The Fridge is Red – Recensione

the fridge is red recensione copertina

The Fridge is Red, disponibile su Steam dal 27 settembre è un walking simulator dalle forti tinte horror, sviluppato da 5WORD Team. Si lo so, il preambolo di questo articolo è meno frizzante o ispirato del solito, ma sarò subito onesto: The Fridge is Red mi ha annoiato. O forse è il demoniaco Frigo Rosso che mi sta rubando le forze vitali? Scopritelo nella recensione!

Provato su PC


single playereconomico budget

Fossi Frigo

The Fridge is Red è un walking simulator, dove le azioni del giocatore saranno limitate a camminare, correre e interagire con gli oggetti. La premessa del titolo, ispirata ai file della fittizia e sinistra SCP Foundation (già musa dell’ottimo Control di Remedy Entertainment), vede il protagonista alle prese con un demoniaco frigo rosso. Al suo interno, ci saranno cibi e bevande da selezionare, per accedere ai diversi episodi che compongono la storia. Andando avanti per questi ultimi, si troveranno altri oggetti che sbloccheranno ulteriori episodi, per un totale di sei

Ogni episodio propone un’ambientazione o una situazione particolare, come ad esempio l’ufficio del protagonista, un ospedale o anche una strada da percorrere in automobile – probabilmente il più ispirato dei sei. Chiaramente, questi luoghi all’apparenza normali, si trasformeranno in veri e propri incubi allucinanti. I gamer più attempati, non faranno fatica a trovare alcune similitudini con la serie Silent Hill, sebbene solo a livello stilistico. The Fridge is Red infatti, prova ad inquietare il giocatore in ogni modo possibile con una grafica low poly che sembra uscita proprio dalla gloriosa epoca della PSX.

Anche gli effetti sonori e le voci dei pochi personaggi umani che incontreremo, sono realizzati volutamente con una qualità infima, tutto per creare un’atmosfera poco rassicurante. Al resto ci pensa il level design, composto da stretti corridoi, luci che si spengono e altri avvenimenti o incontri sinistri, come tubature che perdono sangue e altre robe da reparto psichiatrico.

Se il primo impatto con la grafica low poly è sicuramente positivo, questa comincia a stufare dopo le prime battute, perché le fondamenta di The Fridge is Red sono tutt’altro che solide. Le situazioni inquietanti sembrano assolutamente forzate, così come gli inevitabili jump scares. Non c’è nulla che non si sia già visto in altri giochi del genere, al punto che l’esperienza si traduce in una sorta di titolo per lo streaming, dove sono più importanti le reazioni dello streamer alle situazioni inquietanti, piuttosto che il gioco stesso.

Rosso alle otto, pronto il risotto

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Ora, come molti titoli del genere, in The Fridge is Red manca un po’ di sostanza. Ok, mi hai spaventato una o due volte… e adesso? Cos’hai da proporre caro giochino?

A questa domanda, The Fridge is Red risponde con dei puzzle ambientali piuttosto elementari che spesso coinvolgono la mera raccolta di oggetti, sparsi per uno scenario. Ovviamente, la soluzione di un puzzle viene seguita spesso da un telefonato evento raccapricciante.

A volte il giocatore viene lasciato a vagare per lo scenario, senza una chiara istruzione su cosa fare, cosa che aumenta notevolmente il tedio. Il problema è che quando si rimane bloccati in uno scenario per troppo tempo, tutta la parte horror va a farsi benedire. Anche il livello in automobile, forse il più interessante, si inerpica su se stesso lasciando il giocatore a vagare sulla strada in cerca di una soluzione, tra mille poligoni e ondate di noia. 

Insomma, passata la sorpresa iniziale, The Fridge is Red esaurisce in fretta le sue cartucce, rimanendo un po’ vuoto anche dal punto di vista narrativo. Non c’è molto da dire anche sulla storia, una sorta di tragedia familiare perpetrata dal Demone Frigo. Oppure il Demone Frigo non è altro che la manifestazione del dolore e della psicosi del protagonista? Anche qui, niente di nuovo.

Mi piacerebbe poter scrivere di più su questo titolo, ma tra le noiose fetch quest, atmosfera che dopo un po’ stanca e i classici spaventoni telefonati, non sono riuscito a trovare molti pregi. Un peccato, perché con un level design più preciso e puzzle meno pedanti, The Fridge is Red sarebbe risultato un’esperienza comunque poco originale, ma sicuramente più godibile.

A chi consigliamo The Fridge is Red?

Che dire… The Fridge is Red è una minestra riscaldata, pronta per tutti quelli che proprio non sanno resistere a questo genere di titoli, ma che ovviamente sono pronti a tenere le aspettative molto basse. Mi rincresce dirlo, ma il prezzo, pur rientrando nella fascia che potremmo definire “economica”, è forse anche troppo alto rispetto all’offerta.

Posso ovviamente consigliarlo a chi ha un canale streaming e vuole intrattenere gli spettatori con un titolo inquietante, ma attenzione, perché i momenti di tedio sono dietro ogni angolo, quindi si rischia addirittura di annoiare (e annoiarsi) durante la diretta. Per altri titoli del genere, qui su Denjin Den trovate le recensioni di Observer: System Redux, Someday You’ll return, Blair Witch e What Happened

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