dal punto di vista puramente stilistico e visivo. Il nostro JaJaMaru è ora nello spazio e dovrà ancora una volta salvare Sakura dalle mire dei malvagi demoni.
Oira JaJaMaru! Sekai Daibouken è un capitolo per Game Boy, dove la struttura simile a quella di Big’s Adventure è ulteriormente semplificata per la portatile Nintendo. JaJaMaru viaggia ora in tutto il mondo, affrontando stereotipi da ogni paese! Dracula in Romania, Medusa in Grecia e per qualche strano motivo Cerbero in Brasile, insomma, un vero e proprio classico del passato.
Infine, a chiudere la collection abbiamo forse il titolo migliore del lotto, Super Ninja Kid, il salto del franchise nell’era Super Famicom/SNES. In questo episodio la struttura a livelli è potenziata dalla console 16-bit e l’aspetto è sicuramente più intrigante, ricordando a tratti la serie Bonk di NEC per PC Engine.
A chi consigliamo Ninja JaJaMaru: The Great Yokai Battle +Hell Deluxe Edition?
Come per molte altre retro-collection che abbiamo avuto modo di recensire, anche in questo caso vale ricordare che ci troviamo di fronte a un pacchetto pensato per i fan che amano immergersi in produzioni di oltre 30 anni fa. Consigliare quindi il gioco a tutti i gamer moderni sarebbe folle e miope ma, se siete retrogamer, non c’è bisogno di leggere altro: acquistate e basta.
D’altronde, la Deluxe Edition è venduta a un prezzo davvero interessante e potrebbe rivelarsi un’aggiunta gradevole alla libreria di molti. Il solo The Great Yokai Battle +Hell potrebbe essere poco appetibile, soprattutto perché si tratta di un’esperienza mordi e fuggi, da consumare qui e lì nei ritagli di tempo, tuttavia con l’aggiunta del retro-catalogo di titoli originali Ninja JaJaMaru, l’intera raccolta si presenta con un ottimo rapporto tra qualità, quantità e prezzo. Per i più avventurosi che sono arrivati fino in fondo alla recensione, la chicca in basso è la canzone realizzata da MCU della band hip hop Kick the Can Crew, appositamente per la promozione di questa retro-collection, buon ascolto!